Mercoledì 12: il mercoledì è la mia giornata libera per eccellenza... quindi, come passarla al meglio se non complicandomi la vita buttando là, all'ultima lezione di Danza, che sì, volendo davo la disponibilità per gli Inferi per fare una cena con Danza del Ventre. In pratica un "invito a cena con delitto", ma senza delitto.
Mi sono studiata al meglio come collocare il casotto che ho agli Inferi interamente nello studiolo di Barbapapà (fooooorse dovrei piantarla di comprare cose...), ho spazzato, lavato i sanitari e lo specchio, passato lo straccio n volte, ho pure provato a dare una pulita in giardino, nonostante le zanzare abbiano nuovamente scambiato la mia fronte per l'insegna di un autogrill (e questo nonostante mi fossi abbondantemente cosparsa di supposto repellente...); insomma, mi sono data a tutte quelle piccole cose che servono a rendere una bolgia infernale un ambiente piacevole, il tutto con numerose accensioni di incensi.
Ovviamente Barbapapà non ha gradito molto il fatto che il suo spazio lavorativo fosse ridotto ad un corridoio, ma si è saputo arrangiare senza scompigliare troppo i miei piani...
Nel pomeriggio ho cercato di appurare tramite l'insegnante chi sarebbe venuta e cosa avrebbero portato, ma il tutto è rimasto nel mistero più assoluto. Con la mente piena di immagini Pratchetteriane (per la serie "Volete dire che abbiamo portato TUTTE l'insalata di patate?". Ah, meraviglie del Mondo Disco! ^^), mi sono accinta a preparare un'autentica cofana di insalata mista di riso basmati e farro con melanzane, zucchine, pomodorini, cetriolo, bocconcini di soia e mandorle, ed una megamacedonia di pesche, albicocche, mele. kiwi, banane ed ananas (condita - piccolo segreto della chef - con uno sciroppo fatto con karkadè molto carico e zucchero di canna, ovviamente freddo, ed una buona spruzzata di limone), e delle nocciole lasciate a parte in mancanza di conferme di allergie o idiosincrasie.
Alle 20 precise sono arrivate la titolare dello studio ed un'altra danzatrice, ed ho potuto tirare un primo sospiro di sollievo sul cibo (una aveva del gelato, l'altra un paio di frittate e dei mini panini). La seconda mandata ha visto l'insegnante, Fabiana, con dei tramezzini che dovevano essere buonissimi ma che non ho neanche toccato (già non amo il pan carrè... poi, tra prosciutto e gamberetti...). E' arrivata un'altra danzatrice dopo circa mezz'ora, portando un intero vassoietto di meravigliosi pasticcini (che sbavo ancora adesso... *_*), e dopo circa un'altra oretta l'ultima danzatrice partecipante (ne mancavano due, ma erano assenti giusificate, chi per motivi di salute, chi per maturità incombente), che ha fatto esultare Murphy perché aveva portato un'altra cofana di farro e pomodori. Terry Pratchett docet, ma ne è valsa la pena.
Serata amabile, molte chiacchiere ed un giro di rune... ma in definitiva, di danza non se n'è fatta... ci si rifarà verso settembre (?)...
Giovedì 13: era in programma di vederci con Evenstar per provare l'acconciatura per il suo matrimonio, e danzare un po' (almeno con lei!!!!!). Tantopiù che avevo gli Inferi lustri e lindi...
Invece, cambio di programma. Deve andare col Vick, il suo ragazzo, a prendere gli ultimi accordi col gruppo che suonerà al loro matrimonio, un gruppo di musica celtica di cui il percussionista è loro amico... quindi, visto che dovevamo comunque vederci, e che mi aggrada molto il genere musicale, voglio partecipare anch'io?
La risposta è pressoché scontata, suppongo... ;)
Arriviamo davanti al locale con un po' d'anticipo, complice non so quale partita. E si defila una scenetta interessante, con noi che facciamo chiacchiere assurde e pressoché prive di senso, ogni tanto interrotte da Evenstar-sguardo-da-Frattaglia che dice "Io ho fame!".
(Ora. Immaginatevi Evenstar. Una specie di bambolina di porcellana alta suppergiù 160 cm, capelli lisci rossi ed occhi color ambra, minutina. Immaginata? Bene. Aggiungetele la fame atavica del caimano, ed è completa.)
Riusciamo ad entrare anche per intercessione del suddetto percussionista, che ci ingaggia come soundcheck (e che si fa prendere da una sincope quando realizza che no, non sono su uno sgabello nascosto sotto la gonnellona), troviamo il nostro posto (segnato come "Vikingo X3", cosa che mi fa morire perché immagino se nella tavolata ci fossero tre cloni del Vikingo ^^), mi faccio guardare male perché mi ostino a chiedere solo acqua anche in un pub, cominciamo a mangiare un immenso menù vegan (bbbòno!!!!! :d), e finalmente parte il concerto. Circa verso le 22.30-23. Ma non ce ne rendiamo conto, immediatamente rapiti dalla voce della cantante (pesarese, ma quando cantava sembrava l'erede di tutti i celti del mondo), dai suoni liquidi di un'assurda percussione che sembrava una bottiglia di coccio (nome, qualcuno?), da quelli trascinanti del bòdhran, dal ritmo della chitarra e dalla melodia dell'arpa. Trovo pure due neopagani, madre e figlio, con cui intavolare una conversazione (quasi) normale... solo verso mezzanotte cominciamo a realizzare che forse è un pochino tardi e che forse non ce la facciamo per le prossime 2 ore di concerto... comunque, prima di uscire una gioviale ragazzotta che si diletta di fotografia mi ha chiesto se potevo farle da modella per delle foto in sile fantasy e gothic, un po' sul genere Waterhouse eccetera...
Il giorno dopo, ai soliti "ringraziamenti a mente fredda", Evenstar mi ha detto che il loro amico percussionista aveva scritto loro "Grazie mille per essere venuti, è stato un autentico piacere avervi qui. E dite alla vostra amica alta un metro e novanta che Facebook non è il male!".
Come se questo potesse convincermi... ^^
(Intermezzo: Barbapapà e il tifo. Venerdì 14, partita Inghilterra-Svezia. Io, ovviamente, mi rompo dopo un nanosecondo e mi metto a leggere, avendo lasciato un giallo in sospeso proprio alle ultime pagine. Ad un certo punto sento un "Ecco" detto da Barbapapà. Con un tono assolutamente neutro, senza cambiamenti di voce. Vado ad investigare, ed ha fatto goal l'Inghilterra. Scruto il genitore, ma completamente assorto dallo schermo, quindi non indago oltre. In bagno per semplici motivi fisiologici, sento il boato - ma dallo stadio. Mi affaccio di nuovo chiedendo "Stavolta, Inghilterra o Svezia?", e lui, senza neanche guardarmi e di nuovo senza lasciar trapelare nulla, "Svezia". Parte il solito coretto di "Seven Nation Army", e decido di andarmene di nuovo; e di nuovo goal svedese, e di nuovo silenzio da parte del genitore, neanche un saltino o che. Sabato indago sull'esito della partita, e lui, con l'interesse che uno normalmente riserva alle tasse, "Ha vinto l'Inghilterra". Punto. Non ho capito se le guarda per un qualche dovere patriottico o se ci creda veramente...)
Sabato 15: reduci da un viaggio allucinante ed un lauto banchetto in terra straniera (ovvero a casa dei genitori del Santo, dove ho toccato i minimi storici con la pressione finendo semicollassata su una poltrona subito dopo pranzo), rientrati a villa Caos, io ed AiLund ci siamo rimesse per l'ennesima volta al lavoro su quello stramaledetto tableau. Ormai mancano pochissimi dettagli, ma ieri è stato un autentico tour de force. Tanto per cominciare, mentre lei aggiungeva dei dettagli bianchi alle "pizze" che avevo ritagliato dal bristol (anche solo per evitare che sembrassero troppo i simboli di "pericolo radiattivo", visto che avevamo lasciato aperti solo 3 buchi su 6), e terminava di montare e decorare il ciak (sempre fatto col bristol), io ripassavo a penna il disegno che lei aveva fatto, lo coloravo coi pennarelli acquarellabili (sfumandolo con un cotton fioc e dell'acqua, visto che la carta degli A3 non è proprio carta da acquarello...), e lo tagliavo via con la taglierina. A quello abbiamo aggiunto il velo da sposa per lei, abbiamo creato una cravatta per lui (poi l'avrebbe attaccata con la colla a caldo), abbiamo legato con pezzetti di cavetto d'acciaio per collane le classiche scarpe-e-barattolame che si legano ad ogni macchina dei matrimoni nei film, e lo abbiamo attaccato sulla struttura che aveva precedentemente creato a mò di pop-up. Ora le resta solo di decidere se scrivere i nomi delle persone ai tavoli a penna o a mano (è in dubbio perché ci sono ancora tre nomi ballerini...), fissare le pizzein modo che mostrino/nascondano i nomi, ed incollare la struttura centrale alla copertina che gli ha creato. Alla fine sembrerà un immenso librone, aprendo il quale hop!, appariranno i due sposi su una fiammante corvette decappottabile rossa degli anni '60, circondati da ciak e pizze-segnatavolo.
Lo giuro, sto odiando quel tabeleau. Se Evenstar me lo chiede, glie ne farò uno senz'altro, ma a modo mio. Un semplice disegno con glicini e pietre runiche, tanto per prendere lo spirito di entrambi gli sposi.
Domenica 16: ed eccoci arrivati ad oggi. All'arrivo dell'anticiclone del caspio, ribattezzato "Scipione l'Africano", che si è abbattutto su tutta Italia, ma su di me con particolare veemenza, e che non credo sia disposto a sloggiare prima di una quindicina di giorni. Mi sono fatta l'intera mattinata a Porta Portese senza ombrellone, e solo con un ridicolo cappello stile Ascot tra me ed il sole nelle ore di picchiata. Ovvio, non abbandono la protezione 50 manco sotto tortura, ma mi sono fatta fuori tre bottigliette d'acqua tre in una mattinata, con le ovvie conseguenze vescicali!!!!!!! Pertanto, vorrei chiedere al Penta (se è riuscito ad arrivare fin quaggiù senza stramazzare per il post eccessivamente lungo e/o per il caldo) se sarebbe disposto ad inviare un po' dei suoi uomini contro questo barbaro invasore del deserto... pensi che sia possibile, prima che decida di trasferirmi nel frigo?
Su tutto questo, lancio una proposta: chi è libero mercoledì 20 per andare a fare un picnic e godersi il Solstizio? :)