sabato 15 giugno 2013

Yantra

Reduce fresca fresca di uno stage di Danza del Ventre un po' particolare.
 
Particolare perché abbiamo unito alla Danza anche tutta una serie di discorsi sullo yoga, sui Chakra, sulla musica indiana, mantra e - appunto - yantra. Che poi sono dei simboli.
 
All'inizio abbiamo scelto una carta ciascuno, erano state messe a terra a formare una grande spirale, e dovevamo prendere quella che ci attraeva di più. A me è capitata Lakshmi (maguardanpo'). Poi abbiamo cantato, respirato, abbiamo percorso i sette Chakra a salire ed a scendere, abbiamo vocalizzato sull'Ohm (sia a voce che usando l'Euritmia), ed abbiamo danzato, danzato e cantato...
 
Ho il corpo che vibra ancora, ed è la sensazione più bella :)
 


domenica 9 giugno 2013

Impressioni di un giorno

Sabato mattina. Sveglia alle 7, cerco di sbrigarmi a prepararmi per salire dagli Inferi a Villa Caos, giusto per scoprire che mi sono svegliata in ritardo. Colazione di fretta, sposa abbonata al Rescue Remedy, più di mezza tazza di tè nel lavandino per sbrigarmi, la Squala con le manie di protagonismo ed i capelli cotonati e gonfi peggio della Montalcini, Barbapapà freneticamente calmo e con un principio di svociamento, rigorosissima tabella di marcia da rispettare, attacchiamo il ferro arricciacapelli alle 9.25, e mentre mi godo i Pink Floyd - e constato che "Welcome to the Machine" non è esattamente una buona canzone per un matrimonio - vedo di calmare un attimo la sposa, fare una variante scub della maschera indiana per S e BP, attrezzarmi e prepararmi psicologicamente.
Alle 10 in punto arriva Taekwondoka in versione Fotografo Ufficiale della Sposa. Attacchiamo con il parrucco, abbiamo fatto due prove in precedenza, avevo stirato con spazzola e phon i capelli di AiLund ieri e la piega ha più o meno retto, come pure sembra aver reetto il monoi (in seguito mi confesserà di averlo rimesso la mattina stessa). Divisione dei capelli, musica a palla dall'MP3 della sposa (schizofrenia portami via, dagli Abba agli Area agli Aerosmith e così via), col dettaglio che dobbiamo mandare avanti noi la canzone, comincio a boccolare sotto ed il risultato è alla Shirley Temple, ma tanto entro la sera crolleranno, no? Un'ora solo per arricciare e legare a coda tutti i capelli dietro, un paio di forcine e via, arricciare e raccogliere anche quelli davanti, portandoli a scendere morbidamente di lato e dietro, una cascata di boccoli. Forcine, lacca, invisibili, ed il tutto non si smuoveva manco con lo scalpellino, il tutto col fotografo che ci fa più o meno posare e ci immortala in ogni occasione, noi che facciamo le sceme con Rag Doll, e la gente che continua a chiamare.
Arriviamo a mezzogiorno, per la tabella di marcia è il momento della mia sistemata. Scendo di nuovo agli Inferi dimenticando metà dei trucchi su, comincio a lavarmi e truccarmi alla bell'e meglio (per fortuna il "parrucco" era già stato fatto in parte il giorno prima ed in parte la mattina stessa), sfilo pantaloni e maglietta dei Pink Floyd (tenuta accreditata), infilo il vestito che abbiamo fatto con la Sartina (tenuta ufficiale), nuvola di profumo, collana di acquamarine, orecchini con gli Aqua Aura, e sono di nuovo su, in meno di mezz'ora.
Mangio un boccone al volo, con lo stomaco simil prugna secca, quindi è il momento del trucco. Esagero col correttore che diventa quindi anche base per gli occhi, litigo abbondantemente con il fondotinta (peraltro qualcuno mi spieghi cos'è il nylon-qualcosa, e che c'entra coi trucchi!!!), vado di correttore per i rossori e di nuovo di fondotinta, quindi tampono ed inciprio, e faccio fare al FFS le foto di controllo omogeneità del trucco e radianza della sposa. Quindi, dai con matita nera, ombretti (due erano blush, ma il bello del trucco minerale è che lo usi come vuoi), eyeliner, mascara, blush e rossetto. Con molte interruzioni, telefonate e cose, riesco a finire di prepararla, quindi foto di rito con lei ed i genitori (ancora non vestiti), vestizione sua (e foto di rito con reggicalze e giarrettiera, che Taekwondoka conferma essere una delle cose più sexy del mondo se persa per strada), quando finalmente arriva il cugino che mi porterà ad Isola Farnese (ovvero il Testimone della Sposa) le metto al volo fiore e velo e scappo.
Del tragitto non ricordo niente, se non che è stato breve. La chiesa non mi ispirava più di tanto, inoltre continuavo a ripetere dentro di me "Bolle a destra o a sinistra, riso a sinistra o a destra, sei libretti da parte, più due per banco, a meno che non siano di più" (le bolle sono andate a sinistra, il riso a destra, e c'erano 4 libretti per banco, uno per ogni testimone, due per gli sposi ed uno per il leggio). Lo sposo era visibilmente emozionato, e lo mostrava diventando anche più placido e passivo del solito. La gente cominciava ad arrivare da ogni dove, come la mia stanchezza, e mi riusciva difficile essere spontaneamente gentile. C'erano parenti di lui (non molti), parenti di lei (... inutile dirlo), amici di lei, di lui e di entrambi, amici della nostra famiglia, imbucati dagli Stati Uniti (un'amica di mamma col nuovo marito, che volevano venire a trovarci in questo periodo e, saputo che eravamo impegnati, si sono autoinvitati al matrimonio), gente armata di macchine fotografiche, ed in generale un bel casino.
L'ingresso dello sposo è stato molto solenne e cadenzato, con noi tutti dentro la chiesa. La sposa non è entrata al termine del pezzo. Ed ha avuto un ingresso decisamente meno solenne, visto che stavano per addobbarsi sulle scale con Barbapapà (il quale aveva pestato il vestito, quindi si è sbilanciato rischiando di trascinarsela dietro, al che AiLund ha salvato la situazione ma, forse in preda all'emozione, si è praticamente trascinata Barbapapà per la navata). Avrei ucciso il prete molto volentieri, visto che ha ciacolato pure troppo in maniera per me totalmente priva di senso ed ha fatto 1) baciare il vangelo anche agli sposi (secondo il nuovo rito????!!!!????); 2) fatto tracciare il simbolo della croce più bacino con gli anelli agli sposi; 3) tenuto gli sposi manina manina mentre benediceva il calice e l'ostia e mentre recitava il padrenostro; 4) detto che bisognava fare una benedizione solenne davanti a dio, e chi non voleva farla poteva uscire; 5,6,7,ecc) roba del genere. Ma non essendo stata io a sposarmi, mi sono limitata a commentare con la ragazza del TS tutto il tempo, ed a mandare la MIA benedizione, con tanto di attivazione del Reiki (percepita anche da Gyza e dalla suddetta ragazza). Mi sono invece commossa, anche se sono riuscita a tenermi, nel sentire la voce di AiLund rompersi nel pronunciare la sua formula (ed avrei voluto dirle, ma non ne ho avuto il coraggio, che c'era anche nonna in chiesa...).
Sono uscita dalla chiesa dopo essermi impadronita del barattolo di bolle che avevo puntato, poi sono stata richiamata per il rituale delle foto. Una volta fuori, ho visto che già volavano le prime bolle di sapone... ma la tempesta si è scatenata all'uscita degli sposi (i quali avevano ancora riso addosso a fine serata...). Ho fatto alla coppietta un bel po' di foto mentre erano sopra la macchina che avevano affittato (una vecchia due cavalli decappottabile con una marea di adesivi di viaggi sopra), quindi sono salita in macchina con Barbapapà e la Squala per andare in questo agriturismo, ed ho passato parte del viaggio a fare le bolle di sapone mettendo solo la mano fuori dal finestrino, ed il resto a litigare col nastro del fiocco che era entrato dentro.
Il posto era bellissimo, con un bel prato, tavolinetti, un paio di giacigli fatti mettendo i copriletto di IKEA sopra a delle balle di fieno, una fontana ed un bel padiglione russtico (dove poi abbiamo cenato). Gli antipasti erano ottimi, la cucina del resto della cena non molto (poi, devo essere sincera, non hanno molta idea di come si cucini vegetariano...). Ho avuto parecchio da discutere con un arrogante procugino che aveva deciso di attaccare le mie abitudini alimentari (senza calcolare che fuma come due persone, quindi non ha tutto il diritto di dirmi cosa è salutare e cosa no...); invece la mia "esibizione" è andata bene.
E, per finire, dolci e ballo ballo ballo fino all'una di notte, quando avevo finito di cacciar fuori le ultime tensioni con tre pezzi di taranta e pizzica, ed avevo avuto modo di notare come Gyza danzi anche quando cerca di fare la greve, un'altra procugina sia troppo impostata sul balletto classico, e Tekwondoka combatta mentre balla (ma visto che prima non ballava manco a pagarlo, affetto com'era dalla sindrome della tappezzeria, è stato un ottimo progresso...). Io ero la solita posseduta, e la sposa era semplicemente incredibile, con il vestito a flamencare e le Superga bianche ai piedi...
Siamo andati via che l'aria era zuppa di nebbia, e l'agriturismo sembrava un mondo irreale di luci avvolte nella bruma. Siamo dovuti rientrare a Roma per riuscire a rivederci di nuovo...
...ora, sarà compito loro costruirsi insieme una vita...

mercoledì 5 giugno 2013