lunedì 30 agosto 2010

Focus

Ieri sera mi sono finalmente decisa a scrivere a Nura Luce, alias Fabiana Magrelli, per avere informazioni sul suo corso. Sul sito non riportava niente, ed il sito della scuola Santinelli, dove lei insegna, risulta "under construction", e sembra che anche solo inserire la banale informazione "dove siamo" sia di troppo.


Comunque, sono contenta di essermi attivata in tale senso; mi spiace solo che l'altra associazione cui io abbia scritto, la "Victor Jara" (il mio quartiere è pieno dei volantini... e tutte le volte che ne vedo uno la mia testa comincia a cantare "El pueblo unido jamas sera vencido", ovviamente con tutti gli accenti al loro posto e le parole scritte bene...), non abbia ricevuto la mail perché l'indirizzo risulta inesistente... va beh, sono cose che capitano...


Comunque, questo muovermi in concreto di nuovo nei meandri di Tersicore e delle sue schiere mi ha dato una fonte interessante di ragionamento, oggi in strada. Ragionamento su cosa sia la Danza del Ventre.


Tanto per cominciare, non è tecnica, checché ne dicano i vari insegnanti che cercano di canonizzarla. La tecnica ha la sua importanza, senz'altro, ma solo per evitare danni al corpo. La tecnica serve a rispettare i limiti del nostro corpo, ed al massimo spingerli un pochino oltre, sempre di più, ma in maniera armonica.. Il resto sconfina nell'estetica, ed, inevitabilmente, questa è il regno della soggettività, vista la differenza di stili, di movenze e di approcci che possiamo trovare in giro.


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=NgSy7daUm78&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


Questa è un'idea di tecnica... aveste visto la preparazione che occorre, sapreste cosa intendo...


Comunque sia, la tecnica e l'estetica dettata dall'insegnante, da sole, non bastano. Tecnica ed estetica esistono in ogni stile di danza. Quindi, cos'è che rende questa Danza, nello specifico, così profonda?


Di primo acchitto, ho pensato alla padronanza del gesto. Una danzatrice, quando acquisisce la D maiuscola (cosa che io sono ben lungi dal fare, purtroppo...), assume un atteggiamento di ponderatezza in ogni suo movimento. Non esistono gesti casuali, né dentro né al di fuori dalla Danza. Perfino la camminata comincia a mostrare segni di maggiore fluidità, e le braccia attraversano e carezzano l'aria, più che muovervisi dentro. Però, anche questo non è sufficiente. Chi ha visto chi si è ammazzato alla sbarra per 3 ore al giorno per 8 anni ha potuto notare, oltre alle inevitabili deformazioni che la danza classica porta (mi riferisco al dolorosissimo alluce valgo, ed asi problemi di anca), anche un atteggiamento, una postura, un movimento fluttuante che non si ritrova altrove. Certo, una ballerina classica non avrà mai l'andatura piena della Danzatrice (c'è poco da fare, e niente o nessuno riuscirà a convincermi: come la Danza del Ventre è il punto massimo, il balletto è la negazione della femminilità; la Danzatrice è terrena e presente, la ballerina eterea...), però cacchio, anche il balletto trasborda nella vita.


Alla fine ho unito tutti i punti che avevo, ho lasciato perdere i vari stili di danza e ballo, ed ho pensato alle arti marziali. E forse sono arrivata ad una conclusione.


Non ha importanza con quali insegnanti abbia studiato, quale sia stato il suo percorso, quanta la sua assiduità. Se la sua mente era lì, la danzatrice diventa Danzatrice, quindi a sua volta davvero insegnante, nel raggiungere l'Eccellenza di Sé. Il punto in cui ogni muscolo, tendine, nervo, ogni minima cellula del suo corpo risplende nelle eseguire il movimento, ogni movimento. Il punto in cui chi la guarda dice "Cavolo... è una DEA!!!". E capita, signori, altroché!


E questo ha, appunto, ben poco a che vedere con la tecnica... perché capitava prima che vi fossero le scuole, quando la Danza era una faccenda di famiglia, capita a discapito di insegnanti mediocri incontrati sul proprio percorso, capita a prescindere dal fatto che uno pieghi o stenda le ginocchia, o che tenga le braccia stese o si abbracci nel giro. Sono dettagli, ininfluenti.


A differenza di ogni altro stile di danza o ballo, la Danza del Ventre, svincolata da tutto, permette di raggiungere questo punto, l'Eccellenza di Sé, e quindi di superare persino le proprie aspettative.


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=8uls_h4tdCM&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


E beccatevi pure questo!!!!!!!!!!!!!!! ^^

Focus

Ieri sera mi sono finalmente decisa a scrivere a Nura Luce, alias Fabiana Magrelli, per avere informazioni sul suo corso. Sul sito non riportava niente, ed il sito della scuola Santinelli, dove lei insegna, risulta "under construction", e sembra che anche solo inserire la banale informazione "dove siamo" sia di troppo.


Comunque, sono contenta di essermi attivata in tale senso; mi spiace solo che l'altra associazione cui io abbia scritto, la "Victor Jara" (il mio quartiere è pieno dei volantini... e tutte le volte che ne vedo uno la mia testa comincia a cantare "El pueblo unido jamas sera vencido", ovviamente con tutti gli accenti al loro posto e le parole scritte bene...), non abbia ricevuto la mail perché l'indirizzo risulta inesistente... va beh, sono cose che capitano...


Comunque, questo muovermi in concreto di nuovo nei meandri di Tersicore e delle sue schiere mi ha dato una fonte interessante di ragionamento, oggi in strada. Ragionamento su cosa sia la Danza del Ventre.


Tanto per cominciare, non è tecnica, checché ne dicano i vari insegnanti che cercano di canonizzarla. La tecnica ha la sua importanza, senz'altro, ma solo per evitare danni al corpo. La tecnica serve a rispettare i limiti del nostro corpo, ed al massimo spingerli un pochino oltre, sempre di più, ma in maniera armonica.. Il resto sconfina nell'estetica, ed, inevitabilmente, questa è il regno della soggettività, vista la differenza di stili, di movenze e di approcci che possiamo trovare in giro.


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=NgSy7daUm78&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


Questa è un'idea di tecnica... aveste visto la preparazione che occorre, sapreste cosa intendo...


Comunque sia, la tecnica e l'estetica dettata dall'insegnante, da sole, non bastano. Tecnica ed estetica esistono in ogni stile di danza. Quindi, cos'è che rende questa Danza, nello specifico, così profonda?


Di primo acchitto, ho pensato alla padronanza del gesto. Una danzatrice, quando acquisisce la D maiuscola (cosa che io sono ben lungi dal fare, purtroppo...), assume un atteggiamento di ponderatezza in ogni suo movimento. Non esistono gesti casuali, né dentro né al di fuori dalla Danza. Perfino la camminata comincia a mostrare segni di maggiore fluidità, e le braccia attraversano e carezzano l'aria, più che muovervisi dentro. Però, anche questo non è sufficiente. Chi ha visto chi si è ammazzato alla sbarra per 3 ore al giorno per 8 anni ha potuto notare, oltre alle inevitabili deformazioni che la danza classica porta (mi riferisco al dolorosissimo alluce valgo, ed asi problemi di anca), anche un atteggiamento, una postura, un movimento fluttuante che non si ritrova altrove. Certo, una ballerina classica non avrà mai l'andatura piena della Danzatrice (c'è poco da fare, e niente o nessuno riuscirà a convincermi: come la Danza del Ventre è il punto massimo, il balletto è la negazione della femminilità; la Danzatrice è terrena e presente, la ballerina eterea...), però cacchio, anche il balletto trasborda nella vita.


Alla fine ho unito tutti i punti che avevo, ho lasciato perdere i vari stili di danza e ballo, ed ho pensato alle arti marziali. E forse sono arrivata ad una conclusione.


Non ha importanza con quali insegnanti abbia studiato, quale sia stato il suo percorso, quanta la sua assiduità. Se la sua mente era lì, la danzatrice diventa Danzatrice, quindi a sua volta davvero insegnante, nel raggiungere l'Eccellenza di Sé. Il punto in cui ogni muscolo, tendine, nervo, ogni minima cellula del suo corpo risplende nelle eseguire il movimento, ogni movimento. Il punto in cui chi la guarda dice "Cavolo... è una DEA!!!". E capita, signori, altroché!


E questo ha, appunto, ben poco a che vedere con la tecnica... perché capitava prima che vi fossero le scuole, quando la Danza era una faccenda di famiglia, capita a discapito di insegnanti mediocri incontrati sul proprio percorso, capita a prescindere dal fatto che uno pieghi o stenda le ginocchia, o che tenga le braccia stese o si abbracci nel giro. Sono dettagli, ininfluenti.


A differenza di ogni altro stile di danza o ballo, la Danza del Ventre, svincolata da tutto, permette di raggiungere questo punto, l'Eccellenza di Sé, e quindi di superare persino le proprie aspettative.


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=8uls_h4tdCM&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


E beccatevi pure questo!!!!!!!!!!!!!!! ^^

domenica 29 agosto 2010

Oneiros...

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=RKOngTfTMs0&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


Si è risvegliata in me una vena onirica. Sono due notti che sogno. Sogni strani, permanenti, che ricordo discretamente anche al risveglio. Sogni che forse rispecchiano il momento strano che sto vivendo, come questa canzone, come lo sguardo opaco di questi giorni, che un sorriso non riesce del tutto a dissimulare.


Non erano sogni angoscianti. Ma scuri; entrambi erano caratterizzati da forti penombre, come spesso succede nei miei sogni. E' importante, questo. In fin dei conti, il primo è più importante sogno ricorrente che abbia mai fatto, comparso anche in certe nitide visioni, era ctonio...


Il primo sogno cominciava a casa di una mia zia, bizzarramente mescolata col piano terra della casa al mare di nonna. Il pavimento era ingombro di cumuli (letteralmente) di vestiti, perché con i miei cugini dovevamo mettere su una rappresentazione, e, come sui banchi dei mercati, dovevamo frugare alla ricerca dei pezzi per i costumi scenici. Io dovevo fare un personaggio importante, maschile; sapevo che il mio personaggio aveva una relazione con una ragazza, interpretata invece da un cugino maschio - pure se non so quale -, ma in fin dei conti della storia non sapevo nulla. Solo questo, e che era una rappresentazione in costume d'epoca. Quindi cercavo di arrabattarmi, sconcertata dalla varietà di vestiti assurdi che erano sparsi ovunque, su dei tavoli, sulle sedie, direttamente per terra. Alla fine rimediavo una camicia, che dovevo indossare al contrario a causa dei vistosi bottoni argentati, un gilet (per nascondere i succitati bottoni), e dei pantaloni orribili di tela verde marcio-marrone, tenuti su da una cinta di corda, degli stivali con un fibbione quadrato (tipo Gatto con gli Stivali), ed un cappellaccio. Però la sorellaccia aveva portato solo i suoi trucchi, e non i miei. Quindi, vestita di tutto unto con la roba di cui sopra, mi toccava prendere la macchina, guidare fino a casa (è la prima volta che guido in sogno...), recuperare matite e terre, disegnarmi barba, baffi ed un po' di sporco (e nello specchio il volto era il mio, solo un po' più lentigginoso), e nascondere i capelli sotto i vestiti, in mancanza di una soluzione migliore. Dovevo quindi riprendere la macchina per andare al teatro, allestito (come avrei scoperto) in una delle grandi cliniche di riabilitazione vicino casa, una di quelle dove avevo portato il curriculum senza neanche poter nutrire una speranza. Correvo sul retro, avendo un'idea delle dimensioni della sala, e di quanto fosse piena (il teatro Olimpico, dove ho fatto i saggi di Danza, era niente al confronto...), e sbirciando da dietro le tende mi rendevo conto, con orrore, di non avere la minima idea di quale fosse l'argomento della commedia!!! Cominciavo a discutere a bassa voce con mia sorella ed i cugini, che erano seccatissimi perché ero andata a truccarmi perdendo le prove... poi squillava il cellulare (che in realtà era la sveglia, ma nel sogno era una suoneria...), quindi mi alzavo, non angosciata, quanto in preda ad una forte curiosità. Chissà... avrei recitato la parte dell'innamorato a canovaccio? E perché, poi, io avevo un ruolo maschile?


L'altro sogno, quello di stanotte, era forse anche più strano. Nel sogno alloggiavo, con un gruppo di amici (le solite persone che conosco solo nei sogni...), in un albergo sulle rive di un lago enorme, o del mare. Avevo, dalla mia camera, una bellissima vista su questo golfo, vedevo la spiaggia protetta da un frangiflutti (dove avevo pure passeggiato, in un altro sogno... ho la tendenza a far ricorrere i luoghi, dei sogni, se non le atmosfere...), il promontorio con la singola montagna, forse vulcanica, a picco, i begli alberi... Non ricordo i dettagli del sogno, tipo il perché io fossi lì, o come trascorressi le giornate... fatto sta che una sera, mentre ammiravo il suddetto panorama, vedevo il mare ingrossarsi paurosamente, ritirarsi di molto e poi buttare verso riva delle onde che parevano scavalcare il frangiflutti come fosse stato una fila di ciottoli. Al tempo stesso, vedevo vicini alla spiaggia tre miei amici, che dopo aver evitato le prime due, tre onde, si rendevano conto che la situazione si stava facendo pericolosa e correvano versol'albergo... solo per trovarlo sprangato! Allora gli indicavo un alto albero, una palma, vicino alla mia finestra, su quello si arrampicavano rapidamente e, tendendogli la mano, riuscivo a farli salire. Erano fradici come pulcini, ed io e le altre ragazze che stavamo in stanza, decisamente sollevate dall'angoscia, eravamo tutte contente di vedere che comunque stavano bene. Dopo qualche tempo dovevo rientrare, ed il viaggio lo facevo in aereo, ma non seduta comodamente nei posti, quanto con un'imbracatura, appesa tramite un lungo cavo all'ala! Questo mi sorprende davvero molto, perché soffro in maniera allucinante di vertigini... invece, nel sogno, me la godevo un mondo, seduta su quell'(assolutamente precario, da lucida) ancoraggio, a guardare il panorama verde e blu, e le nuvole, che mi scorrevano subito sotto...


Non so cosa pensare. Non interpreto i miei sogni... però, devo dire che entrambi erano intrisi da una sensazione strana, molto simile, assolutamente non sgradevole... forse euforia...

giovedì 26 agosto 2010

...

Mi sento una stupida...


Stupida perché è sbagliato preoccuparmi. Ma non mi viene da dire "E' tutto a posto" o "Andrà tutto bene".


No, è più forte di me.


Credo mi spaventi il fatto che c'entrino i farmaci. Specie, quel genere di farmaci.


Ma ne ha bisogno, mi dice la vocina ragionevole nella testa, e viene seguito da un medico.


Tu non sei un medico.


Tutta la tua esperienza ce l'hai con mezza compressa di Xanax, dosaggio pediatrico perlopiù, e fortemente influenzata dalle tue convinzioni.


Però mi fanno paura lo stesso, rispondo alla vocina ragionevole. Specie se c'è un amico di mezzo. Specie lui.


L'Amico Fragile.


Tutti abbiamo un amico fragile, in un ambito o nell'altro della vita.


Lui è quello che sembra indistruttibile, ed in realtà è fatto di cristallo, di vetro soffiato.


Una pressione troppo forte mi fa sempre temere che potrebbe cadere a pezzi.


Certo, crescere come è cresciuto lui a me avrebbe fatto perdere la bussola. Completamente, intendo. Di brutto.


Roba da ricovero in psichiatria, o da internamento al manicomio.


Da questo punto di vista, è pure troppo forte...


Però, però...


...


......


.........


............


.........


......


...


...ho paura per lui... comunque...


Ho paura per una persona comunque più grande e più matura di me. Ed ho paura che la mia paura possa essere un ulteriore peso.


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=tNdYLGAxcWA&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1] 

martedì 24 agosto 2010

Un tutto tripposo stato mentale - probabilmente causato dal caldo

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=QGJhFhJFEcU&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


Visto che io non sono normale (come ogni persona che si rispetti), che il caldo mi fa strani effetti, ma che la mia mente in fin dei conti quasi non avrebbe bisogno di stimoli per prendere la tangente, la secante, seno coseno e pi greco (per non parlare di phi)... beh, ecco la mia riflessione di oggi, collegata al mio credo (sono pagana ma non una Wiccan, ricordate?), ed a certe nozioni scientifiche e fisiche, probabilmente sbagliate, ma vabbè. Intanto è qualcosa.


Dicevo. Il caldo assurdo. Ma anche l'ora assurda (sono uscita di casa poco dopo le 7 di mattina...). E' un buon orario per ragionare. Inoltre, ero affascinata dalla bruma, visibile chiaramente anche a breve distanza, che mi si appiccicava addosso e lsciava una spessa condensa sulle macchine, come se fossero state bottiglie tolte da poco dal frigo.


La mia riflessione è partita pensando alle stelle. Fornaci davvero mirabili, che partendo dall'idrogeno creano l'elio, poi a scendere tutti gli elementi. Tant'è che molti scienziati ritengono che noi esistiamo grazie a qualche stella morta, che ha creato tutti gli atomi elementari che compongono la vita così come noi la conosciamo (e qui la mia mente perversa ha fatto partire "Noi siamo figli delle stelle"... ma in fondo è vero...). Quindi ho pensato "In principio era l'Idrogeno, e l'Idrogeno era nel vuoto...".


Mi sono dovuta però fermare. Quale poteva essere la spinta che ha trasformato l'idrogeno in elio, quindi in stelle? In parte il vuoto, che permettendo il movimento ha garantito scontri e flussi... ma non mi bastava. Il vuoto non agisce, è il luogo dove avvengono le azioni, la base. Poi però, pensando al dialogo avuto giusto ieri con un amico che ha terminato la lettura della Trilogia della Materia Oscura, mi sono ricordata una cosa.


La Materia Oscura. Ciò che compone l'Universo così come lo conosciamo al 90%. Ciò che ci sfugge, che non riusciamo a percepire. La particella di Dio, forse (o quella era il bosone...). Oppure, in quel caldo afoso e troppo premturo, Lei, la cosa più simile ad una divinità in cui credo, l'Energia, la Fonte. L'Universo stesso.


In principio era la Materia Oscura, che da una solenne risata generò l'Idrogeno. Questi, ancora scosso dalla vibrazione, si legò formando l'Elio. La Materia Oscura, affascinata, li compattò insieme lanciandoli nel Vuoto. Nella loro corsa molti altri atomi si unirono, molti scapparono. E nacque la Stella, al cui interno, grazie al Vuoto residuo, minore che all'esterno ma sempre presente, vi era gran movimento e liberazione di Energia. Gli atomi continuavano a legarsi ed a scindersi, combinazioni nuove creavano nuovi elementi, aumentava la massa e con essa il peso ed il calore, finché il tracollo non fece esplodere la prima Stella, lanciando ovunque Energia, Elementi, Materia Oscura, Luce e Calore. E così, nella corsa nel Vuoto, nacque l'Universo.


Pensandoci su, siamo figli delle Stelle, del Vuoto, e della Materia Oscura.

Un tutto tripposo stato mentale - probabilmente causato dal caldo

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=QGJhFhJFEcU&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


Visto che io non sono normale (come ogni persona che si rispetti), che il caldo mi fa strani effetti, ma che la mia mente in fin dei conti quasi non avrebbe bisogno di stimoli per prendere la tangente, la secante, seno coseno e pi greco (per non parlare di phi)... beh, ecco la mia riflessione di oggi, collegata al mio credo (sono pagana ma non una Wiccan, ricordate?), ed a certe nozioni scientifiche e fisiche, probabilmente sbagliate, ma vabbè. Intanto è qualcosa.


Dicevo. Il caldo assurdo. Ma anche l'ora assurda (sono uscita di casa poco dopo le 7 di mattina...). E' un buon orario per ragionare. Inoltre, ero affascinata dalla bruma, visibile chiaramente anche a breve distanza, che mi si appiccicava addosso e lsciava una spessa condensa sulle macchine, come se fossero state bottiglie tolte da poco dal frigo.


La mia riflessione è partita pensando alle stelle. Fornaci davvero mirabili, che partendo dall'idrogeno creano l'elio, poi a scendere tutti gli elementi. Tant'è che molti scienziati ritengono che noi esistiamo grazie a qualche stella morta, che ha creato tutti gli atomi elementari che compongono la vita così come noi la conosciamo (e qui la mia mente perversa ha fatto partire "Noi siamo figli delle stelle"... ma in fondo è vero...). Quindi ho pensato "In principio era l'Idrogeno, e l'Idrogeno era nel vuoto...".


Mi sono dovuta però fermare. Quale poteva essere la spinta che ha trasformato l'idrogeno in elio, quindi in stelle? In parte il vuoto, che permettendo il movimento ha garantito scontri e flussi... ma non mi bastava. Il vuoto non agisce, è il luogo dove avvengono le azioni, la base. Poi però, pensando al dialogo avuto giusto ieri con un amico che ha terminato la lettura della Trilogia della Materia Oscura, mi sono ricordata una cosa.


La Materia Oscura. Ciò che compone l'Universo così come lo conosciamo al 90%. Ciò che ci sfugge, che non riusciamo a percepire. La particella di Dio, forse (o quella era il bosone...). Oppure, in quel caldo afoso e troppo premturo, Lei, la cosa più simile ad una divinità in cui credo, l'Energia, la Fonte. L'Universo stesso.


In principio era la Materia Oscura, che da una solenne risata generò l'Idrogeno. Questi, ancora scosso dalla vibrazione, si legò formando l'Elio. La Materia Oscura, affascinata, li compattò insieme lanciandoli nel Vuoto. Nella loro corsa molti altri atomi si unirono, molti scapparono. E nacque la Stella, al cui interno, grazie al Vuoto residuo, minore che all'esterno ma sempre presente, vi era gran movimento e liberazione di Energia. Gli atomi continuavano a legarsi ed a scindersi, combinazioni nuove creavano nuovi elementi, aumentava la massa e con essa il peso ed il calore, finché il tracollo non fece esplodere la prima Stella, lanciando ovunque Energia, Elementi, Materia Oscura, Luce e Calore. E così, nella corsa nel Vuoto, nacque l'Universo.


Pensandoci su, siamo figli delle Stelle, del Vuoto, e della Materia Oscura.

lunedì 16 agosto 2010

Senza parole... solo musica e testo...

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=vl9OKddQBRg&fs=1&hl=it_IT&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


It doesn't hurt me.
Do you want to feel how it feels?
Do you want to know, know that it doesn't hurt me?
Do you want to hear about the deal that I'm making?
You, It's you and me.

And if I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
Be running up that building.
Say, If I only could, oh...

You don't want to hurt me,
But see how deep the bullet lies.
Unaware, I'm tearing you asunder.
Ooh, There is thunder in our hearts.

Is there so much hate for the ones who love?
Tell me we both matter don't we?

It's you,
It's you and me,
It's you and me who won't be unhappy.

And if I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
Be running up that building.
Say, If I only could, oh...

It's you,
It's you and me,
It's you and me who won't be unhappy.

Come on baby, come on darling
Let me steal this moment from you now
Oh come on angel, come on come on darlin'
Let's exchange the experience oh...

And if I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
With no problems...

Say if I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
With no problems...

Say if I only could,
I'd make a deal with God,
And I'd get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
With no problems...

Say, If I only could...
Oh...
Be running up that hill,
With no problems...

If only I could,
Be running up that hill...

sabato 14 agosto 2010

Relax!!

Dopo il post della volta scorsa (a Roma dicono "mi era presa a male"), ho avuto decisamente molto da lavorare. In compenso, il lavoro continua a darmi piccole, gratificantissime sensazioni sul versante umano. Comunque, alla lunga stanca uguale. Quindi, quando giovedì ho ricevuto il messaggio di una mia amica del Sanitario, chiamiamola MakeUp Artist per via della sua passione per il trucco (e della sua bravura nell'imparare segreti e tecniche), beh, anche se l'incontro era per venerdì pomeriggio... sono stata ben contenta!!!!!!!!


Quindi, stacco dal lavoro (verso le 16.00), prendo un autobus, quindi il trenino e la metro, e in questi ultimi due mezzi il mio viaggio viene allietato da un logorroicissimo ragazzino 18enne, affascinato da me, che comincia a parlare a macchinetta delle sue passioni, della sua Gibson (un gran bel pezzo di chitarra, in effetti, avendola vista dal vivo, pure se la tracolla degli AC/DC me la sarei risparmiata...), di suo fratello, di fotografia, di musica, di vita senza pause... insomma, mi basta ogni tanto infilare un'osservazione pertinente, lui conduce il dialogo, ed il viaggio scorre sereno e tranquillo.


Arrivata a Spagna, al termine del corridoio, vedo MakeUp che mi aspetta, tutta contenta (e tutta carina... ed io, coi cristalli di sale del sudore che qui a Roma fino a ieri si moriva di caldo, tutta scaciata, vestita da lavoro... beh, ho la solita crisi da inadeguatezza... che però mi passa subito: MakeUp è qui per incontrare me, non i miei vestiti...), e ci mettiamo in moto... non prima però di averle dato il famoso (e stupendo... lo voglioooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!) libro di cosmesi casalinga (nella fattispecie, questo), dono ben apprezzato in quanto anche lei convertita all'ecobiocosmesi. Quindi ci incamminiamo, veramente random (del tipo, potremmo anche aver allungato la strada... ma che ce frega, ma che c'anportaaaa ^^) per andare a Piazza Risorgimento, con un rapido passaggio alle bancarelle di Castel Sant'Angelo (dove lei trova la spiegazione del suo nome ed io dei bracciali per AiLund, così la pianta di prendersi i miei...), a prendere un gelato con la G maiuscola da Old Bridge (e, nel tempo delòla fila, farci una cultura sui giochini jappi da attesa... puriiiii... puriiii... puriiiii... SEN!!!). Finisce che ci sediamo, con due coni giganti (meno male che erano i più piccoli...) sulla bordatura di un'aiuola, impiastricciandoci letteralmente di gelato (per fortuna avevamo una fontanella a vista). Quindi abbiamo fatto tappa da Castroni (dove ho finalmente trovato la curcuma - OOOOOLEEEEE'!!!!!!!!! - ed il karkadé - RIOOOOOLEEEEEEEE'!!!!), e per finire in quel paradiso che è Storia e Magia, dove abbiamo trovato il suo regalo per la laurea - ma lei non lo sa, uhuhuhuhuh!!!!!!! ^^


Dopo averla accompagnata a prendere - al volo - il suo autobus, mi sono finalmente incamminata verso casa, più leggera di pecunia, ma piena di vita. Mi ci voleva proprio, una giornata di relax!!!!

Relax!!

Dopo il post della volta scorsa (a Roma dicono "mi era presa a male"), ho avuto decisamente molto da lavorare. In compenso, il lavoro continua a darmi piccole, gratificantissime sensazioni sul versante umano. Comunque, alla lunga stanca uguale. Quindi, quando giovedì ho ricevuto il messaggio di una mia amica del Sanitario, chiamiamola MakeUp Artist per via della sua passione per il trucco (e della sua bravura nell'imparare segreti e tecniche), beh, anche se l'incontro era per venerdì pomeriggio... sono stata ben contenta!!!!!!!!


Quindi, stacco dal lavoro (verso le 16.00), prendo un autobus, quindi il trenino e la metro, e in questi ultimi due mezzi il mio viaggio viene allietato da un logorroicissimo ragazzino 18enne, affascinato da me, che comincia a parlare a macchinetta delle sue passioni, della sua Gibson (un gran bel pezzo di chitarra, in effetti, avendola vista dal vivo, pure se la tracolla degli AC/DC me la sarei risparmiata...), di suo fratello, di fotografia, di musica, di vita senza pause... insomma, mi basta ogni tanto infilare un'osservazione pertinente, lui conduce il dialogo, ed il viaggio scorre sereno e tranquillo.


Arrivata a Spagna, al termine del corridoio, vedo MakeUp che mi aspetta, tutta contenta (e tutta carina... ed io, coi cristalli di sale del sudore che qui a Roma fino a ieri si moriva di caldo, tutta scaciata, vestita da lavoro... beh, ho la solita crisi da inadeguatezza... che però mi passa subito: MakeUp è qui per incontrare me, non i miei vestiti...), e ci mettiamo in moto... non prima però di averle dato il famoso (e stupendo... lo voglioooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!) libro di cosmesi casalinga (nella fattispecie, questo), dono ben apprezzato in quanto anche lei convertita all'ecobiocosmesi. Quindi ci incamminiamo, veramente random (del tipo, potremmo anche aver allungato la strada... ma che ce frega, ma che c'anportaaaa ^^) per andare a Piazza Risorgimento, con un rapido passaggio alle bancarelle di Castel Sant'Angelo (dove lei trova la spiegazione del suo nome ed io dei bracciali per AiLund, così la pianta di prendersi i miei...), a prendere un gelato con la G maiuscola da Old Bridge (e, nel tempo delòla fila, farci una cultura sui giochini jappi da attesa... puriiiii... puriiii... puriiiii... SEN!!!). Finisce che ci sediamo, con due coni giganti (meno male che erano i più piccoli...) sulla bordatura di un'aiuola, impiastricciandoci letteralmente di gelato (per fortuna avevamo una fontanella a vista). Quindi abbiamo fatto tappa da Castroni (dove ho finalmente trovato la curcuma - OOOOOLEEEEE'!!!!!!!!! - ed il karkadé - RIOOOOOLEEEEEEEE'!!!!), e per finire in quel paradiso che è Storia e Magia, dove abbiamo trovato il suo regalo per la laurea - ma lei non lo sa, uhuhuhuhuh!!!!!!! ^^


Dopo averla accompagnata a prendere - al volo - il suo autobus, mi sono finalmente incamminata verso casa, più leggera di pecunia, ma piena di vita. Mi ci voleva proprio, una giornata di relax!!!!

mercoledì 11 agosto 2010

Social networks

Kurandera effettua un Log-In


 




 


Kurandera scrive: Sono ossessionata da questa orripilante canzoncina http://www.youtube.com/watch?v=0cymncdvHIU ma non riesco a far smettere alla mia testa di propormela. Aiuto!!!


 




 


Kurandera commenta: Possibile che ad Agosto faccia così caldo? Mi sa di sì, eh?... Se almeno qualcuno mi spiegasse che senso ha ferragosto...


 




 


Kurandera apprezza il Ruggito del Coniglio, anche se non riesce mai a sentirlo.


 




 


Kurandera sta cercando di leggere "Prateria" di William Least Heat-Moon, ma sui mezzi pubblici non è banale.


 




 


Kurandera scrive: Ciccio, pure tu vienimi incontro. Se ti ignoro, qualcosa vorrà dire, no??? Sarà inutile che insisti???


 




 


A Kurandera piace il karkadè.


 




 


Kurandera scrive: Un po' di pausa... oggi pomeriggio, massaggini e taglio&cucito da Gyza!!!!!!!! YUPPIIII!!!!!!!!!!!!!!!





Kurandera si domanda: Ma perché mai uno dovrebbe voler utilizzare un social network, quando esistono i blog per scrivere le cavolate che passano per la testa?





Kurandera ha, a seconda di come risponde, un'età mentale di 31 o di 500 anni a questo test: http://www.nienteansia.it/test/test-eta-mentale.html Provaci anche tu!!!





Kurandera si sta rompendo le scatole di scrivere in questa maniera, e sarebbe tentata di prendere a capocciate gli inventori dei social networks ed i loro adepti.





Kurandera ha deciso di sloggarsi, prima che la sua dignità finisca definitivamente in bagno...

Social networks

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Kurandera scrive: Sono ossessionata da questa orripilante canzoncina http://www.youtube.com/watch?v=0cymncdvHIU ma non riesco a far smettere alla mia testa di propormela. Aiuto!!!


 




 


Kurandera commenta: Possibile che ad Agosto faccia così caldo? Mi sa di sì, eh?... Se almeno qualcuno mi spiegasse che senso ha ferragosto...


 




 


Kurandera apprezza il Ruggito del Coniglio, anche se non riesce mai a sentirlo.


 




 


Kurandera sta cercando di leggere "Prateria" di William Least Heat-Moon, ma sui mezzi pubblici non è banale.


 




 


Kurandera scrive: Ciccio, pure tu vienimi incontro. Se ti ignoro, qualcosa vorrà dire, no??? Sarà inutile che insisti???


 




 


A Kurandera piace il karkadè.


 




 


Kurandera scrive: Un po' di pausa... oggi pomeriggio, massaggini e taglio&cucito da Gyza!!!!!!!! YUPPIIII!!!!!!!!!!!!!!!





Kurandera si domanda: Ma perché mai uno dovrebbe voler utilizzare un social network, quando esistono i blog per scrivere le cavolate che passano per la testa?





Kurandera ha, a seconda di come risponde, un'età mentale di 31 o di 500 anni a questo test: http://www.nienteansia.it/test/test-eta-mentale.html Provaci anche tu!!!





Kurandera si sta rompendo le scatole di scrivere in questa maniera, e sarebbe tentata di prendere a capocciate gli inventori dei social networks ed i loro adepti.





Kurandera ha deciso di sloggarsi, prima che la sua dignità finisca definitivamente in bagno...

venerdì 6 agosto 2010

Aufffff!!!!!!!!!!!!!

 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=pyQwe6ijhl0&hl=it_IT&fs=1&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


Quasi due ore fa, ho concluso la mia prima settimana piena di lavoro. Sono soddisfatta, ma piuttosto sfiancata (questo spiega il perché della musica classica... ho bisogno di relax.


Al tempo stesso, questa settimana è stata quella di divisione dei compiti tra me e mia sorella, essendo i viejos (altresì noti come la Squala e Barbapapà) partiti per le ferie... prima due giorni a Lisbona, ora Brasile, per la precisione Bahia... che dire... non si fanno mancare niente... Con AiLund abbimo lavorato bene, dividendoci grossomodo i compiti (innaffiare le piante, comprare frutta atque verdura, cucinare, dare una sonora spazzata per terra in cucina, lavare i piatti, compiti esclusivamente o prevalentemente miei, e stirare e fare le lavatrici, cosa di cui si è occupata Ai...). Comunque, da lunedì, o da martedì, anche questi saranno compiti miei, viso che AiLund ed il Santo partono... pure loro, sissignori, per la Corsica, in campeggio (che poi io le parole "AiLund" e "campeggio" non ce le vedo bene insieme... sarà un limite mio...).


Insomma, rimarrò tutta sola soletta.


Che pacchia. A parte il lavoro, intendo.