lunedì 30 dicembre 2013

Tu-TUM!!!!!

E la mia ordalia era passata, in effetti abbastanza bene.
 
 
Ovvio, contavo i giorni. Ovvio, ero tesa. Ma ero piuttosto soddisfatta di me, di come avevo gestito la cosa.
 
 
Una lettera. Le sorelle Bronte sarebbero state orgogliose di me. Demodé fino all'ultimo...
 
 
L'attesa è stata la parte più penosa, sinceramente. Più che altro perché, non avendo dato scadenze, mi sono ritrovata con un mare di giorni che mi si aprivano davanti, e nessuna certezza di risposta. Cercavo di non pensarci, ma inevitabilmente i miei pensieri prendevano quella direzione, e se possibile anche le pieghe peggiori, dentro la mia testa.
 
 
Ho cercato di rimanere ferma nel mio essere distante. Non volevo opprimere. Mi sono fatta viva giustio per gli auguri di natale, il 24, e per la situazione che mi è stata rivelata (che andrà classificata sotto "sfiga natalizia", e nulla più).
 
 
Desiderio represso di farmi più viva.
 
 
Desiderio represso di sollecitare una risposta.
 
 
Avevo pure messo un reminder sul telefono, per consolarmi con una scadenza più che per altro, alla mattina di oggi, per chiedergli se aveva avuto modo di pensare.
 
 
Poi, io stessa cercavo di distrarmi.
 
 
Ieri sera, stanca sfranta e cotta dopo una giornata di duro lavoro al Mercato ed un brutto attacco di tachicardia, stavo scambiando messaggi con Bodhisattva circa capodanno e le musiche su cui danzerò, ed è stato con distrazione che ho preso il cellulare all'ennesimo segnale.
 
 
Vedere il nome del mittente mi ha fatto mancare diversi battiti, però.
 
 
Tranquilla che non mi sono scordato di risponderti.
 
 
I can endure the wait a bit more, now... I believe I can... 

mercoledì 18 dicembre 2013

Ordalia

[or-da-lì-a] s.f.
giudizio di Dio; prova fisica a cui nel Medioevo si sottoponeva talora un accusato, e il cui risultato era ritenuto un diretto responso divino sulla sua innocenza o colpevolezza

 Nel Medioevo, prova fisica cruenta a cui, presso i popoli germanici, si sottoponeva un accusato

ordàlia (o ordalìa) s. f. [dal lat. mediev. ordalium, che è dall’ingl. ant. ordal «giudizio di Dio»; cfr. ted. Urteil «giudizio»; la pron. ordalìa è influenzata dal fr. ordalie]. – Termine nato nel medioevo europeo per indicare il «giudizio di Dio», e cioè ogni prova rischiosa (per es., del duello, dell’acqua bollente o fredda, del ferro rovente) alla quale veniva sottoposto un accusato, e il cui esito, considerato come diretta manifestazione della volontà divina, era determinante per il riconoscimento dell’innocenza o della colpevolezza dell’accusato stesso.


Aggiungiamo anche che dallo stesso termine ordal viene fuori l'inglese moderno ordeal, cioè ordalia (appunto), cimento prova.

lunedì 9 dicembre 2013

Il mio lavoro

Mi piace il mio lavoro, ma.
 
 
Ma grande quanto una casa.
 
 
Alle volte penso che avrei dovuto fare un altro mestiere.
 
 
Tipo cercatrice di mine in campi minati.
 
 
Più sicuro.
 
 
Soprattutto, rispetto al momento in cui ti chiama la cara vecchia ormai famosa Pazza Furiosa. Ancora. E ancora.
 
 
Devo riuscire a convincerla che quel numero non è mio.

domenica 1 dicembre 2013

Hound Dog

No, niente blues, né rock'n'roll, né Elvis Presley.
 
 
Rapporti di vicinato.
 
 
Già ho espresso più di una volta la mia scarsissima simpatia per i vicini latinos degli Inferi. Ripeto, sono cresciuta con un cileno in famiglia, adoro i latinoamericani, questi sono l'eccezione che conferma la regola. Sono proprio degli str col botto.
 
 
Ieri sera, io già morta di mio causa corso ad Ostia, mi accingevo ad andare a letto, e nel corso delle mie abluzioni ho sentito un rumore bizzarro, che su due piedi mi ha ricordato un trapano. Guardo l'orologio, quasi le 23.30, che caspita di lavori stanno facendo?
Poi invece ho distinto, fra un vvvvvrrrrr e l'altro, dei caratteristici gemiti femminili, al che ho intuito che forse non era un trapano, per quanto il suono fosse davvero quello, ma delle molle di un letto. Per qualche motivo, mi sono immaginata Alberto Angela che faceva una complicata spiegazione su questa specie di uccello sudamericano che, nell stagione degli amori, emette il caratteristico verso...
 
 
Fin qui, tutto ok. Per quanto non sia parte di una coppia, non ho nulla contro le coppie che si amano.
 
 
Solo, non dovevano chiudere i cani fuori di casa per trombare. I soliti cagnetti, quando non hanno più sentito rumori dalla casa, hanno cominciato a piangere come dei disperati... e questo più volte, nel corso della notte (ho anche il sospetto, dal rimbombo che facevano gli abbai, che fossero non in giardino, ma nella tromba delle scale...).
 
 
Che dite, provo di nuovo a denunciarli all'associazione per la difesa degli animali, o gli rubo i cani per regalarli a qualcuno che li tratti meglio?

martedì 26 novembre 2013

Orsite

In un altro dei miei periodi no, insomma.
 
 
Ho bisogno di spazio e di silenzio.
 
 
Ho bisogno di avere intorno persone serene, invece che gente che mi richieda al solito più energie di quelle che posso dare (da questo punto di vista, è utile il fatto che stia imparando a dire qualche NO ben piazzato).
 
 
Ho bisogno di essere lasciata in pace, soprattutto, senza gente che mi chieda come sto, e perché sto così, e se voglio parlare, e se lo so che sono miei amici e posso contare su di loro eccetera.
 
 
Perché sto da schifo e lo nascondo molto male, pure perché non ho voglia di nasconderlo - salvo ai viejos, ma quello non fa testo... -, e sto così per via dei miei pensieri e di un evento occorso questa domenica che mi ha scossa non poco, e non ho voglia di parlare, neanche con i miei amici ed anche se so di poter contare su di loro quasi sempre.
 
 
E' una di quelle occasioni in cui devo contare solo su di me, a costo di disintegrarmi ancora una volta e ricominciare a costruirmi da capo ex novo.
 
 
C'è da portare pazienza. E' uno dei miei soliti attacchi di orsite, passerà. Prima o poi.
 
 


mercoledì 20 novembre 2013

Ondeia...

Stavolta ho deciso di agire prima di scrivere.
 
 
Tante volte hoi scritto il mio disagio, per trovare la risoluzione a muovermi. Invece stavolta il disagio ha vinto su tutto... e partendo da qui, da questo spazio, il silenzio era l'arma migliore.
 
 
Silenzio, ed un buon paio di cesoie.
 
 
Ho scelto di sfrondare un po' di rapporti. In particolare uno, che mi ha lasciato una brutta sensazione, di recente, rovinando con poche frasi mal piazzate dei bei ricordi.
 
 
Le persone vengono e vanno, ed in certi casi è meglio che vadano via alla svelta.
 
 
Io rimango, come il mare. Respiro di nuovo.
 
 


venerdì 1 novembre 2013

Mission: Accomplished!!!!

Come lasciato intuire alcuni post fa, ho avuto un'esibizione di Danza.
 
 
Dorilys ha aperto un locale, faceva la serata di Hallowe'en, e mi aveva chiesto se volevo chiedere a Fabiana ed alle altre di danzare per l'occasione.Io glie l'ho chiesto, ma per non saper né leggere né scrivere, le ho detto "se poi decidessero di non farlo, in caso danzo solo io!!!".
 
 
Ovviamente, Fabiana ha avuto i suoi impegni - e ci sta preparando in ogni caso per un'esibizione che avremo a brevissimo; di conseguenza, io ho tenuto questo impegno da sola.
 
 
E l'ho gestito piuttosto male, da un certo punto di vista, perché in un mese di tempo che avevo per prepararmi, ho sfruttato sì e no solo gli ultimi giorni per provare qualcosa sulle musiche che avevo scelto (ovviamente, essendo io pazza come pochi, mi sono andata ad impelagare con "Gaia" dei Faun - che è ancora abbastanza semplice - e "Kali Basa" dei Vas - che invece è molto intensa e tostissima...). Fino all'ultimo Dorilys mi ha detto "è una cosa che ho tenuto molto sottotono, non lo sa nessuno, quindi se ti può far stare più tranquilla puoi non danzare...". Dolcissima lei...
 
 
Essì. Perché ovviamente l'altroieri ho avuto dei veri e propri attacchi di palpitazioni, che si sono calmati soltanto chiamando il Russo (prontamente ribattezzato "valeriana bipede", visto l'effetto calmante che ha su di me...); neanche gli esercizi fatti con MrCoach mi stavano aiutando...
Ieri è andata un pochino meglio... a tratti mi riprendevano le palpitazioni; i viejos mi vedevano fare lunghi sospiri, e stavano lì lì per prendermi a ceffoni, poi Barbapapà ha avuto la genialata di farmi cantare "Stairway to Heaven", da lì siamo passati a "Wooden ships", ed a "My generation". Ad un certo punto mi ha abbracciata, dicendomi che era orgoglioso di me e di AiLund (ed io mi stavo commuovendo...). Quando ho cominciato a scendere agli Inferi per prepararmi, comunque, mi è venuto dietro per dirmi "C'è solo una cosa che non mi piace, mi hai rubato la musica!!!!".
Ho cominciato a ridere così forte da rischiare di addobbarmi per le scale...
 
 
Ero attrezzata in questo modo: top-choli di maglina nera con maniche ampie ed aperte, gonna nera da Danza del Ventre classica più gonna da ATS nera e viola presa in prestito, cinta afghana, gioielli serpentosi (ciondolo, orecchini e bracciale), aggiunta alla frangia, treccia di kanekalon, ed un paio di aculei di istrice da mettere in testa; e trucco stradarkettoso. Tutte le cose, più forcine a iosa, struccante e dischetti di cotone, fissante per il trucco (che poi non ho usato), scarpette (anche quelle rimaste inutilizzate, sono state infilate nella sacca di danza, che ha già cominciato a mostrare segni di cedimento. Quindi, dopo aver fatto una finta partenza, essermi ricordata di non aver preso la macchina fotografica, essere tornata precipitosamente indietro, ed essere riuscita facendomi guardare strano da un tizio per strada (ma tanto in quartiere mi sa che è già noto che sono pazza...), sono andata a prendere i vari treno-e-metropolitana, alla volta del locale.
 
 
Dorilys non c'era ancora, in compenso c'era l'altra ragazza nonché coproprietaria del locale, che avevo conosciuto in occasione del photoshooting di Afrodite (lei aveva fatto Persefone). Abbiamo chiacchierato un po', ho visto i quadri che erano in esposizione (opere molto belle ed inquietantissime di una ragazza, fatte con acquerelli e china), ho accolto Dorilys e l'ho aiutata a mettere dei drappi di tulle neri al muro ("tanto a te basta lo sgabello...!"), ho aspettato che venisse un po' più di gente (tra cui il Russo e la Hobbit - attesa vana), mi sono truccata senza vestirmi, quindi, su richiesta di un'avventrice del locale che conosco e che sapeva, mi sono cambiata e sono partita...
 
 
Beh, l'emozione c'era ed era fortissima, pure perché non mi sentivo pronta, e lo spazio non era proprio il massimo, specie negli spostamenti laterali (sarei dovuta andare solo avanti-indietro e sulle diagonali... a parte il fatto che ho fatto qualche passo anche sullo zerbino...); ma ad un certo punto non mi è importato più. Ero lì, sentivo la musica più che vedere le persone, e danzavo. Dorilys mi ha fatto un bel po' di foto con la mia macchienetta, e neanche me ne sono accorta, ero solo vagamente consapevole che Persefone mi stava filmando col tablet (o quello che era...).
Nella pausa tra un pezzo e l'altro ho rischiato di deconcentrarmi, perché nel silenzio assoluto (non un applauso, non un fiato...), ho sentito una notoria canzoncina Irish, indice del fatto che qualcuno mi stava chiamando... mi stava venendo da ridere - ma non l'ho fatto. In compenso dopo ho visto chi era, anche se non ce n'era il bisogno, immagino l'abbiate capito pure voi ;)
Alla fine fine di tutto, hanno timidamente applaudito; mi hanno fatto i complimenti, mi hanno fatto notare che mi tremavano le mani, mi hanno detto che il secondo pezzo (quello dei Vas) era più che una semplice danza...
 
 
Sono rimasta vestita in choli e gonne fino a poco prima di andare via, quando mi sono struccata (non è il caso di girare in metro con l'aria da darkettona...) e rivestita "civile"... un po' alle persone è dispiaciuto...
 
 
Ho fatto qualcosa di nuovo: danzatre da sola, improvvisando, davanti ad un pubblico di estranei o quasi... ed è stata una bella esperienza - anche se dopo avevo una fame assurda!!!!!
 
 


domenica 27 ottobre 2013

Tuina

Oggi ho ripreso il coro di medicina cinese.
 
 
E dopo una serie di gag delle mie (tipo dimenticarmi dell'ora legale e svegliarmi con uno sforzo alle 6.30, per poi scoprire che erano le 5.30, grazie tante... oppure andare alla sede del corso - ricordo per i non addetti, ad Ostia - precipitarmi perché sto facendo tardi, trovare tutto chiuso, provare l'altra sede, nessuno neanche lì, chiamare la segretaria e scoprire che non cominciamo alle 9, ma alle 10...), dopo essere entrata in una classe che più compatta poteva essere solo una falange oplitica, e sentirmi molto fuori posto, dopo aver realizzato con orrore - ma non molta sorpresa - che devo riprendere tutto ex novo, a partire dai percorsi dei meridiani... ho deciso.
 
 
Irrevocabile.
 
 
Non me ne frega niente del master, né della laurea. Questo è l'ultimo anno che farò lì. Non mi interessa, dopo Kinesiologia e Quanti-Ka è superata, mi porta solo stress inutile che posso risparmiarmi.
 
 
Risparmio energetico. Se mi fossi data retta da subito, invece di dare retta ai razionali del caspio che mi dicevano "completa il percorso di studi!!!" (i.e. la Squala), mi sarei risparmiata anche la spesa di questi 1600 euro, che potevano farmi molto comodo per un bel viaggio...

mercoledì 16 ottobre 2013

Ch-ch-ch-ch-CHANGES!!!!!

Oggi, per uno di quegli inevitabili casi della vita, mi sono ritrovata a passare per l'Asylum.
 
 
Eggià. Dopo tanti anni.
 
 
Ero stupita di come, se lasciavo andare il mio corpo senza starci a ragionare sopra, ritrovavo le strade. Ho rivisto Darth Relator (sempre più "casco integrale integrato", ma di nuovo c'è che decanta la mia tesi come fosse oro colato, e giura di averci creduto da sempre... falso come una moneta a tre facce...) e Sgt Pepper (con cui ho intavolato una simpatica conversazione in inglese, tagliando fuori tutti gli altri medici che assistevano); ho incrociato un altro paio di terapisti, e mi sono sorpresa nel vedere che mi riconoscevano ancora, anche se c'è da dire che sono cambiata ben poco da allora (ho i capelli più rossi e notevolmente più lunghi, ma se li raccolgo non lo vede nessuno...).
 
 
Pure l'Asylum era grossomodo lo stesso... salvo dettagli, tipo le palme dove ho visto i pappagalli le prime volte (pensando di avere le allucinazioni, estate maledetta...), che erano state abbattute, le porte di uno degli ingressi chiuse, la Morgue spostata, la villa romana abbandonata a se stessa e piena di erbacce...
 
 
E' stato strano, estraniante, un po' come pensare che fosse di nuovo come allora ed al tempo tesso essere consapevole del fatto che ormai sono fuori da quel giro.
 
 
Darth Relator mi raccontava che Atropo è finalmente andata in pensione, ed ora è Lachesi al suo posto... e che, al posto del vecchio presidente (che si disinteressava abbastanza della facoltà), ora ci sono due miei vecchi professori molto in gamba a coprire il ruolo di presidente e vice, quindi sta funzionando meglio...
 
 
Io mi sono dovuta fare le ossa, mentreadesso sembra strutturata in maniera più ragionevole... ma è stato piacevole, e buffo, vedere quanto il tempo non cambi niente e cambi davvero tutto :)

mercoledì 9 ottobre 2013

Back to Ostia

Dopo un anno di fermo, tornerò al corso di Tuina.
 
 
I miei sentimenti a riguardo sono abbastanza ambivalenti. Quest'anno per me è stato davvero necessario, sia perché ho appreso delle tecniche nuove - e direi molto più efficaci della mera medicina cinese, con tutto che affondano le loro basi anche lì - sia per la mia crescita personale (e "ripulitura spirituale"). Insomma, è stato un bell'anno, tutt'altro che fermo.
 
 
Ma sono decisamente fuori allenamento. E se da una parte mi farà piacere rivedere certe persone che ho perso di vista, dall'altra non saranno nella mia stessa classe. E ricominciare a fare la pallina da ping pong fra Roma ed Ostia mi aggrada come un calcio in bocca.
 
 
Insomma, ho pagato la prima rata (o meglio la prima mazzata), ma mi ci vorrà un po' per riinnamorarmi...

martedì 24 settembre 2013

Follia

Una proposta, lanciata al volo da Dorilys, la ragazza che mi aveva trasformata in una surreale Afrodite.
 
 
La follia di dire "ci provo!".
 
 
I mille dubbi. Lo faccio, non lo faccio? Per il momento, glie l'ho lanciato così. Credo di potermi tirare indietro, se lo faccio per tempo.
 
 
Però poi mi rimarrebbe il rimpianto di non aver provato.
 
 
Insomma, pura follia. Ma a me piace essere un po' folle, ogni tanto ^^
 
 


martedì 17 settembre 2013

Rulli la darbouka...

...squillino i taqsim, risuonino gli oud!
 
 
Ebbene sì, sta per ricominciare un nuovo anno di Danza!!!!!!!! ^^
 
 
Tecnicamente sarebbe iniziato giovedì scorso, ma visto che sembravo ancora un raffreddore col cimurro su due gambe (non so se come definizione rende...), sono solo andata a vedere.
Immaginatevi la tortura, tutte che danzano ed io come una scema con la tosse a guardare ed a togliermi dalla corrente...
 
 
Comunque, stasera torno a lezione (e stavolta danzo anch'io, pure se ho ancora la tosse - ma a dire il vero è tutto allenamento per il flutter ^^); poi ci sarà la novità dell'anno, ovvero le lezioni anche di sabato, attaccate a casa mia (quando potrò seguirle perché non altrimenti impegnata, mi si troverà a danzeggiare ^^).
 
 
Questo sabato vedrà pure me e Tribalista alle prese con l'esercito dei pagani... vediamo se sopravviveremo!!!!! ^^
 
 
Insomma, lanciate i vostri zagharid, Kurandera tornerà a scuotere il mondo a colpi di shimmy!!!! :D

venerdì 6 settembre 2013

Ehi, talebani!!!!!!!

Sì sì, dico a voi.
 
 
A voi che avete ammazzato un'altra donna in Afghanistan, una scrittrice, dopo aver legato il marito ed il figlio, ed avete fatto ritrovare il cadavere sotto la scuola coranica.
 
 
Avanti. Venite da me ed ammazzatemi.
 
 
Perché? Perché sono una donna, ma non sono pudica, non mi nascondo, giro coi capelli scoperti, non mi copro dalla testa ai piedi. Perché sono blasfema, credo che Allah sia solo uno dei tanti nomi che sono stati dati all'Universo per farlo sentire staccato dalle persone. Perché rispetto l'Islam e gli islamici, ma voi mi fate proporio schifo. Perché sono una danzatrice, quindi automaticamente una puttana, giusto? Perché ho talmente tanta rabbia per questa ennesima morte che se vi avessi davanti vi sputerei addosso e vi chiamerei figli di cani, no, nemmeno, i cani sono meglio di voi, meno delle merde di maiale.
 
 
Sono sola, non credo che ci sia nessuno disposto a difendermi. Per quanto io possa essere forte, non posso resistere ad un attacco congiunto. Avrei paura per i miei familiari ed i miei cari, quindi mi potreste minacciare ed umiliare. Non so usare armi. Non vivo nascosta. Quindi cosa aspettate? Venitemi ad ammazzare.
 
 
E dopo trovate qualcun altro, qualcuno che ancora una volta vi pesta i piedi.
 
 
Ed ancora, ed ancora.
 
 
Poi, quando saranno finiti, troverete di sicuro qualche altra categoria da punire.
 
 
Le donne magari moriranno tutte, e ci sarà qualcuno di voi che si domanderà se non è stato un errore, allora ammazzerete pure loro, perché dissidenti.
 
 
E continuerete così, fino ad eliminarvi tutti.
 
 
Perché siete solo dei poveri idioti arroganti. E per fortuna tanta gente, sempre di più, ha un cervello, e vi vede per cosa siete davvero.
 
 
Dei bulli.

martedì 27 agosto 2013

Considerazione

Per andare a casa di uno dei miei pazienti, passo vicino ad un'enorme edera. Visto che frequentemente, specie ora con l'orario estivo dei treni, sono decisamente in anticipo, ne approfitto per fare un po' di studi etologici sulla fauna della suddetta, viva e variegata.
 
 
C'è una colonia di ragni affascinante, roba che spingerebbe il Penta ad imbracciare un barile di napalm ed a distruggere tutto - ma a me i ragni piacciono. All'inizio del mio lavoro ne ho visto uno che si è guadagnatio subito tutta la mia stima, visto che aveva solo 6 zampe (ne aveva perse due sul lato sinistro), eppure riparava la sua tela come se niente fosse. Doveva essere un guerriero nel mondo degli aracnidi.
 
 
Oggi però ho visto qualcosa che mi ha sconcertata. Non credevo potesse esistere la teratogenesi tra insetti et similia; invece, mi sono fermata lì per ben 10 minuti (ripeto, avevo laaaargo anticipo...), ed è stata l'unica risposta che mi sia venuta in mente.
Però la teratogenesi non è esattamente naturale... e dubito che qualcuno possa aver somministrato ad un ragno del Talidomide...
 
 
Che caspita stiamo facendo, a questo Pianeta, che nascono dei ragni focomelici, con qualche zampetta notevolmente più corta e di struttura diversa dalle altre??

sabato 24 agosto 2013

Free Hugs

Giornata di fine estate (quantomeno, io sento l'autunno incombente - e la cosa mi piace).
 
 
Amici in ferie, e/o impegnati.
 
 
Nulla da fare.
 
 
Queste sono le condizioni base per cui certa gente va a bruciare cassonetti o boschi, o a fare altre cavolate simili.
 
 
Io mi faccio un cartello con la scritta "Free Hugs", e vado in centro.
 
 
Da sola.
 
 
Sì, sono una pazza furiosa, e una sottospecie di hippie. Va bene così.
 
 
Cominciamo dalla metro? Beh, faccio una volata gi per le scale, perché sento il mio mezzo arrivare, e dietro di me c'è un signore che condivide la volata. Saliamo subito prima che si chiudano le porte, e gli rivolgo un sorriso, del tipo "ce l'abbiamo fatta!". Lui mi sottide a sua volta, indica il cartello e chiede "May I take a picture?". A quel punto il cartello viene notato anche da una coppia di filippini, che cominciano a ridacchiare, a sorridermi e mi chiedono quanto sono alta... e ricevo dei complimenti anche da una signora italiana...
 
 
Mi trovo una strada piena di gente, e comincio a percorrerla. Cerco di capire come muovermi, intanto rallentare il passo (cosa difficile per me, abituata a marciare, ma devo permettere a tutti di raggiungermi, o quantomeno di capire cosa succede), sorrido a tutti fino a sentire male alla faccia, se qualcuno mostra interesse mollo un lato del cartello ed allargo le braccia, o chiedo se vogliano un abbraccio.
Poi, decido che è meglio mettersi fermi in un punto, e mi trovo un angolino ventilato ed all'ombra.
 
 
Ho diviso la gente che passava in tre categorie. La più grande era quella del "vorrei ma non posso": sorridentissimi, bendisposti a fotografare, ma se chiedevo facevano la faccia rassegnata. Poi c'era la categoria del "che bello, abbracciamoci tutti!", che sembrava non vedere l'ora (ed hanno anche cercato di darmi dei soldi...); infine, quelli che cambiavano l'espressione in negativo, ed in cui un po' faccio rientrare anche quelli che commentavano "ma che stronzata!".
 
 
Qualcuno mi ha chiesto perché lo facevo. Inevitabilmente, la mia risposta era piuttosto zuccherosa, ma come faccio a spiegare a certa gente che è una reazione alla mancanza di umanità, al bosco bruciato, al fatto che abbiamo più rapporto con tablet ed iphones che con le persone?
Una ragazza mi ha sorpresa. Aveva l'aria nervosissima, e camminava con un passo molto simile al mio quando sono di fretta, non credevo si sarebbe mai fermata... invece è tornata indietro ed ha detto "Io ho bisogno di un abbraccio... mi hanno appena rubato la bicicletta!". Ecco, anche solo una persona così valeva la mattinata.
 
 
Purtroppo, è stata solo questo, una mattinata. Si sono avvicinati dei carabinieri, credo, che mi hanno fatto un bel po' di domande (ed, ovviamente, l'unica idiota che si porta dietro i cristalli ma non la carta d'identità è la vostra Kura...). Quindi è arrivata un altro tipo di guardia a dirmi che senza autorizzazione non potevo fare niente, e quindi dovevo andarmene. In effetti aveva detto anche che non lo potevo fare neanche camminando, ed in effetti ho fatto finta di niente, per questa seconda parte, e dopo un po' ho ripreso il cartello e l'andatura da lumaca... ma un po' mi ha guastato quella che sarebbe stata una bellissima giornata.
 
 
Ovvio, potevo essere una malintenzionata... ma se non lo fossi stata?
 
 
Insomma... voglio riprovarci. Ma prima mi dovrò informare su queste cose dei permessi. Non vorrei finire schedata, anche se mi sa che stavolta già qualche dato è stato inviato (per degli abbracci, poi!!!) 

domenica 18 agosto 2013

Fire

E' in genere il grande trend dell'estate. Quest'anno comunque è partito in ritardo, molto probabilmente perché troppa gente è rimasta in città, e non potevano rischiare di arrostire qualche ignaro passeggiatore - o che chiamassero subito il 115 o il 1515 vanificando il loro operato.
 
 
Stamattina, comunque, la mia sveglia è coincisa con il ripetuto passaggio di un elicottero, ed ora che sono rientrata a casa ho notato che agli Inferi c'è un forte odore di fumo.
 
 
Maledizione. Proprio ora che mi stavo impegnando per la querceta dietro casa.
 
 
I piromani sono una delle categorie che odio. Better if I start fighting fire.

domenica 4 agosto 2013

Montelago

Ovvero, del festival celtico di agosto secondo K.
 
 
Casini nel trovare l'equipaggiamento. Fisicata che prima mi presta sacco a pelo tenda e zaino, poi mi presta solo il sacco a pelo. Un'altra amica (Holbytla) che mi rimedia lo zaino (da qui in avanti verrà chiamato Gedeone, perché, come ha detto la proprietaria, "fa rima con zainone"). AiLund mi presta la tenda (una 2 secondi, con l'avvertenza "aprirla è facile, il difficile è richiuderla!"). Io che speravo di infilare la tenda dentro Gedeone, mi sono ritrovata con una cosa delle dimensioni di un hula hoop...
 
 
Mansioni. Mi sono offerta subito a Menestrello, l'amico che mi ha invitata, come conciaossa del gruppo. Inoltre, ho avuto la mansione di cucire dei teli per fare la copertura di un gazebo (cosa che poi non serviva più, ma con i teli cuciti abbiamo fatto un parasole laterale estremamente salvifico), e di procurare un paio di meloni e della frutta in genere, cosa accuratamente fatta subito dopo aver ritirato la tenda.
 
 
Mentre spiegavo ad una mia zia come sarei andata, la Squala si è improvvisamente svegliata ed ha cominciato a rompere le scatole, per più motivi senz'altro validi, ma con modalità (il suo classico "attacco a raffica con aggiunte irragionevolezze random") per le modalità di viaggio. Mi dovevo alzare verso le 4.30, prendere il treno a Termini per Valmontone alle 6.02, e da lì partire alla volta dell'altopiano umbromarchisciano, per dirlo come i locali. Quindi svegliarmi presto per fare la strada lunga. Ma avevo già preso accordi con Menestrello ed i suoi amici, inoltre vista la mole di roba (meloni inclusi) viaggiare in treno era uno stress. Di conseguenza, ha continuato ad attaccarmi a più riprese, anche su cose effettivamente utili (tipo, ero stata avvertita della quasi totale assenza di alberi, quindi ho portato creme solari ed ombrellino, e volevo portare anche gel d'aloe e olio di calendula. Saputolo, ha cominciato a dire "Perché, accendete dei fuochi?". K"Accenderanno dei fuochi, e ci sarà il barbecue, ma lo faccio per il sole...". S"Ah, non serve! Non dovete accendere il fuoco, punto e basta!". K"Squala, ci sarà il sole forte, mi porto la crema solare, ma non sono sicura che basti". S"Niente fuochi, così non vi scottate!!". K"...").
 
 
Sopravvissuta a tutto questo, arriva il Day One. Sveglia alle 4.30? Illusa. Alle 3.59 ero ad occhi spalancati. Incomincio a prepararmi, convinta che passerò la giornata in coma. Alle 5.10 sono alla fermata dell'autobus,carica di Gedeone (molto pieno di telo di teli) tenda e borsa frigorifera, semidigiuna perché a quell'ora lo stomaco si rifiutava di accogliere cibo, ed incazzata come pochi per l'ultimo attacco a raffica di una Squala che speravo fosse nel mondo dei sogni ed invece era fin troppo lucida (e che mi ha fatto fare una serie di azioni stupide, tipo scordare i succhi di frutta e fare un giro in più con le mani piene di bottigliette d'acqua gelata). Provo a chiamare Menestrello, non risponde dopo qualche squillo e penso che sia in coma, comincio a meditare se chiamare un taxi per arrivare a Termini in tempo, quando arriva il bus notturno (mai preso prima un notturno alle prime luci dell'alba...). Arrivo alla metro che è aperta da pochissimo e prendo il primo mezzo partito, quindi arrivo nel mio personalissimo incubo, chiedo un po' di informazioni sul binario, e scopro che il treno non era alle 6.02 ma alle 6.22. Ok, poco male. Richiamo Menestrello, che stavolta mi risponde (pure se col grado di lucidità di un'ameba sotto antibiotici), mi faccio dire quante fermate sono, al momento dell'annuncio scopro che nono di meno, rimpiango di non aver preso un libro, ed alle 7.02 sono a Valmontone. Richiamo Menestrello, che mi dice qualcosda del tipo "Tra 10 minuti sarò lì", ne approfitto per andare in bagno (meglio evitare di fare viaggi lunghi con la vescica piena), e dopo circa 10 minuti di attesa in un'ombra e frescura benedetta arriva una macchina con sopra un tipo che non conosco, mi si accosta e chiede "Tu sei l'amica di menestrello? Piacere, sono Tuinaista, e sono in ritardo, mi uccideranno!". In pratica Tuinaista doveva venire nel pomeriggio, ma all'ultimo (cosa che ho scoperto essere molto da lui) aveva cambiato idea, muovendosi in ogni caso in ritardo (cfr. punto prima). Ci ingegnamo per infilare Gedeone nel bagagliaio e la tenda sul sedile posteriore, mentre la borsa frigo finisce davanti tra le mie gambe, e cominciamo a fare dei giri per me totalmente incomprensibili per recuperare Menestrello ed un altro ragazzo del gruppo, ed incontrare altre tre persone che avrebbero viaggiato in un'altra macchina. Ok, tra assestamenti di bagaglio, caffè, sigarette, Menestrello che smania "Oh, ragazzi, dovevamo partire alle , 'sta poveraccia è in piedi dalle 4!!", verso le 8 ci mettiamo in marcia.
 
 
Il viaggio merita due parole a parte. Intanto, la scelta musicale. Inizialmente, Tuinaista ci ha rotto le... ehmmm... deliziato con un mix di musica scozzese (cornamuse con un pessimo arrangiamento sintetico, che lui si ostinava a definire "musica celtica"...) e pezzi metal, quindi si è imposto Menestrello, ed abbiamo spaziato tra gli Amon Amarth, un gruppo mongolo di nome Altanurag, e delle cover di Crosby Stills Nash e Young rifatte col banjo.
In più abbiamo scoperto degli usi alternativi per la tenda, visto che è stata tra le scatole di Menestrello per tutto il viaggio, ed è stata nel giro di 3 ore di macchina 1) tavolo da disegno per terminare lo stendardo dell'accampamento valmontonese, ovvero il famosissimo - per loro, io ci ho stretto amicizia in questi due giorni... - Labicano (Penta, ti sarebbe piaciuto!!! E' una sorta di gladiatore...); 2) Tamburo per sottolineare le percussioni; 3) copertina tonda insulsa da viaggio.
Tra indicazioni vaghe del TomTom, bellissimi boschi sventrati come solito da idiotissimi umani, cave di qualsivoglia materiale calcareo, luuuuuuuuunghi campi e qualche tarallo, siamo arrivati in loco. E che loco!!!!! Io, con zero esperienze del genere, ero sbalordita. Certo, c'era la grossa seccatura che altri due ragazzi del gruppo, che erano lì dalla mattina e dovevano montare il gazebo, avevano preferito andare a comprare la carne... comunque, siamo arrivati vivi e vegeti. Ed ovviamente, mentre ero in fila alle casse, sento "Kura!!!! Ueh, Kura!!!". Chi poteva essere, se non il Russo in kilt (non chiedetemi perché, so perfettamente che lo porta alla scozzese... e pure con molto orgoglio, anche se poi fa mille manovre per sedersi...), che mi ha dato il primo - ma non l'unico - benvenuto a Montelago. Nella fattispecie, ho incontrato ben 4 persone che conoscevo. Ed i miei nuovi amici ad una certa mi hanno chiesto "Ma conosci tutti?!? Stai sempre a salutare qualcuno!!!!" (al che ho realizzato che la mia vita sociale non è più straridotta come appena 2 anni fa...). Nel frattempo, nella testa mi parte An Dro (tenete presente questo dettaglio).
 
 
Arriviamo sulla spianata del campeggio, un sole che spacca le pietre ed il mio ombrellino che diventa l'oggetto più ambito del gruppo. Qualche giro per scaricare, e nel rattempo arrivano gli altri due ragazzi e cominciamo subito a montare il gazebo. E lì scopro che il mio telo di teli non serve più, abbiamo un telo plasticoso verde militare a terra, ed uno plasticoso che fissiamo in alto con pali e tiranti. Issiamo lo stemma del Labicano (in un impeto di orgoglio valmontanese, e per l'aiuto ad issarlo ed assicurarlo al bastone vengo dichiarata cittadina onoraria anch'io), e ci dedichiamo all'apertura delle tende ed al pranzo. Che ho comunque lo stomaco chiuso, e mangio un po' così, di controvoglia, senza neanche toccare la torta di compleanno di Tuinaista. Il tutto canticchiando An Dro.
 
 
Mi faccio prestare i picchetti per la tenda, perché nel mio equipaggiamento non ci sono, mollo Gedeone e la borsa all'interno, ed armata solo di macchina fotografica, ombrellino e qualche euro parto alla scoperta del nuovo territorio, facendo subito l'acquisto di una bellissima coroncina-cerchietto fatta a mano (da una ragazza che mi ricordava troppo Bodhisattva, e che si è fatta promettere che le manderò delle foto con la coroncina bloccata da qualche intreccio dei miei) e di qualche regalo per i rimasti qui, faccio un salto al pub, dove stavano gli altri per sentire un gruppo, e rincontro il Russo con un suo amico VikingLover (il quale si presta a farsi fare un paio di trecce col pizzetto). Parlo al Russo di An Dro, che continua ad imperversarmi nella testa, e lui un po' mi prende in giro (canticchiando sul motivo "Non se ne andrà mai più via, non te la leverai più"), poi mi insegna a ballarci sopra (An Dro in realtà è un ritmo bretone in 4 tempi, che si balla in fila tenendosi per i mignoli, anche con una certa facilità, solo che dopo tre minuti ti stufi ed il pezzo non è ancora finito - adesso posso dire di aver capito perché il Russo dichiara di odiare le bretoni... comunque, attacchiamo l'AnDroeria anche ad un'altra ragazza del gruppo, Ricciolina, che diventerà la mia compagna di AnDroate). Anche qui canticchiando An Dro ad nauseam, nonostante dei tentativi per liberarmene.
 
 
Passeggiando lungamente, oltre a prendere vari pensierini, scovo anche Il Banco, ovvero uno stand di pietre dove - ovviamente per chi mi conosce - stringo amicizia con i proprietari e comincio a passare un bel po' di tempo... però, in effetti, tutte le persone che ho incontrato lì, con un'unica eccezione, hanno voluto stringere amicizia con me, e mi hanno definita adorabile, colta, simpatica, intelligente, mentalmente aperta, positiva e chi più ne ha più ne metta (sto ancora smaltrendo l'effetto fragola...). Il tutto canticchiando An Dro.
 
 
Il pezzo forte del festival dovevano essere i concerti... ovviamente ho sentito i Beltaine, quelli che mi interessavano di più, solo di sfuggita (...), invece ho sentito da sotto il palco un gruppo romano con un irlandese (non mi hanno detto molto), un gruppo molto etnic fusion (...peggio che andà de notte, peraltro in un pezzo c'erano due danzatrici del ventre, e lo scrivo con la minuscola perché era puro cabaret... blah!!!!!), quindi sono andata a dormire (perdendomi bellamente nel campeggio, perché chi ci aveva pensato a portarsi una torcia?!? Vai a pensare che in un campeggio è buio - e che ci sono dei fossi a cui non presti minimam,ente attenzione di giorno, accidenti!!), ma è stata una bella speranza... intanto, la temperatura era passata dai 40 gradi del giorno a 16 con un bel po' di umidità (per fortuna avevo avuto il vezzo di portarmi il mantello di velluto...), e nonostante i vestiti la felpa il sacco a pelo ed il mantello sopra tutto avevo i piedi gelati (e, quando mi giravo, pure mezzo corpo, visto che non riuscivo a gestire il mantello...); inoltre, i concerti sono durati fino alle 3 e spicci, e gli ultimi due gruppi avevano sonorità decisamente heavy a mio giudizio (soprattutto l'ultimo, che continuava ad annunciare "l'ultimo pezzo"... l'avrà annunciato tipo 7 volte...), ed anche quando il concerto è finito la gente ha continuato ad urlare e schiamazzare per almeno un'altra ora... ho avuto più volte un crampo (lo sto ancora smaltendo...), e verso le 5.30, ovvero un'ora prima della sveglia prevista, ero di nuovo ad occhi spalancati, e ne ho approfittato per vestirmi ed acconciarmi con calma, intrecciando i lacci della coroncina ai capelli. Nel frattempo, ricomincio a pensare ad An Dro.
 
 
Uscita dalla tenda, sono stata benedetta dalla visione del primo calore del sole che trasformava l'umidità della notte in vapore (come la sera prima il campeggio era avvolto dai fumi del barbecue, quella mattina era avvolto da una sorta di mistica bruma in salsa rosa), e maledetta dalla visita ai bagni chimici prima che andassero a pulirli (ma o quello, o mi scoppiava la vescica). Ho mangiato la colazione con i più mattinieri del gruppo, canticchiando An Dro tra me e me (e sconvolgendoli perché non ho preso né caffè né latte, ma solo biscotti e frutta), quindi sono partita per l'ennesimo giro. Al momento del rientro già faceva troppo caldo, e già erano tutti svegli. Ho sistemato un po' di trecce (alla mansione di conciaossa si era aggiunta quella di acconciatrice ufficiale, con specializzazione in fishtail braids, le più gettonate), ho cominciato a preparare il bagaglio (lasciando loro frutta - tra cui i meloni, toccati solo quel giorno e di cui uno immangiabile - ed il telo di teli, quindi alleggerendo Gedeone non poco oltre a compattare il tutto), ho fatto asciugare il sotto della tenda e mi sono fatta aiutare a piegarla, e sono partita per l'ennesimo giro, per salutare tutte le persone che avevo conosciuto in quel giorno-e-notte e con cui avevo stretto amicizia. Nonostante mi sia data al canto libero di qualunque cosa, An Dro ritorna sempre.
 
 
Dopo l'ultima AnDroata con Ricciolina, l'omaggio al Labicano (con tanto di foto sotto allo stendardo), la mansione di continuare a cantare An Dro affidata a tutto il gruppo, e la richiesta di bere una bottiglietta d'acqua in mio onore all'ultimo concerto, mi sono fatta accompagnare da Menestrello alla corriera che mi avrebbe accompagnata a Foligno, da dove avrei preso il treno per rientrare a Roma. Ed il fatto che alla fine abbia avuto un momento di defaillance nel cantare An Dro perché la memorizzassero mi ha fatto capire che avevo chiuso quel cerchio. Neanche la tipa in abito fantasy con cui ho chiacchierato tutto il tempo sul pulmino, che stava lì per vendere i biglietti, ha reso così tanto l'idea di chiusura, né è riuscita a togliermi quel senso di malinconia.
 
 
Sul rientro in treno taccio, essendo esso stato lungo et periglioso.
 
 
Insomma. Di montelago mi è rimasto un meraviglioso ricordo, e la voglia di riprovare, con più calma, l'anno prossimo.
E, ovviamente, An Dro.
 
 
 


giovedì 25 luglio 2013

Crazy projects

Visto che io buona e tranquilla non mi so stare, e visto che il Russo (che peraltro ormai non è più fonte di tormento ma un nuovo fratello adottivo) mi ha dato un'idea geniale, adesso sto progettando nuovi danni :)
 
 
In pratica, avete presente il grande parco dove ho fatto Soldato Jane, quello enorme che si estende fino alla Cassia e che amo così tanto?
 
 
Sarebbe perfetto, salvo un dettaglio.
 
 
Beh, ho deciso che quel dettaglio si può creare.
 
 
Se siete curiosi, miei scarsissimi lettori, lo specificherò nei commenti. Se no non lo metto qui, altrimenti mi immagino qualcuno a chiamare la neuro.
 
 
Però, so che si può fare. Ho fiducia. E soprattutto
 
 


venerdì 19 luglio 2013

Bakunin

Ricomincio a saltare su come un grillo, approfittando del temporale che mi ha reso le forze.
 
 
In che merda di stato con la s minuscola viviamo???? Uno stato che scende a patti con i dittatori ed estrada donne e bambini inermi, rei di essere moglie e figlia dell'oppositore? In uno stato dove uomini corrotti, sporchi di sangue indiretto, manipolatori, accrescitori del proprio bene, disonesti guerrafondai diventano ministri e senatori, intoccabili perché se no "il governo crolla"? In uno stato dove il governo è un'accozzaglia di individui che pensano solo alle proprie pance, inclusi gli ultimi beniamini delle folle che tanto vanno dove tira l'imbonimento e la rabbia?
 
 
No. Io mi rifiuto di considerarli miei rappresentanti. Sono ugualmente schifata da tutti, e l'anima di Bakunin si sta agitando dietro di me. Teoricamente sarei un'anarchica tolstojiana, non sono una violenta, ma la voglia di andare a picconare il Parlamento, tanto per fare qualcosa di eclatante che smuova troppi cervelli addormentati, c'è eccome.
 
 
Vuole venire qualcun altro con me? La cosa peggiore che possa capitrare è avere vitto e alloggio gratis per un certo periodo, a spese dello stato (quindi, sotto sotto, nostre). Forse riusciamo pure a convincere i poliziotti che la nostra protesta non è sbagliata, non sono stupidi.
 
 
Ci vorrebbe un Egitto anche qui...
 
 


martedì 16 luglio 2013

Black Moonstone

L'ho pensato domenica, mentre smontavo il banco.
Poi, nella mia testa, ho fatto "Bianca, grigia, albicocca... naaaaah!!!!", e non ci ho più pensato.
 
 
Fino a stamattina, quando al solito Centro Delle Pietre, dove vado con Xiuh, la vedo.
 
 
Pietra di Luna nera.
 
 
Devo imparare a fidarmi di più delle mie percezioni, oh!!!!!
 
 
(inutile dire che l'ho presa, vero?)
 
 


martedì 9 luglio 2013

Tears...

Se piangi per qualcuno, stai dando a quel qualcuno un'attenzione che non merita. Chi ti merita veramente, non ti farà piangere.
 
 
E' una frase che conosco, ma oggi mi è tata di poco conforto.
 
 
Come di poco conforto sono state le parole di Bodhisattva, "E' stata una lezione utile, avevi bisogno di sbloccarti, ma molto probabiolmente non è la persona giusta per te".
 
 
Scusatemi... cercherò di riprendermi presto...

martedì 2 luglio 2013

Qualcos'altro?

  • Farsi le braccia livide nel corso dei 2 giorni di iniziazioni sciamaniche.
  • Sentirsi chiedere, con un interessante giro di parole, se sono lesbica dal ragazzo che mi piace (che oltreutto ha gli occhi castano chiaro - ah, l'amour, che fette di prosciutto ti mette addosso!!!!!!)
  • Ascoltare consigli di tutti e ritrovarsi più incasinati di prima.
  • Scoprire almeno un'altra ragazza innamorata di lui, e cominciare a fare il tifo per lei, per puro autolesionismo - o simpatia nei suoi confronti... il bello è che anche lei sa di me, e fa il tifo per me, o per nessuna delle due, o non ci sto capendo una mazza...
  • Avere il coraggio, dopo un po' di pressioni, di confessargli che mi piace, e sentirmi praticamente dire "Ah, finalmente! Guarda che me n'ero accorto, non sono mica scemo! Ma la situazione è questa, mettiti in fila, io non so che fare, anzi, tu hai dei suggerimenti?"... e mettermi in effetti a pensare a cosa potrebbe fare!!!!!
  • Ricevere una notizia di lutto in un giorno che doveva essere molto carino e Danza-style.
Mi domando... ho vinto la lotteria della sfiga?

sabato 15 giugno 2013

Yantra

Reduce fresca fresca di uno stage di Danza del Ventre un po' particolare.
 
Particolare perché abbiamo unito alla Danza anche tutta una serie di discorsi sullo yoga, sui Chakra, sulla musica indiana, mantra e - appunto - yantra. Che poi sono dei simboli.
 
All'inizio abbiamo scelto una carta ciascuno, erano state messe a terra a formare una grande spirale, e dovevamo prendere quella che ci attraeva di più. A me è capitata Lakshmi (maguardanpo'). Poi abbiamo cantato, respirato, abbiamo percorso i sette Chakra a salire ed a scendere, abbiamo vocalizzato sull'Ohm (sia a voce che usando l'Euritmia), ed abbiamo danzato, danzato e cantato...
 
Ho il corpo che vibra ancora, ed è la sensazione più bella :)
 


domenica 9 giugno 2013

Impressioni di un giorno

Sabato mattina. Sveglia alle 7, cerco di sbrigarmi a prepararmi per salire dagli Inferi a Villa Caos, giusto per scoprire che mi sono svegliata in ritardo. Colazione di fretta, sposa abbonata al Rescue Remedy, più di mezza tazza di tè nel lavandino per sbrigarmi, la Squala con le manie di protagonismo ed i capelli cotonati e gonfi peggio della Montalcini, Barbapapà freneticamente calmo e con un principio di svociamento, rigorosissima tabella di marcia da rispettare, attacchiamo il ferro arricciacapelli alle 9.25, e mentre mi godo i Pink Floyd - e constato che "Welcome to the Machine" non è esattamente una buona canzone per un matrimonio - vedo di calmare un attimo la sposa, fare una variante scub della maschera indiana per S e BP, attrezzarmi e prepararmi psicologicamente.
Alle 10 in punto arriva Taekwondoka in versione Fotografo Ufficiale della Sposa. Attacchiamo con il parrucco, abbiamo fatto due prove in precedenza, avevo stirato con spazzola e phon i capelli di AiLund ieri e la piega ha più o meno retto, come pure sembra aver reetto il monoi (in seguito mi confesserà di averlo rimesso la mattina stessa). Divisione dei capelli, musica a palla dall'MP3 della sposa (schizofrenia portami via, dagli Abba agli Area agli Aerosmith e così via), col dettaglio che dobbiamo mandare avanti noi la canzone, comincio a boccolare sotto ed il risultato è alla Shirley Temple, ma tanto entro la sera crolleranno, no? Un'ora solo per arricciare e legare a coda tutti i capelli dietro, un paio di forcine e via, arricciare e raccogliere anche quelli davanti, portandoli a scendere morbidamente di lato e dietro, una cascata di boccoli. Forcine, lacca, invisibili, ed il tutto non si smuoveva manco con lo scalpellino, il tutto col fotografo che ci fa più o meno posare e ci immortala in ogni occasione, noi che facciamo le sceme con Rag Doll, e la gente che continua a chiamare.
Arriviamo a mezzogiorno, per la tabella di marcia è il momento della mia sistemata. Scendo di nuovo agli Inferi dimenticando metà dei trucchi su, comincio a lavarmi e truccarmi alla bell'e meglio (per fortuna il "parrucco" era già stato fatto in parte il giorno prima ed in parte la mattina stessa), sfilo pantaloni e maglietta dei Pink Floyd (tenuta accreditata), infilo il vestito che abbiamo fatto con la Sartina (tenuta ufficiale), nuvola di profumo, collana di acquamarine, orecchini con gli Aqua Aura, e sono di nuovo su, in meno di mezz'ora.
Mangio un boccone al volo, con lo stomaco simil prugna secca, quindi è il momento del trucco. Esagero col correttore che diventa quindi anche base per gli occhi, litigo abbondantemente con il fondotinta (peraltro qualcuno mi spieghi cos'è il nylon-qualcosa, e che c'entra coi trucchi!!!), vado di correttore per i rossori e di nuovo di fondotinta, quindi tampono ed inciprio, e faccio fare al FFS le foto di controllo omogeneità del trucco e radianza della sposa. Quindi, dai con matita nera, ombretti (due erano blush, ma il bello del trucco minerale è che lo usi come vuoi), eyeliner, mascara, blush e rossetto. Con molte interruzioni, telefonate e cose, riesco a finire di prepararla, quindi foto di rito con lei ed i genitori (ancora non vestiti), vestizione sua (e foto di rito con reggicalze e giarrettiera, che Taekwondoka conferma essere una delle cose più sexy del mondo se persa per strada), quando finalmente arriva il cugino che mi porterà ad Isola Farnese (ovvero il Testimone della Sposa) le metto al volo fiore e velo e scappo.
Del tragitto non ricordo niente, se non che è stato breve. La chiesa non mi ispirava più di tanto, inoltre continuavo a ripetere dentro di me "Bolle a destra o a sinistra, riso a sinistra o a destra, sei libretti da parte, più due per banco, a meno che non siano di più" (le bolle sono andate a sinistra, il riso a destra, e c'erano 4 libretti per banco, uno per ogni testimone, due per gli sposi ed uno per il leggio). Lo sposo era visibilmente emozionato, e lo mostrava diventando anche più placido e passivo del solito. La gente cominciava ad arrivare da ogni dove, come la mia stanchezza, e mi riusciva difficile essere spontaneamente gentile. C'erano parenti di lui (non molti), parenti di lei (... inutile dirlo), amici di lei, di lui e di entrambi, amici della nostra famiglia, imbucati dagli Stati Uniti (un'amica di mamma col nuovo marito, che volevano venire a trovarci in questo periodo e, saputo che eravamo impegnati, si sono autoinvitati al matrimonio), gente armata di macchine fotografiche, ed in generale un bel casino.
L'ingresso dello sposo è stato molto solenne e cadenzato, con noi tutti dentro la chiesa. La sposa non è entrata al termine del pezzo. Ed ha avuto un ingresso decisamente meno solenne, visto che stavano per addobbarsi sulle scale con Barbapapà (il quale aveva pestato il vestito, quindi si è sbilanciato rischiando di trascinarsela dietro, al che AiLund ha salvato la situazione ma, forse in preda all'emozione, si è praticamente trascinata Barbapapà per la navata). Avrei ucciso il prete molto volentieri, visto che ha ciacolato pure troppo in maniera per me totalmente priva di senso ed ha fatto 1) baciare il vangelo anche agli sposi (secondo il nuovo rito????!!!!????); 2) fatto tracciare il simbolo della croce più bacino con gli anelli agli sposi; 3) tenuto gli sposi manina manina mentre benediceva il calice e l'ostia e mentre recitava il padrenostro; 4) detto che bisognava fare una benedizione solenne davanti a dio, e chi non voleva farla poteva uscire; 5,6,7,ecc) roba del genere. Ma non essendo stata io a sposarmi, mi sono limitata a commentare con la ragazza del TS tutto il tempo, ed a mandare la MIA benedizione, con tanto di attivazione del Reiki (percepita anche da Gyza e dalla suddetta ragazza). Mi sono invece commossa, anche se sono riuscita a tenermi, nel sentire la voce di AiLund rompersi nel pronunciare la sua formula (ed avrei voluto dirle, ma non ne ho avuto il coraggio, che c'era anche nonna in chiesa...).
Sono uscita dalla chiesa dopo essermi impadronita del barattolo di bolle che avevo puntato, poi sono stata richiamata per il rituale delle foto. Una volta fuori, ho visto che già volavano le prime bolle di sapone... ma la tempesta si è scatenata all'uscita degli sposi (i quali avevano ancora riso addosso a fine serata...). Ho fatto alla coppietta un bel po' di foto mentre erano sopra la macchina che avevano affittato (una vecchia due cavalli decappottabile con una marea di adesivi di viaggi sopra), quindi sono salita in macchina con Barbapapà e la Squala per andare in questo agriturismo, ed ho passato parte del viaggio a fare le bolle di sapone mettendo solo la mano fuori dal finestrino, ed il resto a litigare col nastro del fiocco che era entrato dentro.
Il posto era bellissimo, con un bel prato, tavolinetti, un paio di giacigli fatti mettendo i copriletto di IKEA sopra a delle balle di fieno, una fontana ed un bel padiglione russtico (dove poi abbiamo cenato). Gli antipasti erano ottimi, la cucina del resto della cena non molto (poi, devo essere sincera, non hanno molta idea di come si cucini vegetariano...). Ho avuto parecchio da discutere con un arrogante procugino che aveva deciso di attaccare le mie abitudini alimentari (senza calcolare che fuma come due persone, quindi non ha tutto il diritto di dirmi cosa è salutare e cosa no...); invece la mia "esibizione" è andata bene.
E, per finire, dolci e ballo ballo ballo fino all'una di notte, quando avevo finito di cacciar fuori le ultime tensioni con tre pezzi di taranta e pizzica, ed avevo avuto modo di notare come Gyza danzi anche quando cerca di fare la greve, un'altra procugina sia troppo impostata sul balletto classico, e Tekwondoka combatta mentre balla (ma visto che prima non ballava manco a pagarlo, affetto com'era dalla sindrome della tappezzeria, è stato un ottimo progresso...). Io ero la solita posseduta, e la sposa era semplicemente incredibile, con il vestito a flamencare e le Superga bianche ai piedi...
Siamo andati via che l'aria era zuppa di nebbia, e l'agriturismo sembrava un mondo irreale di luci avvolte nella bruma. Siamo dovuti rientrare a Roma per riuscire a rivederci di nuovo...
...ora, sarà compito loro costruirsi insieme una vita...

mercoledì 5 giugno 2013

sabato 18 maggio 2013

I've just seen a face...

Ah-hem, bella mia. Come la mettiamo?
 
 
Cos'è questa storia che ti sdilinquisci dietro gli occhi azzurri di un ragazzo (mezzo)russo?
 
 
Ok, è un altro amante dell'Isola Verde, studia balli irlandesi, parla un po' troppe lingue (laureato in giapponese?? E cos'è 'sta storia del sanscrito che è come un buon vino????), è simpatico, intelligente, profondo, un altro mezzo misticheggiante...
 
 
Ma sai cosa prova?
 
 
Falling, yes I am falling, and he keeps calling me back again...
 
 
...o almeno lo spero...

giovedì 9 maggio 2013

Ultimi aggiornamenti

Nuovo fotografo, nuovo stile (che non è né ATS né ITS né Tribal Fusion, ma non è neanche Danza del Ventre classica... con l'altra Bellymaniac parlavamo di chiamarlo NTBF, ovvero Nuraluce Tribal Bellydance Fusion...), tanta passione, e si vocifera di un pezzo al saggio del 20 giugno (saggio della scuola, ma tant'è), e di uno spettacolo in data e luogo da verificarsi... Quindi, dal punto di vista della danza, è tutto OK :)
 
 
Per quello che riguarda il resto... ci sono talmente tante cose da dire, e talmente tanto assurde, incasinate ed incredibili, che forse è meglio se non parlo...

martedì 30 aprile 2013

Tanto per chiarire...

Quando Dio distribuiva le tette, io ero in fila per il cervello.
 
 
Che poi fossi tra gli ultimi posti e me ne sia stato dato uno un po' bacato, questa è un'altra faccenda...
 
 
Buon Primo Maggio a tutti... e a chi SA, tanti tanti auguri per una buona notte di Beltane... :P

venerdì 26 aprile 2013



Questo qui per dire che ieri il Cerchio è stato meraviglioso, e l'Eclissi, pure se parziale, ancora di più.


Abbiamo lavorato con un gruppo grande, poi con un gruppo ristretto abbiamo danzato e ululato ed abbiamo fatto le matte/sacerdotesse.


Mi piace, così.

lunedì 22 aprile 2013

Diaita

Ogni tanto mi capita di fare delle riflessioni semiserie... oggi è stato uno di quei momenti.
 
 
Pensavo a quanto mi ha spinta a diventare vegetariana. Probabile che io l'abbia scelto già da tempo, pure se non saprei spiegare come. E probabile pure che la motivazione iniziale fosse quella spirituale, visto che in maniera non cosciente accarezzavo l'idea da prima che cominciassero a darmi fastidio carne ed insaccati (eccezioni, il salame ed il pesce in generale, che non ho mai potuto soffrire).
 
 
E' interessante per me pensare a come sia cambiata la mentalità. Millenni fa per essere spirituali andavi nel deserto e ti cibavi di locuste e miele, adesso arrivano i praticanti di dottrine X che ti dicono che nutrirsi di animali ti porta un karma pesante (cosa che non discuto, a parte che trovo i boscimani e gli aborigeni australiani tra le popolazioni più spirituali al mondo, e loro la carne la mangiano eccome... diciamo forse che hanno meno alternative...).
 
 
Tanta gente associa questo modo di nutrirsi alla dieta. E questo è un altro spunto di riflessione, perché "dieta" vuol dire letteralmente "stile di vita"... e qui, in questo momento, in questi ultimi 200 anni e passa, stiamo toppando in pieno lo stile di vita, più che la nutrizione. Voglio dire, un monaco benedettino non mangiava bene, in assoluto... eppure, tra un amanuense ed un impiegato di oggi, non avrei dubbio nell'indicare chi dei due stesse meglio, anche se l'impiegato facesse millemila calcoli e mettese tutta la cura del mondo nel pianificarsi un pasto.
 
 
Ogni tanto provo ad immaginarmi come mi comporterei se dovessi, per qualsivoglia motivo, fare un viagggio tra i sopracitati boscimani o aborigeni, o tra gli Inuit... indubbio che il mangiare mi comporterebbe non pochi disagi (specie tra gli Inuit che considerano una leccornia il grasso di foca brulicante di vermi...). Lì la scelta sarebbe tra la mia etica/abitudine/spiritualità e la sopravvivenza.
 
 
Stile di vita, signori. L'unica cosa che funzioni sul serio è riallacciarci alla Terra e fidarci del nostro corpo, che a prescindere da quanto ci possa dettare il resto sa SEMPRE cosa è meglio per noi...
 
 
...e scusate e questo ragionamento è frammentario e sparso...

venerdì 19 aprile 2013

Alternative

Ci sono due alternative, da qui all'8 giugno.
 
 
O chiedo aiuto ad Erbalista e mi faccio fare una piscina di Rescue Remedy, così passerò il famoso matrimonio dell'anno in bagno, ma serena, oppure mi leggerete nella cronaca di Roma, con un titolo tipo "Ragazza impazzita uccide la sorella il giorno delle nozze".
 
 
E vi scrivo in un momento di calma e di beato ottimismo.
 
 
Pensate quando mi prendono i nervi...
 
 
(o meglio, non fatelo, se no chiamate la neuro...)

giovedì 11 aprile 2013

Spring haze

...sono solo io che ho cominciato a sentire caldo? Sono già due volte che Bodhisattva e MrCoach si preoccupano perché ho i pomelli in stile Heidi e ler mani di una temperatura sopra lo 0...
 
 
...tempo qualche settimana, e dovrò cominciare a fare spazio in frigorifero, mi sa...