sabato 30 luglio 2011

Ma se...


...ma se mollassi il lavoro di fisioterapista, mi studiassi ben bene le mille potenzialità di lawsonia, indigofera e cassia, e diventassi una parrucchiera esperta di tinture vegetali?


E se, una volta al mese, organizzassi un "hennè party" per sole donne, uno o due giorni di hammam con disegni su mani e piedi, tintura ai capelli (per chi non vuole cambiare colore, vale la cassia che è un rinforzante), lavaggi sul corpo col ghassoul, tè alla menta, pasticcini alla cannella, massaggi, coccole e chiacchiere? Magari pure la ceretta egiziana, quella col caramello al limone?


Beh, in effetti... dei party del genere, se avessi lo spazio per farli, avrei già la competenza... mi mancherebbero le partecipanti (a casa siamo giusto io e Gyza che ci henniamo - lei si indigoferizza pure)...


Voi che ne dite?



 






 



Non sarebbe rilassante, un ambiente tipo hammam dove dedicarsi a sé stesse una volta al mese?

venerdì 29 luglio 2011

Uhmmm...


Un po' di preoccupazione per Barbapapà, oggi.


E' uscito subito dopo pranzo per andare al lavoro, visto che di martedì e venerdì lavora nel pomeriggio. Fin qui, tutto ok.


Se non fosse che, dopo una mezz'oretta che era uscito, telefona a casa. Risponde la Squala, che dopo uno scambio di convenevoli più rapido del solito, sbianca.


Dimostrando che io, in fondo in fondo, ho preso da qualcuno anche questo, Barbapapà, nel tragitto per il lavoro, è caduto. Faccia a terra. Con gli occhiali e le lenti da sole.


Ovviamente, la Squala si preoccupa. Ed, altrettanto ovviamente, il vichingone di casa minimizza.


Solo, si è lavato il taglio (probabilmente dato dal ponte degli occhiali) e ci ha messo sopra un cerotto. Un po' pochino, anche per una grezza come me.


Attualmente, gira per casa con un naso che lo fa sembrare un pugile, e che continua a sanguinare (il naso è molto irrirato, e più che un taglio il suo è un buchino...).


Andare al pronto soccorso proprio no, eh?


Ulteriore prova, come se ce ne fosse bisogno, che per essere sposati con la Squala bisogna essere flessibili, ma testardi.



 






 



Quasi quasi cerco in rete il punto preciso della mossa Vulcaniana, così lo stordisco e lo portiamo al pronto soccorso di peso...

giovedì 28 luglio 2011

Rosso fiamma


Quasi due etti di polvere verdastra.


Un barattolino di yogurt alla vaniglia.


Un cucchiaio abbondante di un intruglio fatto con miele e pasta di mirtilli.


Quasi una tazza di karkadè molto forte.


Aceto come se piovesse.


Lasciar riposare almeno sei ore, finché l'impasto diventa del colore dei mattoni bagnati. Quindi combattere per distribuirlo sui capelli, avvoltolarsi nella pellicola da cucina, e proteggere con un asciugamano.


Nottata scomoda garantita, puzza di stallatico e testa che sembra pesare 7 chili in più.


Ma dopo aver sciacquato, shampato, risciacquato ed irrorato di nuovo di aceto, tutta 'sta fatica dà i suoi frutti...



 



ADORO l'hennè!!!!!!!!!! ^^
 





 



martedì 26 luglio 2011

If the sun'll refuse to shine...


... I would still be loving you...


 



 


 



E' da stamattina che ho in mente questa canzone, come se me la fossi portata dietro da un sogno...


...mi domando chi sia l'oggetto del mio amore, della mia gratitudine...


Lo ammetto, una serie di volti, particolarmente uno, si sono succeduti mentre cercavo una risposta... però credo che la risposta vera sia solo questa:



 






 



AMO questo Pianeta. Amo ogni forma di vita, ogni aggregato molecolare, ogni singolo atomo vibrante di aspettative di questa Terra. Amo ogni pianta, roccia, essere strisciante, guizzante, fluttuante o deambulante. Amo i colori di questo mondo ed i suoi profumi, amo gli occhi della gente che incontro, amo il fatto che io potrei essere quella gente, quegli animali, quelle piante, quelle rocce.


Amo sentirmi viva.


Non voglio che la rabbia mi domini. Preferisco amare. E dire grazie.

sabato 23 luglio 2011

Passez outre!


Questa è stata un'altra di quelle giornate bizzarre, da interpretare senza avere le chiavi...


Doveva essere una giornata positiva tout court, in programma avevo l'acquisto del famoso lettino da massaggi pieghevole (scordatevi di chiamarlo portatile, perché io 18 kg di valigione ingombrante sui mezzi non li porto!!!) ed una bella passeggiata con MakeUp per festeggiare la sua ritrovata singletudine, il buon esito di due esami ed il suo compleanno... invece, dalla mattina la giornata è stata funestata da una notizia estremamente shockante...



 






 



Questa foto che vedete non raffigura il centro di Baghdad, o di Tripoli, ma quello di Oslo. Oslo in Norvegia.


In pratica un pazzo, un emerito imbecille, un coglione come ne esistono purtroppo ancora troppi a questo mondo, che chissà perché oltre ad avere tutte queste caratteristiche era anche un destrorso xenofobo ed un fondamentalista cristiano con l'odio per gli islamici (chissà perché questa cosa non mi sorprende...), ha pensato bene di costruire una potentissima bomba artigianale e di piazzarla nel centro di Oslo, della sua città (il pazzo è norvegese), nella zona degli uffici politici. La bomba ha avuto effetti devastanti (basta vedere la foto sopra...), ha costretto la polizia a chiudere la strada, ed ha provocato 7 morti (non so quanti feriti...).


Non pago, lo stesso maledetto si è vestito da poliziotto, ha preso un fucile per cui deteneva la licenza (come è possibile??? COME!!!!!!!!!!), ed è andato in un campeggio, mi sembra di aver capito su di un'isola (...), dove si radunavano i giovani socialdemocratici norvegesi, in pratica ragazzetti dai 16-17 anni fino ai 27-28, per parlare di politica, ma anche per incontrarsi, per condividere idee, per vivere come fanno i loro coetanei... ed ha aperto il fuoco. E ne ha ammazzati tantissimi. Stanno ancora trovando i cadaveri, capite?? Ed erano persone vive, reali, con dei sogni, con l'idea di costruire un mondo migliore, di costruire la propria vita.


Stroncati. E chi è sopravvissuto a questa carneficina a sangue freddo, non so se stia meglio dei morti...


Ora. A parte il fatto che spero che la Norvegia non sia come l'Italia, e che quindi questo essere schifoso (che definire umano è insultare noialtri bipedi che già tanto intelligenti non siamo) finisca all'ergastolo, quello vero, chiuso in cella con la chiave che venga buttata nel pozzo più profondo il prima possibile. Ma spero che ci siano tanti, tantissimi altri esseri umani, giovani o meno, di ogni razza, credo, orientamento politico e tutto, che abbiano voglia di raccogliere il testimone che questi ragazzi brutalmente assassinati hanno fatto cadere troppo presto, e che decidano di lavorare insieme, con coscienza e volontà e contro tutti i pronostici sfavorevoli, perché questo mondo diventi un mondo migliore.


Ecco. Spero che succeda davvero. Io, di mio, sono pronta a contribuire sempre e comunque.


E tanto per chiudere, non me ne frega niente di Amy Winehouse. Una persona che desiderava con tutta sé stessa di distruggersi, non merita nient'altro che compassione. Spero che la sua morte non cancelli quella di tanti altri che meritavano davvero di vivere ancora.

Passez outre!


Questa è stata un'altra di quelle giornate bizzarre, da interpretare senza avere le chiavi...


Doveva essere una giornata positiva tout court, in programma avevo l'acquisto del famoso lettino da massaggi pieghevole (scordatevi di chiamarlo portatile, perché io 18 kg di valigione ingombrante sui mezzi non li porto!!!) ed una bella passeggiata con MakeUp per festeggiare la sua ritrovata singletudine, il buon esito di due esami ed il suo compleanno... invece, dalla mattina la giornata è stata funestata da una notizia estremamente shockante...



 






 



Questa foto che vedete non raffigura il centro di Baghdad, o di Tripoli, ma quello di Oslo. Oslo in Norvegia.


In pratica un pazzo, un emerito imbecille, un coglione come ne esistono purtroppo ancora troppi a questo mondo, che chissà perché oltre ad avere tutte queste caratteristiche era anche un destrorso xenofobo ed un fondamentalista cristiano con l'odio per gli islamici (chissà perché questa cosa non mi sorprende...), ha pensato bene di costruire una potentissima bomba artigianale e di piazzarla nel centro di Oslo, della sua città (il pazzo è norvegese), nella zona degli uffici politici. La bomba ha avuto effetti devastanti (basta vedere la foto sopra...), ha costretto la polizia a chiudere la strada, ed ha provocato 7 morti (non so quanti feriti...).


Non pago, lo stesso maledetto si è vestito da poliziotto, ha preso un fucile per cui deteneva la licenza (come è possibile??? COME!!!!!!!!!!), ed è andato in un campeggio, mi sembra di aver capito su di un'isola (...), dove si radunavano i giovani socialdemocratici norvegesi, in pratica ragazzetti dai 16-17 anni fino ai 27-28, per parlare di politica, ma anche per incontrarsi, per condividere idee, per vivere come fanno i loro coetanei... ed ha aperto il fuoco. E ne ha ammazzati tantissimi. Stanno ancora trovando i cadaveri, capite?? Ed erano persone vive, reali, con dei sogni, con l'idea di costruire un mondo migliore, di costruire la propria vita.


Stroncati. E chi è sopravvissuto a questa carneficina a sangue freddo, non so se stia meglio dei morti...


Ora. A parte il fatto che spero che la Norvegia non sia come l'Italia, e che quindi questo essere schifoso (che definire umano è insultare noialtri bipedi che già tanto intelligenti non siamo) finisca all'ergastolo, quello vero, chiuso in cella con la chiave che venga buttata nel pozzo più profondo il prima possibile. Ma spero che ci siano tanti, tantissimi altri esseri umani, giovani o meno, di ogni razza, credo, orientamento politico e tutto, che abbiano voglia di raccogliere il testimone che questi ragazzi brutalmente assassinati hanno fatto cadere troppo presto, e che decidano di lavorare insieme, con coscienza e volontà e contro tutti i pronostici sfavorevoli, perché questo mondo diventi un mondo migliore.


Ecco. Spero che succeda davvero. Io, di mio, sono pronta a contribuire sempre e comunque.


E tanto per chiudere, non me ne frega niente di Amy Winehouse. Una persona che desiderava con tutta sé stessa di distruggersi, non merita nient'altro che compassione. Spero che la sua morte non cancelli quella di tanti altri che meritavano davvero di vivere ancora.

mercoledì 20 luglio 2011

Auta luonto, anna voima, tee vereni vahvemmaksi






 



Se dicessi che sono giorni, che non vado a trovare SuperMario e Bodhisattva, chi mi crederebbe?


Bodhisattva ogni tanto si fa viva... tipo, l'ultima volta ieri, per una collana che avevo fatto per il loro negozio che una signora voleva comprare, e che mentre era sul bancone è scivolata, con conseguente distruzione di uno dei pezzi. Voleva sapere se potevo sostituirla subito. Ma io quel pezzo non ce l'ho...


A parte tutto... non è che non vado da loro perché sono impegnata, o cos'altro...


L'ultima volta che sono andata a trovarli ho avuto la malaugurata sfortuna di incontrare una mia ex compagna di liceo. Di per sé, niente di che... se non fosse il fatto che Bodhi e 'sta tizia (chiamiamola Rondine, visto che nei 10 anni che mi separano dal lontano diploma si è riempita di tatuaggi, tra cui due rondini sui piedi) si sono coalizzate per dirmi di andarmene di casa.


Discorso, da un certo punto di vista logico. Perché dunque mi ha dato fastidio?


Ci ho pensato un po'... a parte la brutalità con cui mi è stato posto l'argomento - assolutamente immotivata, a mio giudizio - tutte e due dicevano che dovevo mandare affan**** la Squala e cercare una stanza dove stare.


Bodhisattva la conosco ormai da un po'. Vive ormai distante dai suoi, ma ci lavora quasi gomito a gomito, lascia da loro frequentemente le pupattole, ed ha un rapporto a dir poco spaventoso con la madre, né più né meno del mio. Rondine non se ne è neanche resa conto, tutta presa a criticare il mio modo di vivere, ma sua madre faceva capolino in ogni frase... tutte e due hanno un lavoro (Bodhisattva fornito dai genitori), ed un compagno che lavora e con cui condividono le spese.


Io lavoravo da precaria, attualmente sono disoccupata - o meglio, lavoro in nero - e sono sola, senza uno straccio di compagno intorno.


Sono l'unica a notare le incongruenze?


Questo mi ha portato a riflettere su una cosa. Fintanto che sto qui, è un'opportunità che mi viene data per risolvere questi maledetti conflitti con la Squala. Non mi ritengo priva di colpe nei suoi confronti, anzi... però, se davvero alla base di tutte le nostre discussioni c'è la non comprensione, restare qui, senza lavoro, è un'opportunità per chiarirsi... per evitare che mi porti dietro questo stupido conflitto, come le sopracitate stanno invece facendo... perché se me ne andassi ora non sarebbe una soluzione, ma una fuga, e nella fuga mi porterei dietro tutto il mio bagaglietto di problemi; e visto che, come continua a ricordarmi Desa, io sono al 50% Squala, forse è meglio se accetto questo fatto subito, e comincio ad avere più riguardo per me stessa e per lei.



Aiutami, Natura, dammi il potere, rendi il mio sangue ancora più forte... soprattutto per fregarmene di certi bei consigli dati da gente che non li rispetta in primis.

martedì 19 luglio 2011

Once - When your mind's made up


Uno dei più bei film degli ultimi anni...


 



 




 



so

if you ever want something

and your call comes

then I'll come running

to fight

and I'll be at your door

when there's nothing

worth running for



when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point trying to change it

when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point trying to stop it



you see

you're just like everyone

when the shit falls

all you want to do is run

away

and hide all by yourself

when it's far from

there's nothing else



when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point trying to change it

when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point even talking

when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point trying to fight it

when your mind's

your mind's

there's no point trying to change it



so

if you ever want something

when your call comes

then I'll come running



gE('songlyrics').innerHTML = gE('songlyrics_h').innerHTML;
if (typeof startSignatureInsert === 'function')
{
startSignatureInsert();
}

 

Once - When your mind's made up


Uno dei più bei film degli ultimi anni...


 



 




 



so

if you ever want something

and your call comes

then I'll come running

to fight

and I'll be at your door

when there's nothing

worth running for



when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point trying to change it

when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point trying to stop it



you see

you're just like everyone

when the shit falls

all you want to do is run

away

and hide all by yourself

when it's far from

there's nothing else



when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point trying to change it

when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point even talking

when your mind's made up

when your mind's made up

there's no point trying to fight it

when your mind's

your mind's

there's no point trying to change it



so

if you ever want something

when your call comes

then I'll come running



gE('songlyrics').innerHTML = gE('songlyrics_h').innerHTML;
if (typeof startSignatureInsert === 'function')
{
startSignatureInsert();
}

 

sabato 16 luglio 2011

...


Ho scelto





per me stessa






il silenzio





...








 



L'ho scelto per infiniti motivi, per infiniti tentativi di comunicare andati a vuoto, per infinite delusioni ammassate insieme, per infiniti rospi ingoiati nel ricevere, dopo giorni di silenzio, un messaggio in cui ogni parola era o una pugnalata o una presa in giro.


Adesso, devo essere sincera, scrivo messaggi solo se qualcosa mi colpisce tanto da volerla condividere per forza. Non rispondo se non è necessario (e non lo è quasi mai). La durata delle ricariche si è allungata parecchio. A parte il fatto che altra gente ha più bisogno del mio aiuto, ora.


Ho scelto il silenzio alle prese in giro. E' una risposta migliore di tanti vaffanculo.

mercoledì 13 luglio 2011

Condivisione


Una delle donne che più mi hanno aiutata nella stesura della tesi (soprattutto nella parte del questionario), la mitica Loba, mi ha mandato un testo che giudico molto bello... e visto che è un testo che va condiviso, ho pensato che un sistema semplice ma efficace per renderlo virtualmente (mai termine fu tanto azzeccato!) fruibile a tutti era quello di riportarlo qui... quindi, buona lettura...


 



A tutti noi viene insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia dell'esistenza; ci vengono insegnati i nomi dei fiori; degli alberi e non come entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l'esistenza. L'esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con lei.

 



L'amore non è ciò che si intende di solito. L'amore comune non è che una finzione; dietro di esso si nasconde dell'altro. L'amore autentico è un fenomeno totalmente diverso: non è un pretendere, bensì un condividere; non conosce il chiedere, ma la gioia del dare.

 



Non ti chiedo di credere negli altri. Quello è solo il risultato di una mancanza di fiducia in se stessi.

 



L'uomo di mondo fugge da se stesso mentre il ricercatore fugge in se stesso per trovare la sorgente della vita, della consapevolezza.
E quando scopre la sorgente della vita, egli non ha scoperto solo la fonte della propria vita, egli ha scoperto la fonte della vita dell'universo, del cosmo intero.


 



Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano.
Ogni volta che vedi il tuo amore in conflitto con la tua libertà, significa che stai facendo qualcos'altro in nome dell'amore.


 



La felicità è un affiorare interiore; è un risveglio delle tue energie; è un risveglio della tua anima.

 



Accumulare avvelena il cuore. Ogni cosa accumulata è velenosa.
Se condividi, il tuo organismo sarà libero da veleni.
E quando dai, non preoccuparti che il tuo dare sia o non sia corrisposto.
Non aspettare neppure un grazie.
Sentiti riconoscente verso la persona che ti ha permesso di condividere ciò che avevi...non aspettarti nulla; non dire, in cuor tuo, che quella persona dovrebbe esserti riconoscente,
perché tu hai condiviso qualcosa con lei... no, sentiti tu riconoscente, perché l'altro è stato disposto ad ascoltarti, a condividere con te un'energia: ha accettato di ascoltare il tuo canto; era disponibile a guardare la tua danza; non ti ha respinto, quando sei giunto con il tuo dono... avrebbe potuto farlo.


 



Non c'è bisogno di correre. Non importa cosa succede intorno a te, mantieni un passo pacato che ti permetta di rimanere in sintonia con la brezza gentile della meditazione.
E appena te ne dimentichi, ritorna in quello spazio, semplicemente e senza sentirti in colpa. Sii la quiete nella tempesta.


 



L'opposto dell'amore è il falso-amore: un amore che finge di essere tale, e non lo è.

 



Non sei qui per vivere la vita di qualcun altro; puoi solo vivere un’unica vita, la tua!
Tu puoi essere solo te stesso… e non esiste qualcun altro che possa essere te!


 



Accetta la tristezza, dalle il benvenuto, lascia che sia un ospite bene accetto.
E osservala con attenzione in profondità, con amore, con attenzione.
Sii un vero anfitrione! E rimarrai sorpreso, sorpreso al di là di qualsiasi aspettativa, perché vedrai che la tristezza possiede alcune bellezze che la felicità non potrà mai avere.
La tristezza ha profondità, mentre la felicità è sempre superficiale. La tristezza ha lacrime, e le lacrime scendono a profondità maggiori di qualsiasi risata. La tristezza ha un silenzio proprio, una melodia che la felicità non potrà mai avere.
Non si tratta di scegliere la tristezza ma di godere anche di essa....


 



Puoi amare solo quando sei felice dentro di te.
L'amore non può venir aggiunto dall'esterno. Non è un indumento che puoi indossare.


 



Concepire un mondo senza povertà, senza classi, senza nazioni, senza religioni, senza alcun tipo di discriminazione.
Concepire un mondo unito, un'umanità unita, un'umanità che condivide ogni cosa materiale e spirituale, una profonda fratellanza spirituale.


 



La vita non è un pugno chiuso: è una mano aperta pronta ad offrire i suoi segreti a chiunque sia pronto, ricettivo e disponibile a riceverli.

 



Comprendi la Paura, non tentare di liberartene. Accettala come parte del tuo essere. Se riesci ad accettarla è già scomparsa.

 



Solo colui che ha abbandonato ogni credo si trova sul sentiero della verità. Altrimenti chi ha pregiudizi ed un certo credo stabilito, non può rivendicare alcuna verità. I credo sono una creazione della mente dell'uomo. La verità non conosce scissioni, pertanto colui che è libero da pregiudizi, ed è imparziale, diviene il detentore del vero, essendone padrone.

 



L’amore non è un bisogno, ma un traboccare… L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.

Condivisione


Una delle donne che più mi hanno aiutata nella stesura della tesi (soprattutto nella parte del questionario), la mitica Loba, mi ha mandato un testo che giudico molto bello... e visto che è un testo che va condiviso, ho pensato che un sistema semplice ma efficace per renderlo virtualmente (mai termine fu tanto azzeccato!) fruibile a tutti era quello di riportarlo qui... quindi, buona lettura...


 



A tutti noi viene insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia dell'esistenza; ci vengono insegnati i nomi dei fiori; degli alberi e non come entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l'esistenza. L'esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con lei.

 



L'amore non è ciò che si intende di solito. L'amore comune non è che una finzione; dietro di esso si nasconde dell'altro. L'amore autentico è un fenomeno totalmente diverso: non è un pretendere, bensì un condividere; non conosce il chiedere, ma la gioia del dare.

 



Non ti chiedo di credere negli altri. Quello è solo il risultato di una mancanza di fiducia in se stessi.

 



L'uomo di mondo fugge da se stesso mentre il ricercatore fugge in se stesso per trovare la sorgente della vita, della consapevolezza.
E quando scopre la sorgente della vita, egli non ha scoperto solo la fonte della propria vita, egli ha scoperto la fonte della vita dell'universo, del cosmo intero.


 



Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano.
Ogni volta che vedi il tuo amore in conflitto con la tua libertà, significa che stai facendo qualcos'altro in nome dell'amore.


 



La felicità è un affiorare interiore; è un risveglio delle tue energie; è un risveglio della tua anima.

 



Accumulare avvelena il cuore. Ogni cosa accumulata è velenosa.
Se condividi, il tuo organismo sarà libero da veleni.
E quando dai, non preoccuparti che il tuo dare sia o non sia corrisposto.
Non aspettare neppure un grazie.
Sentiti riconoscente verso la persona che ti ha permesso di condividere ciò che avevi...non aspettarti nulla; non dire, in cuor tuo, che quella persona dovrebbe esserti riconoscente,
perché tu hai condiviso qualcosa con lei... no, sentiti tu riconoscente, perché l'altro è stato disposto ad ascoltarti, a condividere con te un'energia: ha accettato di ascoltare il tuo canto; era disponibile a guardare la tua danza; non ti ha respinto, quando sei giunto con il tuo dono... avrebbe potuto farlo.


 



Non c'è bisogno di correre. Non importa cosa succede intorno a te, mantieni un passo pacato che ti permetta di rimanere in sintonia con la brezza gentile della meditazione.
E appena te ne dimentichi, ritorna in quello spazio, semplicemente e senza sentirti in colpa. Sii la quiete nella tempesta.


 



L'opposto dell'amore è il falso-amore: un amore che finge di essere tale, e non lo è.

 



Non sei qui per vivere la vita di qualcun altro; puoi solo vivere un’unica vita, la tua!
Tu puoi essere solo te stesso… e non esiste qualcun altro che possa essere te!


 



Accetta la tristezza, dalle il benvenuto, lascia che sia un ospite bene accetto.
E osservala con attenzione in profondità, con amore, con attenzione.
Sii un vero anfitrione! E rimarrai sorpreso, sorpreso al di là di qualsiasi aspettativa, perché vedrai che la tristezza possiede alcune bellezze che la felicità non potrà mai avere.
La tristezza ha profondità, mentre la felicità è sempre superficiale. La tristezza ha lacrime, e le lacrime scendono a profondità maggiori di qualsiasi risata. La tristezza ha un silenzio proprio, una melodia che la felicità non potrà mai avere.
Non si tratta di scegliere la tristezza ma di godere anche di essa....


 



Puoi amare solo quando sei felice dentro di te.
L'amore non può venir aggiunto dall'esterno. Non è un indumento che puoi indossare.


 



Concepire un mondo senza povertà, senza classi, senza nazioni, senza religioni, senza alcun tipo di discriminazione.
Concepire un mondo unito, un'umanità unita, un'umanità che condivide ogni cosa materiale e spirituale, una profonda fratellanza spirituale.


 



La vita non è un pugno chiuso: è una mano aperta pronta ad offrire i suoi segreti a chiunque sia pronto, ricettivo e disponibile a riceverli.

 



Comprendi la Paura, non tentare di liberartene. Accettala come parte del tuo essere. Se riesci ad accettarla è già scomparsa.

 



Solo colui che ha abbandonato ogni credo si trova sul sentiero della verità. Altrimenti chi ha pregiudizi ed un certo credo stabilito, non può rivendicare alcuna verità. I credo sono una creazione della mente dell'uomo. La verità non conosce scissioni, pertanto colui che è libero da pregiudizi, ed è imparziale, diviene il detentore del vero, essendone padrone.

 



L’amore non è un bisogno, ma un traboccare… L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.

lunedì 11 luglio 2011

Maturazione


Non potrò mai essere il Maestro di nessuno, finché non avrò imparato io stessa la Lezione.


E la Lezione è: non si può insegnare nulla a nessuno. L'esperienza individuale è più preziosa di quella che puoi trasmettere tu.



 



 

Maturazione


Non potrò mai essere il Maestro di nessuno, finché non avrò imparato io stessa la Lezione.


E la Lezione è: non si può insegnare nulla a nessuno. L'esperienza individuale è più preziosa di quella che puoi trasmettere tu.



 



 

venerdì 8 luglio 2011

Nnnuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!! ^^


VOGLIO ANDARCIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 





Qualcuno ha voglia di venire con me al Fairylands Festival di Guidonia? Ci si organizza, si fa gruppo, si smezza benzina e pappatoria, e si balla un po' di jigs!!!!


Eh? Eh? Vi va???

Nnnuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!! ^^


VOGLIO ANDARCIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 





Qualcuno ha voglia di venire con me al Fairylands Festival di Guidonia? Ci si organizza, si fa gruppo, si smezza benzina e pappatoria, e si balla un po' di jigs!!!!


Eh? Eh? Vi va???

Voglia di muovermi...


A townsman's life is even, like the dust upon the road;
Not changing with the seasons — just fortune's fickle load.
But sitting on my step and bending hide and thread to task,
I saw the first man walking,
I saw the first man walking,
I saw the first of many walking past.



In ones and twos they traveled; the first hints of the wave.
With hat and stick and scallop they would go to see the grave
Of the Saint who'd lived among us, a town he'd come to save
As he walked along the road to Santiago.



With pennies in their pockets and blisters on their feet,
They'd come within their weariness, the humble and the meek,
For while a day could bring them wages, these months would bring release
From the road that they were walking,
This road that they were walking,
This road that led them forth in their belief.



Soon the trickle was a torrent; then the torrent was a flood.
And like Noah, how they laughed amid the gadflies and the mud.
Oh, I wondered what they shared that made such disparate men beloved
As they walked along the road to Santiago?



For one had come from Germany, and one from here in Spain,
And one from near the Bosporus where Constantine had reigned.
From every land they sallied forth, then ventured home again,
And found a road worth walking,
They found this road worth walking,
For all agreed their roads were much the same.



And so I laid my work aside — the day's long toils would keep,
For, what was said "A man must sow if he intends to reap"?
So with a laugh I set to putting blisters on my feet
As I joined them on the road to Santiago.





 

Voglia di muovermi...


A townsman's life is even, like the dust upon the road;
Not changing with the seasons — just fortune's fickle load.
But sitting on my step and bending hide and thread to task,
I saw the first man walking,
I saw the first man walking,
I saw the first of many walking past.



In ones and twos they traveled; the first hints of the wave.
With hat and stick and scallop they would go to see the grave
Of the Saint who'd lived among us, a town he'd come to save
As he walked along the road to Santiago.



With pennies in their pockets and blisters on their feet,
They'd come within their weariness, the humble and the meek,
For while a day could bring them wages, these months would bring release
From the road that they were walking,
This road that they were walking,
This road that led them forth in their belief.



Soon the trickle was a torrent; then the torrent was a flood.
And like Noah, how they laughed amid the gadflies and the mud.
Oh, I wondered what they shared that made such disparate men beloved
As they walked along the road to Santiago?



For one had come from Germany, and one from here in Spain,
And one from near the Bosporus where Constantine had reigned.
From every land they sallied forth, then ventured home again,
And found a road worth walking,
They found this road worth walking,
For all agreed their roads were much the same.



And so I laid my work aside — the day's long toils would keep,
For, what was said "A man must sow if he intends to reap"?
So with a laugh I set to putting blisters on my feet
As I joined them on the road to Santiago.





 

giovedì 7 luglio 2011

VVVVVVVVRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Assorbito l'impatto con la fuga dal lavoro, con una domenica mattina di quelle con sveglia presto, corse dietro ai treni che non passano mai, ore di lavoro in cui non sai quello che stai facendo e rientro a casa alle 16 con più sonno che fame, con una chiacchierata che pensavo fosse lunga con MakeUp, ed una lunghissima col Vampiro (ohi, 4 ore e spicci di telefonata non sono mica bruscolini!!!!!!!), ed essendo sopravvissuta alla festa di compleanno versione ridotta per AiLund (più che altro, sono sopravvissuta al cucinare...), posso affermare con certezza di essere pronta per la Neuro. Io SONO una trottola!!!!!!! ^^


Scherzi a parte... visto che ci sono vi passo la ricetta della torta di AiLund, così se volete potete riprodurre a casa il (capo)lavoro. Se, come me, riuscite anche a farlo tra le telefonate di auguri, siete dei maghi!


Quello che vi occorre, a livello di utensili, è una di quelle teglie da forno con il fondo scambiabile (ovviamente mettendoci il fondo piatto e non quello da ciambellone, e possibilmente rivestendo bordi e fondo con la carta da forno, specie se, come la nostra, è mezza arrugginita - ah, un trucchetto per far fare alla carta da forno quello che vuoi tu consiste nel bagnarla e strizzarla...), un frullatore potente, cucchiai/o (dipende da quanti ne volete usare), un coltello, ed un bel piatto da portata.


Se siete bravi a farlo, preparate il pan di spagna, possibilmente del diametro della teglia scelta; se non siete pravi, no problem, andate alla pasticceria che preferite e ve lo fate fare. E se il diametro non è lo stesso, col coltello pareggiate i conti (e mangiatevi il bordo tagliato, che così s'impara ad essere troppo grande!). Quindi, con la lama, grattate delicatamente la superficie da un lato, in modo da esporre la parte interna (in pratica, togliete la brunitura superficiale). Questo vi permetterà di imbibirlo più facilmente di qualsiasi cosa vorrete usare. I tradizionalisti in genere usano l'alcool. Io, che tradizionalista non sono e che l'alcool lo sopporto poco, in genere uso il succo d'ananas (quello delle latte di ananas in fette... ancora meglio sarebbe lo sciroppo...), magari mescolato col succo delle fragole e, come ieri, con un goccio di nettare di mirtillo, tanto per dare colore. Una volta bagnato bene, mettete il pan di spagna da parte, e dedicatevi al resto.


Disponete sul fondo della teglia delle fragole, o altra frutta a scelta di vostro gusto. Io ieri ho usato le fragole surgelate. Una volta rivestito tutto il fondo, ci si dedica alla farcitura. Nel mio caso, altre abbondanti fragole surgelate, frullate col gelato alla panna fino ad ottenere un composto rosa e cremoso (cui avevo dovuto aggiungere un goccio di latte perché, frullando prima le fragole surgelate, la mousse gelata così ottenuta ed il gelato alla panna non ne volevano sapere di mescolarsi...). Ottenuto il composto voluto, spatolatelo nella teglia facendo ben attenzione che inglobi la frutta scelta. Finito il composto, si prende il pan di spagna, e lo si scaravolta (lo so, termine da "Prova del Cuoco"... però rende l'idea) col lato grattugiato-e-inumidito sopra al gelato frullato. Si schiaccia ben bene, se è avanzato altro alcool o succo lo si aggiunge sopra, quindi si fa una bella corsa per metterlo nel freezer (sperando che vi sia un piano già liberato in precedenza...).


Dopo un paio di ore, avrete una meravigliosa torta gelato da fotografare (e da consumare moooooolto rapidamente...)!


Bon apetit! ^^

VVVVVVVVRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Assorbito l'impatto con la fuga dal lavoro, con una domenica mattina di quelle con sveglia presto, corse dietro ai treni che non passano mai, ore di lavoro in cui non sai quello che stai facendo e rientro a casa alle 16 con più sonno che fame, con una chiacchierata che pensavo fosse lunga con MakeUp, ed una lunghissima col Vampiro (ohi, 4 ore e spicci di telefonata non sono mica bruscolini!!!!!!!), ed essendo sopravvissuta alla festa di compleanno versione ridotta per AiLund (più che altro, sono sopravvissuta al cucinare...), posso affermare con certezza di essere pronta per la Neuro. Io SONO una trottola!!!!!!! ^^


Scherzi a parte... visto che ci sono vi passo la ricetta della torta di AiLund, così se volete potete riprodurre a casa il (capo)lavoro. Se, come me, riuscite anche a farlo tra le telefonate di auguri, siete dei maghi!


Quello che vi occorre, a livello di utensili, è una di quelle teglie da forno con il fondo scambiabile (ovviamente mettendoci il fondo piatto e non quello da ciambellone, e possibilmente rivestendo bordi e fondo con la carta da forno, specie se, come la nostra, è mezza arrugginita - ah, un trucchetto per far fare alla carta da forno quello che vuoi tu consiste nel bagnarla e strizzarla...), un frullatore potente, cucchiai/o (dipende da quanti ne volete usare), un coltello, ed un bel piatto da portata.


Se siete bravi a farlo, preparate il pan di spagna, possibilmente del diametro della teglia scelta; se non siete pravi, no problem, andate alla pasticceria che preferite e ve lo fate fare. E se il diametro non è lo stesso, col coltello pareggiate i conti (e mangiatevi il bordo tagliato, che così s'impara ad essere troppo grande!). Quindi, con la lama, grattate delicatamente la superficie da un lato, in modo da esporre la parte interna (in pratica, togliete la brunitura superficiale). Questo vi permetterà di imbibirlo più facilmente di qualsiasi cosa vorrete usare. I tradizionalisti in genere usano l'alcool. Io, che tradizionalista non sono e che l'alcool lo sopporto poco, in genere uso il succo d'ananas (quello delle latte di ananas in fette... ancora meglio sarebbe lo sciroppo...), magari mescolato col succo delle fragole e, come ieri, con un goccio di nettare di mirtillo, tanto per dare colore. Una volta bagnato bene, mettete il pan di spagna da parte, e dedicatevi al resto.


Disponete sul fondo della teglia delle fragole, o altra frutta a scelta di vostro gusto. Io ieri ho usato le fragole surgelate. Una volta rivestito tutto il fondo, ci si dedica alla farcitura. Nel mio caso, altre abbondanti fragole surgelate, frullate col gelato alla panna fino ad ottenere un composto rosa e cremoso (cui avevo dovuto aggiungere un goccio di latte perché, frullando prima le fragole surgelate, la mousse gelata così ottenuta ed il gelato alla panna non ne volevano sapere di mescolarsi...). Ottenuto il composto voluto, spatolatelo nella teglia facendo ben attenzione che inglobi la frutta scelta. Finito il composto, si prende il pan di spagna, e lo si scaravolta (lo so, termine da "Prova del Cuoco"... però rende l'idea) col lato grattugiato-e-inumidito sopra al gelato frullato. Si schiaccia ben bene, se è avanzato altro alcool o succo lo si aggiunge sopra, quindi si fa una bella corsa per metterlo nel freezer (sperando che vi sia un piano già liberato in precedenza...).


Dopo un paio di ore, avrete una meravigliosa torta gelato da fotografare (e da consumare moooooolto rapidamente...)!


Bon apetit! ^^

lunedì 4 luglio 2011

Teardrop


La conoscete tutti... ma così, ci scommetto, solo in pochi l'avrete sentita...


 



 

venerdì 1 luglio 2011

!


...


...e se mi ritrovassi veramente a fare la sciamana?


Non dico niente... però c'è questa possibilità. Comporterebbe il trasferimento in un'altra regione, uno stile di vita un po' precario, specie i primi tempi, l'apprendimento e l'affinazione di pratiche che ho un po' trascurato...


...any suggestions?