giovedì 29 novembre 2012

AAA cercasi...

...persone disposte a farsi un viaggetto in Olanda per partecipare a questo:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Vipregovipregoviprego!!!!!!! Lo fanno tutti gli anni, in aprile, a Lisse... deve essere meraviglioso!!!!!
 
 
E, almeno una volta nella vita, voglio vestirmi da pazza senza sembrare la scema di turno ^^

mercoledì 28 novembre 2012

Consumismo

La Squala odia la Nutella.
Detta così, sembra una banale affermazione.
 
 
La leggenda vuole che, anni or sono, all'epoca in cui era più piccola di quanto non sia io adesso, abbia fatto una solenne indigestione della famosa crema, con le ovvie conseguenze. Quindi, si tratta del classico esempio di idiosincrasia.
 
 
Fin qui, nulla di male. A parte tutto, da consumatrice che cerca di avere un po' di responsabilità, so che ci sono infiniti prodotti qualitativamente migliori e con un impatto ambientale ridotto rispetto alla sopracitata crema. E comunque non li acquisto, perché non ne sento un bisogno assoluto.
 
 
Un paio di mesi fa, tirando fuori la spesa dai bustoni, noto un barattolo. IL barattolo, proprio quello standard ovale schiacciato su due lati (quello che si può usare tanto bene per insegnare la figura dell'8 a Danza). Ho guardato Barbapapà, che era andato con la Squala a fare acquisti, e gli ho detto "Qui c'è un barattolo di Nutella...". E lui "Sì, l'ha voluto prendere la Squala".
 
 
Scambio di sguardi, perplessa io, rassegnato lui. Poi capisco. "Era in offerta, vero?". "Eh sì, qualcosa del genere".
 
 
Vado dalla Squala e le dico "Perché hai comprato la Nutella?" (N.B. il mio cervello ha aggiunto "razza di irresponsabile che non lo sai che è lavorata con olio di palma e che la coltivazione intensiva delle palme da olio sta disboscando intere aree e privando poveri contadini dei loro terreni?!?"... ma non l'ho espresso ad alta voce). E lei, serafica, dopo anni in cui io ed AiLund la desideravamo e ci siamo dovute attaccare, ha risposto "Perché c'era. Ed ora vediamo per quanto tempo rimarrà chiusa!".
 
 
Ciooo-è.
 
 
Come dicevo prima sono passati un paio di mesi, suppergiù, da questo episodio. Il barattolo è sullo scaffale, ancora sigillato, ormai con sopra una pila precaria di marmellate e patè e sottoli che hanno possibilità decisamente maggiori di venire aperti e consumati. Ogni tanto, lo so, mi occhieggia malevolo, ed io gli rispondo con la mia indifferenza. Se lo trovassi improvvisamente vuoto sarei più contenta, lo userei per fare degli esperimenti di tintura sul vetro. Pure se decidessi di fare il tronchetto di Yule non la userei, piuttosto acquisterei nocciole e panna e mi farei la crema a casa.
 
 
Vorrei dire alla Squala che quello che ha fatto, l'acquisto di questo barattolo e l'incentivo a non aprirlo, si chiama consumismo. Ma come fai a spiegare ad una donna di 60 e passa anni, convinta di avere sempre ragione e di essere una oculata acquirente, che in realtà è una consumista qualunque, trascinata dalle masse del mercato?

martedì 27 novembre 2012

lunedì 26 novembre 2012

A thousand shades of Red

Premessa per i malinformati. Non ho intenzione di parlare delle 50 sfumature di un bel niente, né di Come-Si-Chiama James, né di Christian e Ana, che a quel che ho capito sono i protagonisti delle sopracitate 50 sfumature, né di niente collegato a queste cose, per un semplice motivo: non ho letto i libri, né penso che li leggerò mai, per puro snobismo letterario. Punto.
 
 
Quello di cui voglio parlare, in queste meravigliose giornate autunnali che cedono il passo all'inverno, è di quelle splendide, meravigliose, infinite sfumature di rosso che ci vengono donate dal mondo vegetale, come queste
 
 
 
 
queste
 
 
 
 
oppure queste
 
 
 
 
(ok, lo ammetto... è moooolto autocelebrativa... ma sono pronta a giurare che quelle sfumature di rosso sono 100% vegetali!!! :P )

 


lunedì 19 novembre 2012

...ma per chi mi avete preso?!?

Ieri è stato il compleanno di Gaya, la figlia più piccola di SuperMario e Bodhisattva. 3 anni.
 
 
Tutto ok, se non fosse che sono stata invitata alla festa... ed ovviamente, ad una festa di bambini, portare il regalo è d'obbligo...
 
 
Idee, nessuna. Ho superato i miei 3 anni da... uhmm... diciamo un po', ed a parte che non mi ricordo bene cosa mi piacesse all'epoca, mi rendo anche conto che i bambini di oggi, cresciuti in un mondo di tecnologie (ohi, io ho avuto un televisore in b/n fino alle elementari!!! Ho visto il mio primo computer alle medie!!!!!), potrebbero non avere esattamente gli stessi interessi che avevo io all'epoca. Quindi, crisi mistica. Non avevo idea di cosa regalarle.
 
 
Finché non mi sono decisa per il fai-da-te. Ho fatto la mia prima bambola che avevo suppergiù la stessa età di Viola, la sorella più grande, quindi, che poteva mai essere? Una bambola-alter ego, questa era l'idea!
 
 
Quindi, sabato mi sono chiusa in casa, e tra un impastare di pastafrolla (era in previsione una cena dei viejos presso amici, e la Squala aveva deciso di portare una crostata... fatta da me, visto che non ero stata invitata) ed un consumare rapidamente i pasti, ho cominciato a cercare ritagli di stoffa, lana, fili colorati e la mia pazienza, che sta sempre da un'altra parte.
 
 
Tutto ok, in definitiva. E' venuta una lungagnona dalla faccetta simpatica, braccia e gambe secche secche e fianconi larghi, coi capelli viola perché non ho trovato una matassina del marrone giusto... ma mentre lavoravo ho ricevuto una sfilza di chiamate, e quando dicevo che ero impegnata a fare una bambola, la domanda era sempre la stessa.
 
 
"Ma stai facendo una bambola voodoo??"
 
 
...perché do adito a questi pensieri???
 
 
In ogni caso. Ho finito di cucire quei benedetti capelli ben oltre la mezzanotte, quindi ho rinunciato a farle dei vestiti, sarà per un'altra volta. La festa è stata un successo, almeno per lo standard nanico. C'erano più adulti che nani, questo è vero, però è andata comunque bene.
E la bambola ha avuto un enorme successo... presso gli adulti. Bodhisattva mi ha pure chiesto se volevo farne altre per natale... la mia faccia è stata più o meno questa:
 
 
 
 
No way!!!!!!!!!!!!!!!!!!


lunedì 12 novembre 2012

Spurgo

Ed eccomi di nuovo qua, uscita da questo primo passo nel mio processo di metamorfosi (no, niente zampe in più, né esoscheletri, né mandibole... insomma, non mi chamo Gregor Samsa, ok?!?), più o meno indenne. Quasi. Non proprio, cioè...
 
 
Ok, è la norma. Per 21 giorni, mi hanno detto, il corpo troverà un sistema per liberarsi dalle tossine che ho accumulato il 29-quasi-30 anni di vita. Nulla di grave, se penso che negli ultimi anni ho cercato di mantenere uno stile di vita piuttosto sano, e che comunque sto messa meglio dei 40-e-più che hanno più cose da tirar fuori in meno giorni. Quindi, quando ieri sera i sette nani hanno cominciato a picconarmi nella testa, mi veniva quasi da pensare "Che q...!!!!! Non ci sono abituata, ma poteva andarmi molto peggio!".
 
 
Lo ha fatto.
 
 
In piena notte, sognare un branco di malefiche scimmiette nere urlanti che cercano di pigliarti la faccia, e poi che il tuo intestino diventa un branco di conigli e lepri che scappano in tutte le direzioni, può voler dire solo una cosa. Indovinate quale?
 
 
Ok, piccolo indizio: verso le 01.08 (orologio con display luminoso docet), sono grossomodo corsa in bagno...
 
 
Eppure, qui lo dico e qui lo confermo, a costo di sembrare masochista o totalmente scema, sono contenta. Veramente tanto. E se mi chiedessero se lo rifarei, anche sapendo che dovrò passare 21 giorni di mal di testa e m..., oppure sintomi peggiori, io direi di sì.
 
 
Anche se ieri la Squala mi ha dato della "paranormale", AiLund non ha capito che cosa le stessi facendo né perché avessi le mani calde, e, in definitiva, ricevo segnali a tutto tondo del fatto che devo andarmene da qui.
 
 
Grazie mille alla Xiuh che mi è stata e mi è vicinissima, e con cui posso essere me stessa. Grazie ancora una volta a Bodhisattva, che mi ha dato l'opportunità di esserci, ed a SuperMario, che ieri mi ha abbracciata dicendomi "Benvenuta tra noi!". Grazie a chi c'è anche se sembro strana, perché in realtà non sono più strana di un'alba, della neve, o di una foglia autunnale. E' la mia natura, e se mi circondo di persone che lo capiscono e mi accettano, avrò trovato casa.

giovedì 8 novembre 2012

Outò, ba mwen son ou'e

Che rumore fa il sangue che scorre nelle vene?


Che colore ha lo specchio riflesso negli occhi di qualcuno?


E soprattutto... fino a che punto sono disposta a stravolgere l'immagine che di me hanno gli altri, per diventare il mio 150%?


Outò, ba mwen son ou'e,
Outò, ba mwen son ou'e,
Tanbouyè, o ba mwen son ou,
Solèy lève...

sabato 3 novembre 2012

Preparazione

E' da mercoledì che ho cominciato a prepararmi per una delle cose che succederanno a breve. E' buffo, in realtà è pochissimo tempo, ma mi sembra molto più lungo... e, al tempo stesso, mi rendo conto che potrei prolungarlo per molto di più. Non mi pesa. Non mi dispiace. E' come essere tangibilmente circondati da una bolla luminosa, ogni cosa che faccio.


Mi irrita di meno anche l'atteggiamento di certa gente. Come la Squala che, pur sapendo che volevo uscire stamattina, mi ha chiesto di rimanere per infornare il pane. O come altre persone che hanno totalmente smesso di comunicare direttamente con me, aspettando che io vada a cercare le loro comunicazioni e mi faccia viva. Ok, le cose le vedo, mi risento un po'. Poi osservo il tutto con distacco, da dentro la mia bolla luminosa. Ed ecco, mi ritrovo indifferente. Per la Squala casa sua, regole sue? Ok, nemo problema, tra un po' attacco il forno. Per gli altri non valgo una chiacchierata? Loro non me ne valgono mezza, ormai.


Lascio fluire. Mi importa solo quello che succederà a breve, e quello che sto vivendo qui, ora.