mercoledì 31 agosto 2011

Sempre a proposito di Zaar...


Oggi pomeriggio mi sono vista con Gyza.


Era da quando era andata in ferie che non ci vedevamo... e visto che domani riattacca a lavoro, mi sembrava giusto sfruttare su di lei un po' delle mie arti. In fin dei conti, è pur sempre la mia cavia numero 1.


Le ho portato un cd con un po' di musica danzereccia, alla cui fine avevo messo "Iyansa" dei Faun, il pezzo che vorrei "Zaar-izzare" (passatemi il neologismo).


Lo ha sentito, ha confessato la sua incapacità nell'immaginarlo ballare, e mi ha detto le sue impressioni: le faceva pensare ad un rituale in cui un gruppo di gente balla intorno al fuoco, e poi arriva un terremoto, uno di quelli che non distruggono tutto, ma forte abbastanza da togliere il fiato. Se si considera che a me richiama aria ed acqua, soprattutto l'acqua (quel momento in cui l'onda ti viene addosso, e tu senti il risucchio che ti impedisce di allontanarti, per poi venire investito dall'onda, per rimanere a polmoni vuoti)... beh, l'unica cosa che abbiamo in comune è il restare senza fiato...


In ogni caso, ho deciso di provare a farle vedere quello che avevo in mente. Quindi lei ha chiuso i letti, spostato lo spostabile e spazzato un po' per terra, io ho tolto le scarpe e sciolto i capelli, ed ho cercato di entrare nella parte.


Salvo il commentare il mio contare male i tempi all'inizio (detto in corso d'opera, al che lei ha ribattuto "Che scema! Io ho già la pelle d'oca!"), ed il sentire i miei sbandamenti quando i movimenti circolari mi stordivano troppo, ho provato a lasciarmi andare... non ci sono riuscita molto stavolta, forse perché ero di fronte a lei, che dal punto di vista della tecnica e dell'interpretazione è - a mio giudizio - ineccepibile... Ho continuato a mangiarmi i tempi, ci devo lavorare ancora su...


Però le è piaciuto.


Anzi...


Il suo commento, appena terminato, è stato "Kura, devi assolutamente fare un filmato e metterlo su Youtube!!!!!!!!".


E fin qui ok... solo che... è partita in quarta con quella che era stata la sua visione... e due telecamere (una a figura intera, una sul viso, tanto metà del tempo ce l'ho in movimento e l'altra metà coperto dai capelli...)... e la penombra, illuminata da dietro... ed i drappi di velluto nero dai riflessi rossi...


Di nuovo, l'unica cosa su cui ci troviamo d'accordo è il vestito: una tunica lunga, semplice, bianca.


Io volevo fare un outdoor, in mezzo al verde, con una sola telecamera e chissenefrega dei dettagli tecnici...


Mi sa che l'unica è fare un po' di prove, e poi scegliere in base a quello che mi convince di più... io non mi vedo da fuori, quindi non posso sapere prima cosa è meglio...


(Ultima chicca: il pezzo dura 4 minuti e spicci? Ce ne ho messi una decina abbondanti, per riprendermi!!!!! Ero diventata una gelatina!!!!!!! ^^)

Sempre a proposito di Zaar...


Oggi pomeriggio mi sono vista con Gyza.


Era da quando era andata in ferie che non ci vedevamo... e visto che domani riattacca a lavoro, mi sembrava giusto sfruttare su di lei un po' delle mie arti. In fin dei conti, è pur sempre la mia cavia numero 1.


Le ho portato un cd con un po' di musica danzereccia, alla cui fine avevo messo "Iyansa" dei Faun, il pezzo che vorrei "Zaar-izzare" (passatemi il neologismo).


Lo ha sentito, ha confessato la sua incapacità nell'immaginarlo ballare, e mi ha detto le sue impressioni: le faceva pensare ad un rituale in cui un gruppo di gente balla intorno al fuoco, e poi arriva un terremoto, uno di quelli che non distruggono tutto, ma forte abbastanza da togliere il fiato. Se si considera che a me richiama aria ed acqua, soprattutto l'acqua (quel momento in cui l'onda ti viene addosso, e tu senti il risucchio che ti impedisce di allontanarti, per poi venire investito dall'onda, per rimanere a polmoni vuoti)... beh, l'unica cosa che abbiamo in comune è il restare senza fiato...


In ogni caso, ho deciso di provare a farle vedere quello che avevo in mente. Quindi lei ha chiuso i letti, spostato lo spostabile e spazzato un po' per terra, io ho tolto le scarpe e sciolto i capelli, ed ho cercato di entrare nella parte.


Salvo il commentare il mio contare male i tempi all'inizio (detto in corso d'opera, al che lei ha ribattuto "Che scema! Io ho già la pelle d'oca!"), ed il sentire i miei sbandamenti quando i movimenti circolari mi stordivano troppo, ho provato a lasciarmi andare... non ci sono riuscita molto stavolta, forse perché ero di fronte a lei, che dal punto di vista della tecnica e dell'interpretazione è - a mio giudizio - ineccepibile... Ho continuato a mangiarmi i tempi, ci devo lavorare ancora su...


Però le è piaciuto.


Anzi...


Il suo commento, appena terminato, è stato "Kura, devi assolutamente fare un filmato e metterlo su Youtube!!!!!!!!".


E fin qui ok... solo che... è partita in quarta con quella che era stata la sua visione... e due telecamere (una a figura intera, una sul viso, tanto metà del tempo ce l'ho in movimento e l'altra metà coperto dai capelli...)... e la penombra, illuminata da dietro... ed i drappi di velluto nero dai riflessi rossi...


Di nuovo, l'unica cosa su cui ci troviamo d'accordo è il vestito: una tunica lunga, semplice, bianca.


Io volevo fare un outdoor, in mezzo al verde, con una sola telecamera e chissenefrega dei dettagli tecnici...


Mi sa che l'unica è fare un po' di prove, e poi scegliere in base a quello che mi convince di più... io non mi vedo da fuori, quindi non posso sapere prima cosa è meglio...


(Ultima chicca: il pezzo dura 4 minuti e spicci? Ce ne ho messi una decina abbondanti, per riprendermi!!!!! Ero diventata una gelatina!!!!!!! ^^)

lunedì 29 agosto 2011

Zaar


Torno, nonostante la stanchezza, perché in questi tempi mi sono incantata con lo Zaar, e questo è il posto migliore dove parlarne...


Lo Zaar è lo stile di Danza più vicino in assoluto al sacro: è al confine tra le danze Sufi ed i rituali per scacciare i demoni tipici di varie zone dell'Africa, come l'Eritrea. In questa danza i movimenti di base sono codificati, ma non esiste un'autentica coreografia, perché tra la musica (l'Ayoub è un ritmo a due quarti, scrivibile come DUM-ta DUM-tac, e nello Zaar tende a velocizzarsi verso la fine), e lo stesso tipo di movimenti, chi pratica la danza cade in una sorta di trance. Entrare nel rituale fino in fondo, come fanno nei paesi dove viene praticato, vuol dire avere un assistente pronto a prenderti al volo non appena ti afflosci a terra, per esempio... e questo può succedere dopo parecchi minuti, se non ore, di danza...


Io non sono a quei livelli, ovviamente. Dopo un paio di minuti che giro, specie quando fa caldo, mi comincia a venire la nausea. Però ho il vantaggio di non richiedere troppi movimenti per autoindurmi una sorta di trance cosciente: devo avere una buona permeabilità per questo ritmo... inoltre mi rendo conto che mi trascina anche quando l'intenzione è solo di ascoltarlo... tipo, oggi, mi è capitato mentre stiravo, con un pezzo che tecnicamente non è Zaar, ma potenzialmente...


Voglio mettervi qualche esempio di questa sorta di danza in trance. Spero non sia un problema (certe cose possono oggettivamente sembrare inquietanti, a dei profani... a volte lo sono per me... )



 



 

 



Yame ormai chi legge da tempo il mio blog la conosce!!!! ^^ Sì, sembra Samara... ma non è questo lo scopo!!!!


 







Questo  non è uno Zaar tradizionale, ma devo dire che è molto, molto potente...


 







Lei è Tanssiya, una danzatrice secondo me molto capace... il terzo pezzo che pratica nel video è uno Zaar (peraltro sulla musica che ho citato prima...). Comunque, già dal secondo pezzo si comincia a vedere che sta "uscendo da sé"... nel commento al video confessa di aver "rimosso" gli ultimi cinque minuti di danza...


 







Questo ultimo pezzo (meglio non stufarvi troppo...) è un pezzo rituale Sufi. Un po' diverso dallo Zaar, come vedete... ma è sempre un lavoro su figure circolari e spiroidi, con una precisa gestualità delle braccia.


Spero di sbloccarmi, prima o poi. Quando riuscirò a superare il mio senso di inadeguatezza, cercherò di fare un video e postarlo. Al momento, mi consola pensare che, con un pezzo del genere, salvo incidenti tipo cadere, non mi renderei conto di nulla, dopo un po'... insomma, sondaggio generale: quanti di voi vorrebbero vedere la sottoscritta svitarsi la capoccia a colpi di head tossing?

Zaar


Torno, nonostante la stanchezza, perché in questi tempi mi sono incantata con lo Zaar, e questo è il posto migliore dove parlarne...


Lo Zaar è lo stile di Danza più vicino in assoluto al sacro: è al confine tra le danze Sufi ed i rituali per scacciare i demoni tipici di varie zone dell'Africa, come l'Eritrea. In questa danza i movimenti di base sono codificati, ma non esiste un'autentica coreografia, perché tra la musica (l'Ayoub è un ritmo a due quarti, scrivibile come DUM-ta DUM-tac, e nello Zaar tende a velocizzarsi verso la fine), e lo stesso tipo di movimenti, chi pratica la danza cade in una sorta di trance. Entrare nel rituale fino in fondo, come fanno nei paesi dove viene praticato, vuol dire avere un assistente pronto a prenderti al volo non appena ti afflosci a terra, per esempio... e questo può succedere dopo parecchi minuti, se non ore, di danza...


Io non sono a quei livelli, ovviamente. Dopo un paio di minuti che giro, specie quando fa caldo, mi comincia a venire la nausea. Però ho il vantaggio di non richiedere troppi movimenti per autoindurmi una sorta di trance cosciente: devo avere una buona permeabilità per questo ritmo... inoltre mi rendo conto che mi trascina anche quando l'intenzione è solo di ascoltarlo... tipo, oggi, mi è capitato mentre stiravo, con un pezzo che tecnicamente non è Zaar, ma potenzialmente...


Voglio mettervi qualche esempio di questa sorta di danza in trance. Spero non sia un problema (certe cose possono oggettivamente sembrare inquietanti, a dei profani... a volte lo sono per me... )



 



 

 



Yame ormai chi legge da tempo il mio blog la conosce!!!! ^^ Sì, sembra Samara... ma non è questo lo scopo!!!!


 







Questo  non è uno Zaar tradizionale, ma devo dire che è molto, molto potente...


 







Lei è Tanssiya, una danzatrice secondo me molto capace... il terzo pezzo che pratica nel video è uno Zaar (peraltro sulla musica che ho citato prima...). Comunque, già dal secondo pezzo si comincia a vedere che sta "uscendo da sé"... nel commento al video confessa di aver "rimosso" gli ultimi cinque minuti di danza...


 







Questo ultimo pezzo (meglio non stufarvi troppo...) è un pezzo rituale Sufi. Un po' diverso dallo Zaar, come vedete... ma è sempre un lavoro su figure circolari e spiroidi, con una precisa gestualità delle braccia.


Spero di sbloccarmi, prima o poi. Quando riuscirò a superare il mio senso di inadeguatezza, cercherò di fare un video e postarlo. Al momento, mi consola pensare che, con un pezzo del genere, salvo incidenti tipo cadere, non mi renderei conto di nulla, dopo un po'... insomma, sondaggio generale: quanti di voi vorrebbero vedere la sottoscritta svitarsi la capoccia a colpi di head tossing?

domenica 28 agosto 2011

Ieri ed oggi


Ieri sono stata al mare con Clark Kent, la sua ragazza Brainy e l'Osteopata, una loro amica che ho conosciuto in cooperativa e con cui ho stretto amicizia anch'io.


Anche se CK giura che ci sono andata già una volta, da piccola, io non me lo ricordo, e quindi Marina di San Nicola è stata per me una prima volta... anche se l'ho attraversata un paio di anni fa con Flanger...


Dovete considerare che è da anni che non vivo il mare. Normalmente l'acqua del nostro litoraneo fa schifo, devo camminare i km (normalmente oltre le boe di segnalazione) per potermi fare un tuffo senza dare craniate a terra, e questo provoca nei familiari crisi di panico assolutamente ingiustificate, che mi costringono ad uscire dall'acqua prima del tempo perché qualcuno solleva il dubbio che io possa essermi "allontanata troppo"... inoltre detesto prendere il sole, una delle attività preferite della casa; la somma di tutti questi elementi normalmente mi porta a rintanarmi a casa di nonna ed a leggere tutti i libri che mi capitano sotto mano (soprattutto la collezione di Urania di uno dei miei zii).


Ieri non avrei avuto la possibilità di fare nulla del genere. Non eravamo appoggiati ad una casa, ma ad uno stabilimento. Inoltre, la piacevolezza di stare con dei miei coetanei senza adulti a farti sentire un bambino di due anni era troppa.


(Aggiungiamoci anche che normalmente Clark Kent non lo vedo mai, e che avere la possibilità di sfruttare l'appoggio di altre due donnine per prenderlo bonariamente in giro era troppo ghiotta!)


L'acqua era incredibilmente pulita, rispetto agli standard, pure se sulla superficie galleggiavano mucillagini e pezzetti di legno. Inoltre l'ho trovata decisamente calda, anche se non faccio testo (CK e l'Osteopata, che sono entrati con me, hanno impiegato il doppio del tempo... devo ricordarmi che io ho i cubetti di ghiaccio nel sangue...). Mi è dispiaciuto non avere la maschera, per tenere gli occhi aperti sott'acqua, pure se in effetti le ultime volte che ho usato la maschera ho visto che faceva entrare l'acqua...


Intanto che il trio prendeva il sole ed io cercavo di avvoltolarmi nel pareo e di ruotare il lettino inseguendo l'ombra dell'ombrellone, abbiamo passato le ultime ore della mattina e buona parte del pomeriggio. Ho pure fatto un massaggio a Brainy ed all'Osteopata, e mi sono fatta sentire i movimenti delle ossa craniche (da quello che ho capito, sto una pecetta...).


Tornata a casa, ero decisamente stordita, e con una voragine nello stomaco che ho cercato di ignorare almeno fino alle 20.30, tanto per non sballarmi troppo gli orari.


Oggi sono ancora stordita, se non peggio. Ho un orecchio otturato dall'acqua, ed un po' di doloretti vari. Tutto ok, ma dovrei mettere a posto per il rientro dei viejos, fare qualche bucato e così via, e non mi va m,anco per niente.


Cercherò di sforzarmi... incrociate le dita per me!


P.S. nonostante tutto, mi sono scottata la schiena col riverbero solare sulla sabbia... ci sto dando giù con l'olio di calendula... ma se pò?????

 

giovedì 25 agosto 2011

Eccheccavolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


No, non sono offesa.


Arrabbiata non è il termine giusto.


Fuori di me ci si avvicina, ma ancora non è corretto.


Delusa sì, tantissimo. Ma è sempre parziale.


Diciamo che sembra che tu abbia preso l'impegno di prendermi per i fondelli così sistematicamente, categoricamente, senza lasciarmi vie di fuga, fregandotene della mioa dignità e dei miei sentimenti, fregandotene di quello che avevi davanti e di quanto avevamo vissuto.


Sono in un momento di annichilimento dell'anima, di sfracassamento delle ovaie, di distruzione di quanto avevo coltivato con cura, rispetto, affetto e devozione.


L'unico problema è che per ottenere un minimo di soddisfazione dovrei andare a fare terra bruciata nell'anima di qualcun altro, e da tempo mi ero ripromessa di non farlo più...


...si può venire meno alle proprie promesse, una tantum, in caso di emergenza?






 



Intanto tu continua a prendermi per il culo, avanti...
Vediamo chi sarà il primo a soccombere, tra noi due...

Eccheccavolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


No, non sono offesa.


Arrabbiata non è il termine giusto.


Fuori di me ci si avvicina, ma ancora non è corretto.


Delusa sì, tantissimo. Ma è sempre parziale.


Diciamo che sembra che tu abbia preso l'impegno di prendermi per i fondelli così sistematicamente, categoricamente, senza lasciarmi vie di fuga, fregandotene della mioa dignità e dei miei sentimenti, fregandotene di quello che avevi davanti e di quanto avevamo vissuto.


Sono in un momento di annichilimento dell'anima, di sfracassamento delle ovaie, di distruzione di quanto avevo coltivato con cura, rispetto, affetto e devozione.


L'unico problema è che per ottenere un minimo di soddisfazione dovrei andare a fare terra bruciata nell'anima di qualcun altro, e da tempo mi ero ripromessa di non farlo più...


...si può venire meno alle proprie promesse, una tantum, in caso di emergenza?






 



Intanto tu continua a prendermi per il culo, avanti...
Vediamo chi sarà il primo a soccombere, tra noi due...

lunedì 22 agosto 2011

Ristrutturazioni


Oggi i viejos sono partiti di nuovo, stavolta verso lande decisamente più fresche (vederli invaligiare canottiere di lana, felpe e pantaloni lunghi in questa estate da quasi-quaranta-gradi, è stato bizzarro...).


Stavolta il loro viaggio durerà una settimana... e visto che ho finito, per il momento, col lavoro a Porta Portese, che i miei pazienti sono quasi tutti in ferie, e che villa Caos è libera, ho deciso che è arrivato il momento di lavorare con l'antimuffa e tutto.


Probabilmente non passerò tutto il tempo mascherata da teletubbie a giocare con le vernici, però non credo che mi dedicherò molto al blog. Non che si noterà più di tanto, visto che chi mi legge di solito è in vacanza...


Auguratemi l'in bocca al lupo. Detesto salire sulle scale per trattare i muri.



 






 



Peraltro, ce l'ho a morte con uno dei miei cugini che, venendo ospite a cena giovedì scorso, mi ha attaccato la colonna sonora del vecchio film di Blob, ed ancora non riesco a tirarmela fuori...

mercoledì 17 agosto 2011

Amicizie virtuali


Sono favorevole alle amicizie nate in rete.


Sarei poco coerente se non lo fossi, visto che le migliori amicizie che ho sono nate dietro ad uno schermo...


Quindi, non è questo il punto.


Il punto è che mi fanno incacchiare queste richieste di amicizia da gente che magari mi ha solo vista connessa a Splinder. Gente il cui unico scopo è fare sì che il proprio blog venga letto, e che mi manda la famosa mail senza né controllare il mio profilo, né provare a leggere il blog.


Di conseguenza, ho avuto richieste d'amicizia da appassionati di grandi classici della letteratura, da sadomasochisti, da mamme rampanti, e così via...


Siete scemi o avete un mucchio di tempo da perdere???


Per favore, chiedetemi l'amicizia solo ed esclusivamente se pensate che abbiamo qualcosa da condividere. Altrimenti, vi ignorerò e basta.

martedì 16 agosto 2011

Alone again... or?


I viejos, ovvero la Squala e Barbapapà, sono partiti stamattina, per la prima brevissima vacanza estiva dell'anno.


Con AiLund che anche se non stesse in Croazia sarebbe comunque lontana, questo vuol dire che sono da sola.


Tutta pacchia?


Non proprio...


Ho ricevuto un elenco di istruzioni su cosa fare, chi vedere, dove andare a fare la spesa... che sembra quasi che io non possa avere una volontà mia...


Certe cose le rispetterò, non potrò farne a meno... certe altre, sarà un piacere romperle...



 



lunedì 15 agosto 2011

Maledetta confusione!!!!!!!!!!!


                   



 



Quando ho scelto di diventare vegetariana, ho fatto anche una scelta di genere che, nel mio piccolo, cercavo di portare avanti già da un po'.


Si tratta di una scelta bioetica, nel senso che non volevo usare cibi prodotti con procedure inquinanti, né prodotti cosmetici contenenti schifezze varie.


In parole povere, una bella rottura di scatole atque gran orbatura per leggere ingredienti ed INCI, per informarmi quanto più possibile, e così via.


Molto buono e giusto, mi direte voi.


Potenzialmente sì, pure se estremamente complicato farlo con la Squala che compra le cose in offerta, non perché sono di buona qualità o sane...


(Un esempio recente che rende l'idea dell'attenzione della Squala anche solo ai dettagli è stato l'acquisto per me, da parte sua, di un pacco di taralli all'olio contenenti anche strutto. Cara lei.)


Con i bollini che ho elencato sopra, pensavo di aver in parte risolto i miei problemi. Speravo che fossero certificazioni valide per tutto, riconosciute eccetera.


Invece, non ho risolto molto. Basta leggere
qui per capirlo. Per chi non volesse leggere, specifico io: i simpatici bollini sono a pagamento. Questo vuol dire che magari un'azienda è perfettamente in regola con i criteri ma non ha i soldi per comprare il bollino; oppure che un'azienda lo compra e lo appiccica dove le va sul suo sito, magari anche in una pagina dove ci sono cose che non corrispondono alle caratteristiche del bollino stesso.


Quindi, un'amica dell'erborista con cui ho stretto amicizia, che produce prodotti erboristici anche con erbe biologiche, deve segnalarle con un asterisco perché non ha potuto acquistare il bollino della foglia.
Una casa-civetta come la Lush, famosa in tutto il mondo per le gran menate di ecologicità che si fa, attacca ovunque il bollino "vegan", e magari ha prodotti contenenti cera alba (ovvero cera di opercolo) o uova. Che a me frega relativamente, visto che non sono vegan, però è una presa per i fondelli (peraltro non l'unica riguardante la Lush. Evitatela. Fa schifo).
Oppure ti si dice che il prodotto è "cruelty-free", e poi, facendo una ricerchina per gli INCI, scopri che magari l'azienda non ha testato nulla sugli animali, ma che i produttori dei composti lo hanno fatto...


Il risultato è che c'è un casino mostruoso a riguardo... e forse l'unica ancora di salvezza è rifuggire dagli speculatori, e cominciare a farsi le cose in casa, come ai vecchi tempi...


(Per esempio... sapete che è possibile fare il dentifricio a partire dal pane raffermo?)

Maledetta confusione!!!!!!!!!!!


                   



 



Quando ho scelto di diventare vegetariana, ho fatto anche una scelta di genere che, nel mio piccolo, cercavo di portare avanti già da un po'.


Si tratta di una scelta bioetica, nel senso che non volevo usare cibi prodotti con procedure inquinanti, né prodotti cosmetici contenenti schifezze varie.


In parole povere, una bella rottura di scatole atque gran orbatura per leggere ingredienti ed INCI, per informarmi quanto più possibile, e così via.


Molto buono e giusto, mi direte voi.


Potenzialmente sì, pure se estremamente complicato farlo con la Squala che compra le cose in offerta, non perché sono di buona qualità o sane...


(Un esempio recente che rende l'idea dell'attenzione della Squala anche solo ai dettagli è stato l'acquisto per me, da parte sua, di un pacco di taralli all'olio contenenti anche strutto. Cara lei.)


Con i bollini che ho elencato sopra, pensavo di aver in parte risolto i miei problemi. Speravo che fossero certificazioni valide per tutto, riconosciute eccetera.


Invece, non ho risolto molto. Basta leggere
qui per capirlo. Per chi non volesse leggere, specifico io: i simpatici bollini sono a pagamento. Questo vuol dire che magari un'azienda è perfettamente in regola con i criteri ma non ha i soldi per comprare il bollino; oppure che un'azienda lo compra e lo appiccica dove le va sul suo sito, magari anche in una pagina dove ci sono cose che non corrispondono alle caratteristiche del bollino stesso.


Quindi, un'amica dell'erborista con cui ho stretto amicizia, che produce prodotti erboristici anche con erbe biologiche, deve segnalarle con un asterisco perché non ha potuto acquistare il bollino della foglia.
Una casa-civetta come la Lush, famosa in tutto il mondo per le gran menate di ecologicità che si fa, attacca ovunque il bollino "vegan", e magari ha prodotti contenenti cera alba (ovvero cera di opercolo) o uova. Che a me frega relativamente, visto che non sono vegan, però è una presa per i fondelli (peraltro non l'unica riguardante la Lush. Evitatela. Fa schifo).
Oppure ti si dice che il prodotto è "cruelty-free", e poi, facendo una ricerchina per gli INCI, scopri che magari l'azienda non ha testato nulla sugli animali, ma che i produttori dei composti lo hanno fatto...


Il risultato è che c'è un casino mostruoso a riguardo... e forse l'unica ancora di salvezza è rifuggire dagli speculatori, e cominciare a farsi le cose in casa, come ai vecchi tempi...


(Per esempio... sapete che è possibile fare il dentifricio a partire dal pane raffermo?)

giovedì 11 agosto 2011


Think I'll pack it in
and buy a pick-up
Take it down to L.A.
Find a place to call my own
and try to fix up.
Start a brand new day.

The woman I'm thinking of,
she loved me all up
But I'm so down today
She's so fine, she's in my mind.
I hear her callin'.

See the lonely boy,
out on the weekend
Trying to make it pay.
Can't relate to joy,
he tries to speak and
Can't begin to say.

She got pictures on the wall,
they make me look up
From her big brass bed.
Now I'm running down the road
trying to stay up
Somewhere in her head.

The woman I'm thinking of,
she loved me all up
But I'm so down today
She's so fine she's in my mind.
I hear her callin'.

See the lonely boy,
out on the weekend
Trying to make it pay.
Can't relate to joy,
he tries to speak and
Can't begin to say.



 



In questo momento sarei in vena di "on the road".


Capite cosa intendo?


Vorrei avere il T1 (e pazienza se nella vita reale non guido neanche sotto tortura), la strada sotto alle ruote, un paio di occhiali da sole ridicoli e Neil Young nello stereo.


Invece, oggi ho comprato la vernice, l'antimuffa, un paio di teli, una tuta per verniciare (di quelle in tessuto-non tessuto, che una volta indossate ti fanno sembrare un gigantesco teletubbie bianco), e tanto per tirarmi su di morale anche del karkadè e della tisana ai frutti rossi.


Mi sento on the road, ed ho le narici che continuano a sentire l'odore di ribes e di mirtillo...



 




Think I'll pack it in
and buy a pick-up
Take it down to L.A.
Find a place to call my own
and try to fix up.
Start a brand new day.

The woman I'm thinking of,
she loved me all up
But I'm so down today
She's so fine, she's in my mind.
I hear her callin'.

See the lonely boy,
out on the weekend
Trying to make it pay.
Can't relate to joy,
he tries to speak and
Can't begin to say.

She got pictures on the wall,
they make me look up
From her big brass bed.
Now I'm running down the road
trying to stay up
Somewhere in her head.

The woman I'm thinking of,
she loved me all up
But I'm so down today
She's so fine she's in my mind.
I hear her callin'.

See the lonely boy,
out on the weekend
Trying to make it pay.
Can't relate to joy,
he tries to speak and
Can't begin to say.



 



In questo momento sarei in vena di "on the road".


Capite cosa intendo?


Vorrei avere il T1 (e pazienza se nella vita reale non guido neanche sotto tortura), la strada sotto alle ruote, un paio di occhiali da sole ridicoli e Neil Young nello stereo.


Invece, oggi ho comprato la vernice, l'antimuffa, un paio di teli, una tuta per verniciare (di quelle in tessuto-non tessuto, che una volta indossate ti fanno sembrare un gigantesco teletubbie bianco), e tanto per tirarmi su di morale anche del karkadè e della tisana ai frutti rossi.


Mi sento on the road, ed ho le narici che continuano a sentire l'odore di ribes e di mirtillo...



 



Alle volte la gente è un po' tarda...






 



... credo si commenti da solo, vero?

Alle volte la gente è un po' tarda...






 



... credo si commenti da solo, vero?

sabato 6 agosto 2011

... corro il rischio di rispondermi da sola...


Ieri devo aver fatto l'una, anche passata, a leggere il libro di Graves.


E' pericoloso, se ci si entra dentro, non se ne esce più... almeno, parlo per me...


Però, attualmente, sono affascinata da una sua teoria. Che, se si rivelasse vera, darebbe una risposta al mio post "Rootless", quello in cui univo il gaelico e lo Zaar.


Chissà perché, io spero che sia vera... e mi domando perché caspita scrivano i libri di storia così male, se poi basta un libro così a spiegarti mille volte meglio le cose...



 



venerdì 5 agosto 2011

Letture estive...


Quando mi sono vista l'ultima volta con MakeUp, ne ho approfittato per fare un salto alla Feltrinelli (eh, i miei scaffali erano orribilmente vuoti... ).


Tanto per fare qualcosa di diverso, invece dei soliti libri di narrativa fantastica, o di qualunque argomento i librai infilino nella sezione "esoterismo", ho deciso di buttarmi sull'antropologia culturale.


Ho mollato a poco dall'inizio un libro sulla simbologia celtica che potrebbe essere bellissimo, se non fosse tradotto letteralmente da cani (e con miti in cui mancano interi stralci senza il solito simbolo di "omissis").


Mi sono buttata con entusiasmo nella lettura del "Ramo d'oro" di sir Frazer, solo per scoprire che lui era un idiota molto "fine '800", ignorante come una scarpa, che faceva di tutta l'erba un fascio senza neanche cercare parallelismi concreti... una delusione... però, le dormite che faccio su questo libro sono grandiose (mi ispira anche la copertina "imbottita" ^^).


Oggi ho cominciato "La Dea bianca" di Robert Graves... ovviamente, mi sono dovuta forzare a lasciare il libro, quando ho visto che erano quasi le 21... L'Adelphi non può annoverare tra i suoi collaboratori dei traduttori scarsi... e sull'ottima capacità narrativa di Graves ho sbrodolato pure troppo, consigliando a mezzo mondo i suoi "Miti greci".
Credo che questo libro mi accompagnerà a lungo, magari anche sul treno mentre vado a lavoro la domenica mattina e sono rincoglionita dal sonno!!!!!!!


Vediamo se riesco ad arrivare alla fine dell'estate un pochino più colta...


Invece, non c'entra niente, ma mentre andavo a buttare la spazzatura (lo so, cosa poco prosaica, ma noi esseri umani produciamo ciarpame, nel caso qualcuno non lo avesse notato...), ho visto una luna spettacolare... già in avanti nel suo corso, un bel quarto crescente, grande, appena un po' dorata... mi ha fatto venire voglia di calciare via le pantofole e danzare!!!! E, in effetti, qualche passo di danza, nel cortile, me lo sono concesso...



 



Letture estive...


Quando mi sono vista l'ultima volta con MakeUp, ne ho approfittato per fare un salto alla Feltrinelli (eh, i miei scaffali erano orribilmente vuoti... ).


Tanto per fare qualcosa di diverso, invece dei soliti libri di narrativa fantastica, o di qualunque argomento i librai infilino nella sezione "esoterismo", ho deciso di buttarmi sull'antropologia culturale.


Ho mollato a poco dall'inizio un libro sulla simbologia celtica che potrebbe essere bellissimo, se non fosse tradotto letteralmente da cani (e con miti in cui mancano interi stralci senza il solito simbolo di "omissis").


Mi sono buttata con entusiasmo nella lettura del "Ramo d'oro" di sir Frazer, solo per scoprire che lui era un idiota molto "fine '800", ignorante come una scarpa, che faceva di tutta l'erba un fascio senza neanche cercare parallelismi concreti... una delusione... però, le dormite che faccio su questo libro sono grandiose (mi ispira anche la copertina "imbottita" ^^).


Oggi ho cominciato "La Dea bianca" di Robert Graves... ovviamente, mi sono dovuta forzare a lasciare il libro, quando ho visto che erano quasi le 21... L'Adelphi non può annoverare tra i suoi collaboratori dei traduttori scarsi... e sull'ottima capacità narrativa di Graves ho sbrodolato pure troppo, consigliando a mezzo mondo i suoi "Miti greci".
Credo che questo libro mi accompagnerà a lungo, magari anche sul treno mentre vado a lavoro la domenica mattina e sono rincoglionita dal sonno!!!!!!!


Vediamo se riesco ad arrivare alla fine dell'estate un pochino più colta...


Invece, non c'entra niente, ma mentre andavo a buttare la spazzatura (lo so, cosa poco prosaica, ma noi esseri umani produciamo ciarpame, nel caso qualcuno non lo avesse notato...), ho visto una luna spettacolare... già in avanti nel suo corso, un bel quarto crescente, grande, appena un po' dorata... mi ha fatto venire voglia di calciare via le pantofole e danzare!!!! E, in effetti, qualche passo di danza, nel cortile, me lo sono concesso...



 



giovedì 4 agosto 2011

The flowers of Bermuda...





 



Alle volte mi sento come il capitano del Nightingale...


Ah, se tutto andrà come desidero, a settembre comincerò il corso di Tuina, che non costa poco ma che riconosce i simpatici crediti ECM, e rilascia un attestato valido.


Incrociate le dita per me, please!!!!!!!!!

martedì 2 agosto 2011

Rootless...





 



 Questo post nasce dalle mie sporadiche peregrinazioni sul blog di Jentu, una giovane (?) salentina che balla la Pizzica... o meglio, la vive. Leggere per capire.


Ci sono finita per caso, e devo dire che mi ha incantata. Un po' er quello che scrrive, e come, un po' per come vive la sua passione.


Una passione che ha radici immerse nella sua terra, nel Salento, e nei suoi mille aspetti.


Forse, alla base di tutto, è proprio questo che mi affascina. Io, che sono mezzosangue, nata a Roma sentendola solo una trappola per topi, che non capisco se sono carne o pesce (o un bell'ammasso di verdure, visto il mio vegetarianesimo), che non posso dire di parlare nessun dialetto, e che stento tanto a capirli (anche quelli cosiddetti "facili")... ecco... sono affascinata dalle radici...


Quelle che ti legano ad un posto, che ti fanno pensare "Questa è la mia casa, la mia terra, la mia gente, il mio passato e le mie ossa". Quelle che magari uno disprezza, ma a cui ritorna sempre, per avere un'ancora, un punto saldo.


Io sono figlia di una romana di prima generazione e di un vichingo da una vita. La Squala è figlia di una napoletana e di un fù calabrese. Nell'albero genealogico si intravedono radici triestine ed austriache, e si intravedono passaggi rapidi in Turchia (la fù Costantinopoli), e nelle isole greche. In questa famiglia sono entrati polacchi, gente dalla penisola indocinese, cubani, cileni, pure una giapponese!


Il risultato è che siamo cosmopoliti, cittadini del mondo... e che io non so quale terra è la mia, a quale parte del mio sangue devo dare retta.


Perché mi commuovo nel sentire una pizzica salentina, o nel leggere una poesia in gaelico gallese che non saprei neanche pronunciare? Perché sento questa forte attrattiva per le basse montagne, i boschi ed i laghi? Perché danzo la Danza del Ventre, ma se devo darmi all'improvvisazione il mio corpo si scioglie nello Zaar?


Dove sono le mie radici?



 



  Tìr na nOg agus Tìr na mBeo,
Tìr gan bròn ar bith
Tà si i gcèin san iarthar buì,
Ar chladach na mara goirme.



Tà curach luath de chriostal agam,
Nach bhfaca sùil bhàsmhar go deo.
Tiocfaimid go Tir sin roihm titim na hoìche,
I mo churaigh luaith ghil.



Tiocfaimid cladach na Tire grianmhaire sin,
Gan draoithe's gan deamhain chomh maith.
Go Tìr na nOg, san iarthar buì,
Ar chladach na mara goirme.



Tir aoibhinn a bhfuil gleannta uainte inti,
Sruthanna geala's mànna fèarmhara.
Tìr shìtheac shàm gan bhàs is gan Tinneas,
Mar a bhfuil Samhradh ann go deo.