martedì 2 agosto 2011

Rootless...





 



 Questo post nasce dalle mie sporadiche peregrinazioni sul blog di Jentu, una giovane (?) salentina che balla la Pizzica... o meglio, la vive. Leggere per capire.


Ci sono finita per caso, e devo dire che mi ha incantata. Un po' er quello che scrrive, e come, un po' per come vive la sua passione.


Una passione che ha radici immerse nella sua terra, nel Salento, e nei suoi mille aspetti.


Forse, alla base di tutto, è proprio questo che mi affascina. Io, che sono mezzosangue, nata a Roma sentendola solo una trappola per topi, che non capisco se sono carne o pesce (o un bell'ammasso di verdure, visto il mio vegetarianesimo), che non posso dire di parlare nessun dialetto, e che stento tanto a capirli (anche quelli cosiddetti "facili")... ecco... sono affascinata dalle radici...


Quelle che ti legano ad un posto, che ti fanno pensare "Questa è la mia casa, la mia terra, la mia gente, il mio passato e le mie ossa". Quelle che magari uno disprezza, ma a cui ritorna sempre, per avere un'ancora, un punto saldo.


Io sono figlia di una romana di prima generazione e di un vichingo da una vita. La Squala è figlia di una napoletana e di un fù calabrese. Nell'albero genealogico si intravedono radici triestine ed austriache, e si intravedono passaggi rapidi in Turchia (la fù Costantinopoli), e nelle isole greche. In questa famiglia sono entrati polacchi, gente dalla penisola indocinese, cubani, cileni, pure una giapponese!


Il risultato è che siamo cosmopoliti, cittadini del mondo... e che io non so quale terra è la mia, a quale parte del mio sangue devo dare retta.


Perché mi commuovo nel sentire una pizzica salentina, o nel leggere una poesia in gaelico gallese che non saprei neanche pronunciare? Perché sento questa forte attrattiva per le basse montagne, i boschi ed i laghi? Perché danzo la Danza del Ventre, ma se devo darmi all'improvvisazione il mio corpo si scioglie nello Zaar?


Dove sono le mie radici?



 



  Tìr na nOg agus Tìr na mBeo,
Tìr gan bròn ar bith
Tà si i gcèin san iarthar buì,
Ar chladach na mara goirme.



Tà curach luath de chriostal agam,
Nach bhfaca sùil bhàsmhar go deo.
Tiocfaimid go Tir sin roihm titim na hoìche,
I mo churaigh luaith ghil.



Tiocfaimid cladach na Tire grianmhaire sin,
Gan draoithe's gan deamhain chomh maith.
Go Tìr na nOg, san iarthar buì,
Ar chladach na mara goirme.



Tir aoibhinn a bhfuil gleannta uainte inti,
Sruthanna geala's mànna fèarmhara.
Tìr shìtheac shàm gan bhàs is gan Tinneas,
Mar a bhfuil Samhradh ann go deo. 


   

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