sabato 24 dicembre 2011

Happy XMas


Visto che sono ormai la sovrana incontrastata di un blog abbandonato a sé stesso, gli auguri di natale ve li faccio a modo mio, da persona che vorrebbe un mondo diverso, e peraltro acciclata ed in singletudine triste (tipo la sbronza triste, ma data dalla solitudine e dalla totale estraneità all'alcool).


Vorrei svegliarmi il prosssimo anno in un mondo diverso... un mondo come quello che auspicava il buon John...



 



 

giovedì 22 dicembre 2011

...


Mamma, che stanchezza!!!!!!!!


Manco a dire che abbia fatto qualcosa di particolare, tipo la Fisicata che si è laureata oggi (e non so neanche quanto ha preso, bestia di cugina che sono!!!!!!!)... no... sono solo andata in giro tipo cagnolina al guinzaglio con i viejos per tutto il pomeriggio nei meandri del luogo di perdizione per eccellenza: IKEA...


Stavolta sono stata brava... ho speso solo 30 centesimi all'angolo occasioni, per una felce, una sorta di capelvenere, che urlava pietà... o la prendevo o moriva, povera... dopo proverò a darle un po' di acqua diamante, sia mai che si riprende... per il resto, è stato tutto un imbottìgliati nel traffico (però mi sono goduta il cielo vespertino e le montagne innevate ^^), un sali e scendi le scale, un cerca le cose (per noi e per AiLund), un imbottirsi al buffet (tipica usanza svedese, quella dello "smörgåsbord", in questo caso proposta in salsa pesciosa visto che c'era tantissimo salmone, il sill - aringhe preparate in vari modi -, uova con caviale e uova di lompo, e lo Jansons Frestelse, la "tentazione di Janson", ovvero un gratin di patate con aringhe... ah, e poi c'era lo Julskinka, il prosciutto "di natale"...), un ariscendi a cercare altra roba, ed una fila lunghissima alla cassa per i viejos, anche a causa della signora davanti a loro che aveva fatto spese pazze fino a dover scrivere un assegno per 10.000 euri, al che ho dovuto cominciare io a prendere le vettovaglie alla bottega svedese (ovviamente altro salmone ed altre aringhe... oltre alle immancabili polpette...), finendo poi col beccarmi il cazziatone della Squala perché non avevo preso le cose che preferisce lei...


Che la Squala sia campionessa di rottura della pelota basca, lo sapevo, ma che fosse pure assurda... beh, ok, l'avevo già subodorato...


Per i pro, mentre oggi trottavo per portare alla suddetta Squala le buste per fare la spesa al supermercato vicino casa, ho incontrato l'Ugrocrucco, il ragazzo dell'Erborista, che mi ha detto perentoriamente "DEVI passare in negozio"... pensando che avessero messo la luce ad illuminare il regalo che gli ho fatto (una drusa di ametista, tanto per "ripulire" l'aria dalla negatività di certi frequentatori dell'erboristeria...), riportando indietro le buste piene (... presente il discorso di prima della pelota basca?), sono passata al negozio, dove mi è stato dato... il mio regalo di natale! ^^ Chiuso sigillato, e che al momento fa bella mostra di sé sotto il mitico alberello sbilenco di casa


Per i "ni", non riesco a togliermi dalla testa questa canzone...



 



 

domenica 18 dicembre 2011

Iced


Sono due giorni che è precipitata la temperatura...


E se ieri, che ero in giro con MakeUp a festeggiare la sua laurea (è diventata DottoRA pure lei!!!!!!! ^^ E con 110, mostriciattola!!!!!!!!!!!!!! ^^), a furia di camminare non me ne sono resa conto che relativamente, oggi, a Porta Portese, a stare ferma ore e ore e ore... beh, è un altro paio di maniche...


Lì non riuscivo più a muovere le mani... mi faceva male anche girare il cacciavite... ora, nonostante una tazza di tè ed una di brodo, doppi calzini (di cui un paio di cotone), doppia maglietta, maglione e vestaglia, pantaloni di velluto coi leggins sotto eccetera, mi sento i piedi gelati...


Credo di conoscere intimamente il significato di "gelo nelle ossa" e di "aghi di ghiaccio".


In più, stasera PoshMan e consorte a cena...

venerdì 9 dicembre 2011

Nonna


Mia nonna, G., è nata il 17 maggio del 1917. So per certo che suo padre era un filatelico, e suo nonno un restauratore di arazzi. So anche che il padre era un uomo in gamba, perché non ha dato tanto peso alla mentalità dell'epoca, ed ha permesso anche alle figlie femmine di studiare.


Ha vissuto gli strascichi della prima guerra mondiale, e si è beccata in pieno la seconda. Non me ne parlava mai, mi hanno raccontato più cose le sorelle... comunque, so che è stata nominalmente una "cittadina italica esemplare", poi a casa ha ospitato una famiglia ebrea, nascondendola alla persecuzione (mia madre e i miei zii chiamavano ancora la donna che nonna aveva ospitato "zia"...).


Dicevo, ha studiato. Si è laureata in Fisica, negli anni di Fermi ed Einstein, e credo fosse una delle pochissime donne della facoltà, all'epoca. Lì ha conosciuto nonno. Uno degli aneddoti voleva che un giorno, quando ancora erano fidanzati, fossero usciti dall'università chiacchierando e, presi dal discorso, non si fossero resi conto, inizialmente, di stare uscendo da Roma. Non so se sia vero, ma la trovo una storia molto tenera.


Che nonna e nonno si siano amati molto è facile da intuire... hanno avuto 9 figli... e quando mio nonno è morto, lei ha scelto di rimanere sola, circondata dalla famiglia, anche se era ancora relativamente giovane...


Ha insegnato matematica e fisica al liceo, ma doveva aver trasmesso molto. Al funerale c'erano dei suoi alunni, e la ricordavano con molto affetto. Io ricordo che al liceo andavo da lei a studiare, e non solo mi dava una mano con queste materie scientifiche (che per me sono improponibili), ma anche col latino e col greco, che ricordava dal SUO liceo. Siamo sinceri, era una gran bella testa...


E' andata in pensione l'anno prima che nascessi io, più o meno "costretta" dalle leggi pensionistiche dell'epoca (allora, avrebbe voluto continuare. Era stata pure fatta Cavaliere del Lavoro, anche se è un titolo di cui non si è mai fregiata... era molto più orgogliosa del suo Professoressa...).


Da un certo punto di vista, la mia nascita le ha fatto comodo perché, con entrambi i viejos che lavoravano, mi stava lei dietro quindi aveva modo di tenere il tempo occupato. In un certo senso, mi ha cresciuta lei. Visto che già da piccola avevo "in germe" quello che sarei diventata, quando mi portavano all'asilo dalle suore facevo un casino del diavolo, quindi lei mi prendeva, mi riportava a casa e restava con me. Se i miei genitori decidevano di andare a qualche concerto, lei era la prima persona a venire chiamata, e devo essere sincera, sia io che mia sorella (ma io in particolar modo) la facevamo disperare non poco...


Era fondamentalmente una persona buona e disponibile, e non la sto idealizzando. C'erano anche degli spigoli: era molto ansiosa, aveva un concetto di "ordinato" un po' estremo (ed a farne le spese eravamo molto noi nipoti, per esempio diceva ad AiLund "Ti vedo troppo pallida!", oppure "Eh, spazzolati i capelli!"... oppure diceva a me "Ti sei fatta lo scopettino?", se mi raccoglievo i capelli...), e non era molto espansiva (mia cugina più piccola, che la adorava letteralmente e cercava sempre di abbracciarla e baciarla, veniva malamente scacciata con le parole "Sciò, mosca tediosa!"). Però era lei. Non so, riuscivi ad accettare tutto, anche se magari su due piedi ci rimanevi male o ti arrabbiavi, perché comunque sia poi ti dava talmente tante dimostrazioni di quanto ti voleva bene, che non aveva più importanza...


Passerà alla storia la mitica cioccolata calda con cui rifocillava noi nipoti in inverno, talmente amara da essere nera (delle mie cugine saccaromani dicevano che la faceva col sale...), talmente densa che potevi metterci il cucchiaino in piedi dentro, e solo lentamente si posava sul bordo della tazza... passerà alla storia il suo cavallo di battaglia, il sugo capperi e pinoli, la minestrina la sera (col dado granulare che, dopo che avevamo avuto entrambe sogni bizzarri, mi sono convinta che fosse allucinogeno...), lo scialle addosso 9 mesi su 12, il gusto più per il salato che per il dolce, che spingeva il penultimo figlio a portarle la pizza scrocchiarella, che rosicchiava a stento ma con molto gusto con la dentiera...


Sorda ormai da tanti anni, il suo declino è cominciato con la perdita della vista. Lei, che era sempre stata autonoma, iperattiva (dicevamo che era una trottola...), che leggeva i libri e i giornali, che andava in giro ovunque, quando ha cominciato a non vedere più bene la strada (e quindi a cadere) è diventata timorosa e restia ad uscire... poi la vista è peggiorata, ha smesso prima di leggere, poi di cucinare, poi quasi di girare per casa... la morte di mia zia, la sua primogenita, ha accelerato il declino. Le sono venuti acciacchi di tutti i tipi, ogni anno sotto alle feste stava male. Mi ricordo di aver discusso con lei una volta perché avrebbe voluto "non starci più con la testa"... io che all'epoca stavo trattando una persona che non ragionava più ed era orribile sia con la badante che con i familiari, non la volevo sentir fare questi discorsi... ma poi, un po' per volta, ho capito: essere rigionieri lucidi in un corpo che non ti da più possibilità di fare nulla, deve essere un lungo, atroce incubo...


L'ansia le è peggiorata, ed ha cominciato ad essere depressa; inizialmente erano i miei zii a farle compagnia 24 ore al giorno, ma la cosa diventava troppo pesante, quindi hanno dovuto ricorrere prima ad una, poi a due badanti. Ciononostante, c'era sempre una o due persone di famiglia con lei, durante il giorno. Una volta a settimana veniva pure la sua sorella più giovane (84 anni... e si sposta con i mezzi pubblici, e fa viaggi in posti esotici del mondo, vorrei dire...), e lei riusciva a farla ridere, anche se nonna cercava di trattenersi...


La situazione è precipitata venerdì scorso, quando le era tornata la febbre, le hanno dato un antipiretico, ed oltre alla temperatura è crollato tutto, pressione, stato di coscienza, battito cardiaco... le hanno messo flebo e respiratore, ed ha aspettato... domenica pomeriggio, quando dopo Porta Portese ero andata da lei ma mi accingevo a tornare a casa, mi ha salutata, ed è stata l'ultima parola che ha detto... credo verso mezzanotte, o poco oltre, tra domenica e lunedì, si è spenta, tornando finalmente vicina a suo marito ed a sua figlia.


Per me è rimasta lei finché l'hanno lasciata sul suo letto, anche se trovavo assurdo che l'avessero vestita con la tuta (non la usava mai, se non negli ultimissimi anni per fare fisioterapia...); invece, nel momento in cui l'hanno messa nella bara, non era più il corpo di mia nonna, ma una sorta di statua di cera, che non le assomigliava neanche troppo. Forse per questo la tumulazione mi ha sconvolta meno che ad altre persone di casa.
Ieri, che ci siamo riuniti di nuovo tutti a casa sua, ho approfittato di un momento per scivolare di nuovo in camera sua. Non ne sono sicura al 100%, c'era un po' troppo casino... ma credo stia là. E credo che se per lei sarà più semplice che per mia zia di staccarsi da questo Piano, rimarrà comunque a portata di orecchio, per tenerci una mano sulla testa, come ha sempre fatto quando era viva...

lunedì 5 dicembre 2011

domenica 4 dicembre 2011

Sospesa...


...la situazione è grave... la preoccupazione è molta, la mente razionale è pronta ma una parte di me si aggrappa all'attaccamento... puro egoismo, lo so, ma sono umana... ora so che la fine è vicina, cerco disperatamente di lasciar andare, ma io sono una, immaginatevi l'attaccamento di 16 più 8 più altri 8 più altri boh...


Per favore, se mi leggete statemi vicina... ho bisogno di forza... dieci anni fa avevo tre pilastri... oggi l'ultimo di questi pilastri si sta sgretolando...

sabato 3 dicembre 2011

...non facciamo scherzi!!!!!!!!


Stamattina mi aspettava la sveglia presto, sempre per motivi corsistici (il Tuina o mi salverà la carriera o mi ucciderà, già lo so!).


Avevo messo la sveglia alle 6, ieri sera... solo, tra una cosa e l'altra, sono andata a dormire ben oltre la mezzanotte, e tra questo ed un po' di stress emotivo, al momento di alzarmi per spegnere la sveglia (tenuta accuratamente distante proprio per farmi alzare, anche se ormai questo sistema non funziona più tanto...)... ho rischiato di svenire.


Proprio così.


Mi ha presa un senso di fiacca, sentivo le gambe tremare, ho fatto appena in tempo a mettere altri 15 minuti alla sveglia ed a ributtarmi sul letto che mi ha assalita la nausea ed ho cominciato a sudare freddo...


La mattinata, pertanto, non è stata delle più eccelse... per fortuna già all'ora di pranzo stavo meglio...


Vorrei solo che il mio corpo non facesse scherzi, visto che di questi tempi non sono molto graditi...