giovedì 31 marzo 2011

Relax!


Di questi tempi, mi si dice, bisogna essere grati di avere un lavoro.


Bisogna essere contenti che qualcuno ti paghi niente, che tu venga sfruttato in maniera ignominosa, che il tuo tempo sia a disposizione di soggetti a cui interessa solo il guadagno personale.


No, non è un post-lamentela. E' un post del tipo "ho trovato una scappatoia"! ^^


In pratica la scappatoia me l'hanno offerta. Ho finito un bel po' di pazienti, tempo fa, ed ho fatto richiesta per delle persone nuove... ho aspettato, aspettato, aspettato... e quando si sono decisi a ricontattarmi, ho scoperto che i registri dei pazienti erano "ad aggiornare", e che di persone per me ce n'erano pochine.


Da qui, idea (a mio giudizio) brillante: non diminuirò la qualità del lavoro, questo mai... ma perché non diminuire la quantità???


Ora, sono un po' di giorni che ho del tempo libero extra. Mi si aprono voragini di tempo libero in mattinata, quando dovrei essere nel pieno del lavoro.


Gli stessi pazienti, inconsapevolmente, mi aiutano... come stamattina: dovevo essere già fuori di casa, quasi a casa della paziente numero 1 della mattina, invece quando l'ho chiamata ho scoperto che sarebbe andata col marito a trovare il fratello ricoverato in ospedale.


Quindi, eccomi qui.


Bello avere un po' di relax in una giornata prevista come piena!!!!!!! ^^



 






 



E per oggi pomeriggio, per il corso, mi sono già attrezzata... in borsa ho il libro sui Tarocchi... lascerò che il prof parli, io ho altro da studiare!!!!!!! ^^

lunedì 28 marzo 2011

Hidden





Nascosto,

Rifuggi gli sguardi

Cancelli

Con un soffio le tracce

Silente

Ti rifugi nell'ombra

E lasci

Che quest'onda ti scorra

Sopra

Intorno

E dentro...


 

domenica 27 marzo 2011

Dunque...


Che io sia fondamentalmente rimbambita, credo sia chiaro a tutti coloro che mi conoscono... ma oggi credo di aver toccato vette speciali...


Ieri sono uscita a cena con una mia cugina, e parlando ho realizzato che oggi sarebbe stato giorno di cambiamento dall'ora solare all'ora legale.



 






 



(Premetto... detesto questi cambi di orario... mi sembrano assurdi, ingiustificati... fosse per me, rimarrei all'ora solare... ma visto che non sto da sola, che vivo circondata da altre persone, da cui oltretutto dipendo per motivi affettivi, di lavoro eccetera...)


Insomma... una volta arrivata a casa, mi metto lì ed aggiusto gli orologi. Solo, lo faccio a modo mio... ovvero, li mando indietro di un'ora...


Stamattina, che volevo alzarmi presto, ho scoperto di avere due ore di ritardo su quello che pensavo... Per fortuna, era domenica...



Con mia cugina abbiamo parlato anche di altre cose. In un'occasione precedente, mi ha confessato di leggere il mio blog. A lei fa un effetto strano, un po' come frugare nella mia vita privata. A me... beh, devo dire pure. Non avevo mai pensato che qualche familiare sarebbe arrivato fin qui, pure se avevo fatto vedere a Gyza i post dedicati a lei (ma Gyza sta al computer come io sto agli orologi...). Ci sono certe cose di me che preferirei tenere lontane dalla Famiglia, è vero. Però voglio provare a correre il rischio. Non è come in passato, che ho chiuso ed eliminato blog perché non volevo sguardi indiscreti, ora io so di essere quello che sono perché sono stata quello che ero. Non mi sono fatta mancare gli errori, poco ma sicuro... ma al tempo stesso credo di averli pagati più che a sufficienza. Inoltre, questa nuova "tana virtuale" che mi sono scavata mi piace. Spero che questo discorsetto non la scoraggerà!



 



 

domenica 20 marzo 2011






 



Ho voglia di rimanere un po' di giorni da sola. Scusatemi.


Qualcosa o qualcuno ha deciso che in questo momento la mia vita deve trovarsi nel vuoto spinto. Ed io mi sento come se fossi stata aperta, riempita d'ovatta, ricucita ed usata come bambola.


Voglio riprendere i miei spazi, la mia dimensione. Ora come ora, anche respirare è dura.


Prometto che torno... pure se non credo che questo interesserà qualcuno...



 



mercoledì 16 marzo 2011

Sitting on the bomb


Vorrei scrivere questo post come una lettera aperta, una lettera destinata ai cosiddetti "grandi" della terra, a quelli che detengono il cosiddetto "potere", a quelli che decidono per gli altri cosa è giusto e cosa è sbagliato in virtù di una loro fantomatica appartenenza ad un'elite scelta da noi.


Tanto per cominciare, signori, se ci basiamo solo sul consenso che noi proviamo per voi, è inutile sbandierare un 51%. Vuol dire solo che siete insufficieti, come valutazione. Perché se si valuta qualcuno 50 su 100 è come valutarlo 5/10, no? A scuola non vi hanno insegnato che sotto il 6 è un brutto voto?


In secondo luogo, io sono appena una ventottenne, ma nel 1986 c'ero. C'ero, anche se non capivo molto, quando c'è stato il disastro di Cernobyl, c'ero quando sentivo notizie rassicuranti e vedevo mia madre, sì lei, la Squala, quella che si spezza ma non si piega, angosciata davanti al telegiornale che ripeteva a mò di pappagallo che "va tutto bene". Ho parlato personalmente con vari medici, una volta raggiunta l'età della ragione, ed ho avuto sempre lo stesso responso: dopo Cernobyl, i problemi alla tiroide sono aumentati in modo esponenziale, e non solo. Anche io mi devo tenere sotto controllo, io che all'epoca ero appena una bambina. Ho avuto modo di conoscere una donna ucraina che all'epoca doveva essere una ragazzina: aveva sulle braccia, sul torace e sul viso macchie bruno-rossiccie, simili a cicatrici da ustioni, che non andavano via. Mai. Come se non bastasse, in uno dei tg3 dei giorni scorsi hanno mandato un servizio in cui si mostravano anche bambini post-Cernobyl. Non avevo mai visto quei filmati, ed è stato un pugno nello stomaco. Intere classi di bambini malformati, senza naso, con gli occhi spostati, teratogenizzati. Adesso c'è questo casotto in Giappone, territorio dove già avevano avuto esperienze più che sufficienti con le radiazioni atomiche, ma dove evidentemente non era sufficiente la lezione per cercare alternative più eco-friendly per la produzione di energia elettrica. Non è che le radiazioni stanno lì, hanno rispetto degli esseri umani, seguino i confini... le radiazioni vanno, seguono i venti, possono arrivare in una settimana fin quaggiù, e lasciano le loro tracce. Sempre e comunque.


Oggi ho visto immagini del Parco della Pace a Hiroshima. Ho cominciato a piangere, senza riuscire a fermarmi, neanche quando Barbapapà mi ha abbracciata stretta, dicendomi che comunque ci sono loro, ci siamo tutti. Potrebbero esserci tutte le persone che mi vogliono bene, ed a cui io voglio bene, non basterebbe. Io ho paura. Paura perché i grandi capi di cui sopra se ne strafregano della gente e del Pianeta, amano solo il verde dei soldi, il tintinnare delle monete, la crescita dell'economia. Non gli importa di sedere sulla bomba, non saranno più qui quando ci sarà la deflagrazione. Sperano forse di aver mangiato abbastanza soldi per salvare i loro figli e nipoti, fregandosene del resto dell'umanità.


Ma viviamo tutti su questo Pianeta, che stiamo martirizzando, violentando ed uccidendo in ogni modo. Non ci sarà modo, se la bomba esplode, di evitare questo


 





 



Non è una foto ritoccata.


C'è solo un posto dove l'energia atomica è creabile e gestibile: sulle stelle.


La Terra non è una stella, non può esserlo, non sarebbe compatibile con la vita.


Vorrei che questi cosiddetti "grandi uomini", con per cervello un calcolatore, per cuore un registratore di cassa, per sangue del petrolio, per anima un bel mucchio di plutonio, tenessero conto che stiamo camminando sul corpo e sulle ossa della nostra Madre. Vorrei che le tributassero rispetto, e che decidessero, alla luce di quanto accade nel mondo, di chiudere immediatamente tutte le centrali nucleari, di bloccare istantaneamente le sperimentazioni sull'energia atomica, e di ideare un metodo sicuro quanto più possibile per smaltire il materiale radiattivo, che non sia semplicemente lasciarlo nella centrale abbandonata.



 



Sarei disposta a rinunciare tranquillamente al computer e ad accendere più candele che lampadine, se lo facessero.
 






lunedì 14 marzo 2011

A colpi di Zaar


Nonostante il derby e la pioggia battente, ieri abbiamo fatto, con Fabiana, un nuovo stage, il primo di un ciclo sulla Dea triplice.


Abbiamo parlato delle Moire e delle Norne, di una dea africana delle acque, di acqua in generale e del suono L, di abissi al di fuori e dentro di noi, di ciò che viviamo come negativo, ed abbiamo danzato fino ad uscire dal corpo, con lo Zaar, col sirtaki, con musiche arabe danzate con e senza velo. E' stato fantastico ed estenuante, non c'è che dire.


Mi ha fatto strano rendermi conto di essere l'unica a bruciare le  cose negative. Va bene che dovevo essere l'unica non-cristiana lì in mezzo a questo gruppo di donne (pure se alle volte ho qualche dubbio su Fabiana... ), però cavolo, pure nelle tradizioni cristiane è rimasto questo retaggio del paganesimo di bruciare cose vecchie o negative, no? Invece, quando si è trattato di vedere chi se la sentiva di bruciare una corda che abbiamo usato per simboleggiare i nostri limiti, sono stata l'unica ad alzare la mano... ed alla fine dello stage, mi sono pure offerta di bruciare certi fogli su cui avevamo scritto le nostre più grandi gabbie o i nostri tratti caratteriali meno graditi. E' venuto un bel fuoco... una puzza allucinante, ovviamente (la corda era di nylon...), ed ho carbonizzato tutto il calcare del pentolino di Barbapapà... ma se vi dicessi che quel fumo era proprio strano... mi credereste?


(e comunque, devo proprio prendermi un contenitore di metallo in cui bruciare le cose... non posso usare quello di Barbapapà...)


In ogni caso, oggi sono a pezzi, con le braccia e con le gambe... secondo me, è tutta colpa (o merito?) dello Zaar...

A colpi di Zaar


Nonostante il derby e la pioggia battente, ieri abbiamo fatto, con Fabiana, un nuovo stage, il primo di un ciclo sulla Dea triplice.


Abbiamo parlato delle Moire e delle Norne, di una dea africana delle acque, di acqua in generale e del suono L, di abissi al di fuori e dentro di noi, di ciò che viviamo come negativo, ed abbiamo danzato fino ad uscire dal corpo, con lo Zaar, col sirtaki, con musiche arabe danzate con e senza velo. E' stato fantastico ed estenuante, non c'è che dire.


Mi ha fatto strano rendermi conto di essere l'unica a bruciare le  cose negative. Va bene che dovevo essere l'unica non-cristiana lì in mezzo a questo gruppo di donne (pure se alle volte ho qualche dubbio su Fabiana... ), però cavolo, pure nelle tradizioni cristiane è rimasto questo retaggio del paganesimo di bruciare cose vecchie o negative, no? Invece, quando si è trattato di vedere chi se la sentiva di bruciare una corda che abbiamo usato per simboleggiare i nostri limiti, sono stata l'unica ad alzare la mano... ed alla fine dello stage, mi sono pure offerta di bruciare certi fogli su cui avevamo scritto le nostre più grandi gabbie o i nostri tratti caratteriali meno graditi. E' venuto un bel fuoco... una puzza allucinante, ovviamente (la corda era di nylon...), ed ho carbonizzato tutto il calcare del pentolino di Barbapapà... ma se vi dicessi che quel fumo era proprio strano... mi credereste?


(e comunque, devo proprio prendermi un contenitore di metallo in cui bruciare le cose... non posso usare quello di Barbapapà...)


In ogni caso, oggi sono a pezzi, con le braccia e con le gambe... secondo me, è tutta colpa (o merito?) dello Zaar...

martedì 8 marzo 2011

Palestra nuova, vita... mah, sì, nuova! ^^


Oggi sono andata alla nuova palestra di danza, che poi palestra non è, visto che si tratta di un'associazione culturale di matrice steineriana di nome "Il Sole e le altre Stelle" (che io, per deformazione mi personale, continuo a chiamare "la Luna..."...).


La sala è un po' più piccola rispetto a quella dell'altra palestra, ma è molto carina, ed un po' più intima. Non essendoci corde, tappetini, clavette eccetera, le immancabili figlie delle altre danzatrici (sono l'unica sprovvista di prole... ) si sono dovute "accontentare" di giocare a nascondino e con i pastelli a cera. Non ci sono specchi, il che inizialmente può essere un trauma, ma poi ti permette di vivere il movimento bene, all'interno del corpo. E' solo un po' più complicato seguire Fabiana, perché la si vede solo da dietro, e visto che lei si fa prendere da quello che fa, alle volte possono sfuggire dati movimenti... comunque, direi che è promossa!!!!! (pure se continuo a rimpiangere il bel sospirone di sollievo a fine settimana che rappresentava la danza il venerdì...)


Unica nota dolente, è che frequentemente i miei, di martedì, vanno ai concerti dell'università. Di conseguenza esco da lì, prendo il primo bus che passa, arrivo a casa, faccio il giro per chiudere tutte le persiane, mi arrabatto qualcosa per cena (che di sicuro Squala e Barbapapà vorranno assaggiare all'indomani, quindi deve essere in dosi più consistenti che per me sola), quindi sistemo e lavo i piatti, e via... potrebbe essere stancante, alla lunga...


Un abbraccio ed un augurio a tutte le donne per l'8 Marzo, ed a tutti in generale per il martedì grasso!!!!!!!!!

domenica 6 marzo 2011

Cime di broccolo e bieta selvatica


Oggi siamo stati una buona parte della giornata da carissimi amici che vivono in provincia di Terni. Mi ha fatto strano tornarci adesso, ora che è morto il loro buffissimo cane (una bestia tanto affettuosa, silenziosissima, che abbaiava solo per salutarci, e ci seguiva con la sua andatura un po' zoppa - aveva le zampe davanti storte a causa di un incidente stradale - nelle nostre passeggiate per le campagne circostanti), però loro sono semre ospitali, generosissimi e... pure troppo affettuosi quando si tratta di farci mangiare!


Stavolta il primo l'abbiamo portato noi, visto che ieri avevo fatto una sorta di sartù (uno sformato di riso) col ragù di lenticchie, ed era avanzato praticamente tutto... con un'aggiunta di "sugo finto"  (ovvero sugo con porro, puro e semplice) della nostra amica, pure se un po' sciapo, era buonissimo. Poi, sottoli e sill (aringhe marinate alla svedese), bruschette col loro olio, formaggi e salumi (pure se io ho frequentato solo i primi), un meraviglioso sformato di finocchi, insalata, frutta, ed una crostata da fine del mondo, tutta fatta in casa... diciamo che siamo usciti per la classica passeggiata rotolando...


Comunque, strada facendo, ho notato un sacco di broccoletti selvatici in procinto di fiorire... e vuoi non prenderli quelli ancora chiusi, in boccio, che sono mille volte più buoni di quelli che si comprano? E quella lì vicino, non è forse della bietina? Non vogliamo prendere anche quella? Insomma, in una passeggiata di neanche mezz'ora, col sole sempre più basso ed il tasso di umidità sempre maggiore, tutte noi donne ci simo chinate a prendere qui, cogliere là, e guarda questa quanto è bella... in pratica, abbiamo riempito completamente una busta di quelle da spesa, grosse... e meno male che io ho preferito lasciare le foglie più giovani ed alcune punte, giusto per garantire la sopravvivenza delle piante...


L'idea è quella di fare la bieta sbollentata, poi ripassata in padella con l'glio ed usata per condire la pasta, e le cimette con il riso, tipo risotto...


Sono davvero grata... sia agli amici che ci hanno ospitati per la giornata, sia all'intero Mondo...

sabato 5 marzo 2011

The End






 



Il corso a Balduina non si farà più.


The End.


Vorrei "ringraziare" chi mi dava la sua parola che sarebbe venuta e poi non l'ha mai fatto, ma non avrebbe senso. Non cambierebbe le cose.


Invece ringrazio voi che avete letto i miei sproloqui a riguardo finora.