sabato 30 marzo 2013

Tic toc tic toc...

...e avanti...
 
 
...e indietro...
 
 
...e avanti...
 
 
...e indietro...
 
 
...
 
 
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............
 
 
.........
 
 
......
 
 
...
 
 
...ma non sarebbe meglio mandare a quel paese tutti 'sti cambi di orario, e semplicemente rispettare il sole ed i suoi cicli? No, perché tra solare e legale, uno oltre all'ora perde anche la bussola...

martedì 26 marzo 2013

Un buon inizio ^^

Oggi ho imbracciato lancia e talismani, e sono partita a caccia di stoffa per fare un velo da sposa.
 
 
Chhe poi io non sia convinta dell'acquisto fatto, sono problemi miei...
 
 
In ogni caso, è stata la classica giornata da "buon inizio". O come lo volete chiamare riuscire ad acchiappare al volo il trolley di un signore che, sul treno in frenata, era partito a ruota libera all'insaputa del proprietario?
 
 
Oppure, mandare a SuperMario un messaggio che recita "dimenticavo di dirti che in Inghilterra e Scozia hanno regolarizzato i matrimoni Jedi.. per il rito pastafariano però non so..", e ricevere in risposta testuale un "Che la sua appendice spaghettosa tocchi le menti del regno unito. Ramen, sorella.", al che ho passato 20 minuti buoni a ridere come una pazza ed a farmi prendere per tale dai miei vicini di treno.
 
 
Chissene se piove ed ho preso l'acqua. Oggi la giornata per me è cominciata troppo alla grande!!!! ^^
 
E stasera tonnellata di hennè in testa :)
 
 
 
Inciso: mille auguri ai viejos che celebrano 34 anni di matrimonio... non saranno i migliori del mondo, ma perlomeno sono ancora qui a sopportarsi a vicenda - ed a sopportare me ;)

venerdì 22 marzo 2013

Mezzo pieno, mezzo vuoto...

Il mondo si divide in due categorie di persone: quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno, e quelli che lo vedono mezzo vuoto.
 
 
Detesto questo modo di dire. Sia perché è mostruosamente generalista, come tutti quelli che dividono le persone per categorie, sia perché non tiene di conto del fatto che si possono avere momenti di ottimismo e momenti di pessimismo ad ondate nella vita.
Io, che mi ritengo di base un'ottimista, ho tentato il suicidio, anni fa... giusto per chiarire il concetto.
 
 
Inoltre, 'sta storia del bicchiere non mi ha mai convinta. Ed approfittando del botta-e-risposta fatto sui commenti di Gianluca Snoopy sul suo blog, ho deciso di spiegare la mia filosofia di vita con una storiellina, totalmente inventata ma esplicativa.
 
 
Due fratelli sedevano a tavola. Uno raccontava all'altro di quanto tutto gli andasse storto: problemi sul lavoro, economici, sentimentali, era circondato da gente inaffidabile e falsa, un disastro su tutta la linea. Alla fine, per chiarire il concetto, indicò il bicchiere davanti a se e disse "Al momento la mia vita è come questo bicchiere, mezzo vuoto".
Il fratello lo ascoltò attentamente; a quest'ultima uscita, afferrò il bicchiere dell'altro, e con un gesto teatrale bevve il contenuto rimasto. L'altro fratello rimase un attimo interdetto a guardarlo, e quando gli fu restituito il bicchiere non riuscì a dire niente, se non esprimendo sconcerto e sorpresa.
Quindi il fratello gli disse "Tutti noi tendiamo sempre a concentrarci sul contenuto del bicchiere, che cos'è, quant'è, finirà o meno. E' un po' come se fossero le nostre azioni quotidiane, impegni e passioni. Ma il bicchiere è la vita. Concentrandoci troppo sul contenuto e sulle sue mancanze, ci dimentichiamo che possiamo dire grazie di essere ancora vivi. Adesso il tuo bicchiere è vuoto, è vero, ma niente può impedirti di riempirlo, anche fino all'orlo, di quello che preferisci".
 
 
Quindi, non mi parlate di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, per favore. La mia risposta sarà sempre e comunque "Lo dimentichi, ma quantomeno hai un bicchiere".

sabato 16 marzo 2013

Hair nerd

Sei notoriamente una fanatica dei capelli quando la tua capa di Porta Portese ti invia di sua sponte due serie di fotografie di trecce stupende "sperando di farti un piacere".
 
 
Nessun limite al mio fanatismo!!!! ^^

mercoledì 13 marzo 2013

Out on the Weekend (o semplicemente "out")

Se desideravo un fine settimana diverso, beh, quello che è appena trascorso lo è stato. Altroché!!
 
 
Cominciamo venerdì sera. Bodhisattva andava a stare a casa di MrCoach, un nostro amico con cui frequentiamo il corso di Kinesiologia che ha la fortuna di trovarsi ad un tiro di schioppo dall'albergo che ospita il corso, ed entrambi hanno invitato anche me, visto che altrimenti mi sarei dovuta sobbarcare il viaggio da sola. Ovviamente, datemi un'occasione per stare fuori di casa ed io mi ci butto a pesce... e in questo caso l'occasione era ben 2 notti/3 giorni fuori dalle grinfie della Squala e dalle sue paturnie... quindi accetto, non è la prima volta che io e Bodhisattva dormiamo a casa di MrCoach, noi due nel suo letto, lui costretto sul divano...
 
In questo caso, mi sarei fatta raccogliere da MrCoach dalle parti di Anagnina, visto che Bodhisattva partiva prima per fare un lavoro col nostro insegnante. Appuntamento alle 19.30... arrivo un po' in ritardo, e trovo il cosiddetto traffico della madonna, situazione tipica di Roma e dintorni sotto qualsiasi pseudofestività (specie se condita da quattro gocce di pioggia), in cui le macchine procedono a 2 all'ora (inteso come 2cm...), ed in cui l'unico desiderio è evocare il mitico Scotty per farsi teletrasportare. Dopo mezz'ora e diverse telefonate, riusciamo ad intercettarci con MrCoach, e pariamo (si fa per dire...) alla volta di Castel Gandolfo, dove ci saremmo riuniti a Bodhisattva, all'insegnante ed ad un altro paio di persone loro conoscenti, in un ristorante dove avremmo mangiato la cena e goduto di uno spettacolo teatrale di una compagnia bravissima. E, nonostante tutto il traffico, siamo arrivati un buon 20 minuti prima degli altri...
La serata è stata molto simpatica e divertente, con questi attori che portavano un bel pezzo di teatro paradosso in cui spiegavano che la base della civiltà occidentale è l'infelicità (e in un pezzo le ragazze del gruppo recitavano l'Antigone con una tale intensità da far venire la pelle d'oca), e pappatoria buona, anche se condita da tonnellate di salumi (ma, d'altra parte, nel regno delle fraschette che cosa pretendo pure io???); tra chiacchiere, trattamenti, energizzazioni e compagnia abbiamo fatto tardino, tipo mezzanotte e mezza... e quando siamo andati alle macchine, io con Bodhisattva (MrCoach aveva paura che potesse addormentarsi alla guida se lasciata sola), abbiamo avuto una brutta sorpresa...
Bodhisattva: Questa macchina è sempre più scassata... guarda qui pure la serratura...
Io: (apro la portiera)
Bodhisattva: Non riesco neanche ad infilare la chiave!
Io: ...ma qui è aperto!
Insegnante: ...mi hanno rubato la valigia!!!
 
In pratica, hanno aperto la macchina di Bodhisattva (che per fortuna, essendo uno scassone, non è stata rotta), da cui hanno preso una borsa in cui ci stava il pigiama, un cellulare spento con una scheda non attivata, ed una borsetta di trucchi; ma, molto peggio, hanno rotto il vetro della macchina del nostro insegnante, fregandogli la valigia con tutti i vestiti, le camicie appese in macchina, la felpa di Quanti-KA (anzi, se dalle parti di roma vedete qualcuno con una felpa bianca con la scritta Quanti-KA, sappiate che è un ladro!!), il computer e l'iPad... ci sono state scene di rabbia, attività frenetiche, telefonate ai carabinieri (che non sono venuti), prese di dati e fotografie; e sia Bodhisattva che l'insegnante hanno avuto una visione del furgone, del ladro e di parte della targa... Tra una cosa e l'altra, abbiamo fatto oltre le 3... chiacchierata di gruppo, con la sottoscritta a cui si chiudevano gli occhi - e MrCoach non da meno -, alla fine decido di andare a nanna... dopo un po' arriva Bodhisattva e... comincia a chiacchierare!!!! Dai fumi del torpore, apro un occhio e le dico "Ma tu, non hai sonno?". E, per fortuna, è bastato...
 
Sabato mi sveglio per tempo, saluto i genitori di MrCoach (portando un regalo alla madre sia come ringraziamento per l'ospitalità che per l'8 marzo), faccio colazione, scambio qualche battuta con MrCoach ed insieme ci mettiamo a svegliare Bodhisattva che la mattina ha la reattività di un bradipo sotto sedativi. Mentre finisco di prepararmi in bagno, mi succede un piccolo incidente, del tipo che avevo appoggiato i vestiti alla lavatrice e mi stavo vestendo almeno in parte da seduta, quindi mi sono alzata e, dopo aver scaricato, avevo preso i pantaloni... solo che il reggiseno era aggrovigliato a loro, ed è finito dritto nella tazza, dove lo scarico l'ha trascinato giù senza che io potessi fare altro che non controllare che non ostruisse le tubature (immaginatevi se no la scena... acqua che gorgoglia fuori alla Hollywood Party, arriva l'idraulico e che pesca fuori? Un reggiseno!)...
Arriviamo al corso, Bodhisattva e l'insegnante si scambiano i dettagli della visione (trovandoli peraltro convergenti), e cominciamo la lezione... la sottoscritta tende a sonnecchiare, ma il più è memorizzato e segnato, con tutto che non c'erano slides...
Al termine del corso, ci salutiamo con Bodhisattva (che tenendo famiglia ed avendo già fatto il corso giustamente rientra a casa), e con MrCoach torniamo a casa sua, dove lui prepara il "fero pasto", io con uno stratagemma indegno riesco almeno a lavare i piatti (facendolo sgridare dai genitori... uff, perché devo sentirmi ospite a tutti i costi?!?), chiacchieriamo di come ho vissuto un evento cui lui non ha potuto partecipare, quindi lui mi chiede "Non è un problema se dormiamo insieme nel mio letto?".
 
Ok. Lasciando perdere i miei pensieri di una frazione di secondo (ok, ok... anche parte della notte, lo ammetto... ma non sono quei pensieri, quanto il contrario, un senso di forte imbarazzo!!!!), il letto è enorme, più un due piazze che una e mezza, inoltre sul divano l'avevo visto proprio raggomitolato... quindi dico "Ok, non c'è problema, il letto è il tuo!". E dopo più di un'ora di massaggio, in cui entro quasi in ebollizione a causa delle proprietà da radiatore di MrCoach, verso le tre finalmente spegnamo la luce ed andiamo a dormire.
 
 
O meglio, lui va a dormire. Io pensavo più che altro al titolo di un libro, "Breve storia del trattore in Ucraina". MrCoach russa. Come un trattore. Se non peggio. Ed alla seconda volta che ho sentito suo padre andare in bagno (alla prima volta ho pensato "Se viene qui e mi trova a letto col figlio mi butta fuori di casa!!!", con tutto che avevamo 50 cm buoni di distanza e lui ronfasse peggio di un gatto delle nevi), dopo avergli fatto un trattamento alla spalla senza che se ne accorgesse, aver cambiato posizione un discreto numero di volte, aver provato a fargli "Tch tch tch" eccetera, ho deciso di andare io sul divano... e posso garantire che è vero. E' scomodo, è corto,  ci stai rannicchiato sopra in posizioni improbabili, ma se hai sonno è l'unica cosa che funziona...


Il giorno dopo mi ha vista alzarmi prima delle 6.30, andare in bagno a cercare di far sparire le sporte da spesa sotto gli occhi, fare colazione, recuperare i miei vestiti in camera, prepararmi di tutto punto (facendo attenzione che niente altro finisse giù per lo scarico), e quando si è svegliata la madre, decisamente presto per una domenica mattina, mi ha trovata che mi stavo intrecciando i capelli, ed era convinta che dovessi ancora fare colazione... quando MrCoach si è unito a noi ed ha scoperto che avevo dormito sul divano, è stato mortificatissimo...
E di nuovo partiamo alla volta del corso, io più comatosa che mai, e di nuovo ci prepariamo ad una lezione di appunti proiettati e trattamenti. Nel tentativo di svegliarmi, comincio ad ingozzarmi di cioccolata e carboidrati, sperando che gli zuccheri e la teobromina facciano effetto sulla mia poltiglia grigia. Arrivo alla fine stremata (con tutto che l'insegnante mi ha detto che non ho visto chi ha dormito veramente...), con MrCoach accompagnamo il prof a prendere un computer nuovo (peraltro in ipermegaofferta, pure se per me era comunque impensabilmente caro...), e quindi mi faccio riaccompagnare a casa, con la promessa di un po' di pizza fatta in casa. Passiamo il viaggio di ritorno ascoltando la Dave Matthews Band, ed ad un pezzo che lo stesso MrCoach aveva usato per farci fare una visualizzazione ormai due anni fa mi commuovo di nuovo (e di nuovo MrCoach tira fuori i fazzoletti, da bravo professionista).


Arrivo a casa, assonnata oltre ogni dire, con l'ombrello a cui ho rotto il manico (l'ho urtato e quello mi si è spezzato in mano...), ancora piena delle varie schifezze ingurgitate nel corso della giornata, zompetto tra le pozzanghere, prendo la pizza da poco sfornata che una Squala al telefono mi porge, arizompetto fuori sempre schivando le pozzanghere, ringrazio ancora una volta MrCoach per tutto, e torno dentro, per raccontare il fine settimana (salvo dettagli) ai viejos...


...quello che non mi aspettavo è che mi sarei svegliata all'una e mezza di notte, da un sogno confuso in cui si ripeteva il nome Agrimony (è uno dei fiori di Bach), in preda ad una nausea violentissima, e che avrei vomitato l'intera cena, con dosi di acido da far paura, senza riuscire a scalfire i viejos dal loro sonno... così mi ritrovo a scrivere ora del weekend, dopo essere stata KO per un bel po'...


Ho imparato molte cose... ed ho scoperto che qualcuno, mentre imparavo a parlare, mi ha rotto le scatole sulla A, e che in un'altra vita ho infilato le mani dove non dovevo, e per questo mi spello le dita ed a tratti mi prendono pruriti furiosi da scorticarmi a sangue le mani (a questo proposito, dovrò contattare Erbalista per il suo aiuto...). Ho anche scoperto che, se non russa, posso dormire senza problemi e senza fisime vicino ad un ragazzo, che i ladri hanno vita grama se si mettono contro Bodhisattva, e che in ogni caso è meglio vedere il mondo in maniera positiva - e non ingozzarsi di schifezze.

giovedì 7 marzo 2013

Pull it off!

... non sarà il caso che cominci a togliermele di dosso, queste benedette maschere?...
 
 



Ho passato un'intera vita a nascondermi, ad osservare gli altri, ad immaginare che un refolo d'aria potesse sciogliermi e che la mia rabbia potesse farmi esplodere come una bomba, distruggendo il mondo.
Ho passato davvero troppo tempo a fingermi quello che non ero, a diventare "sopra le righe" perché non ero io e non avevo alcun canone, a non sapere cosa fossi, come e perché.
Priva di un mio territorio, di un'identità che fosse oltre. Priva di radici, sia in senso familiare che territoriale o energetico, disposta ad appoggiarmi a chiunque mi desse un palliativo, fosse stato anche velenoso.


Sono migliorata, rispetto ad allora... ma non so quantificare questo miglioramento. Ogni tanto, mi rendo conto che c'è ancora qualche maschera da strappare via.


Sarà il caso di crescere?
 

sabato 2 marzo 2013

The Dark Side of the Moon

Ogni tanto, la mia famiglia razionale ed illuminista si rivolge a me.
 
 
AiLund, per parlarmi di spettri, spiriti dei morti e simili, in cerca di spiegazioni, rassicurazioni, conforto.
 
 
Barbapapà per chiedermi cose sull'uso dei cristalli, o per consigli sulla meditazione (e questo secondo punto mi vede straordinariamente carente in credibilità...).
 
 
Stamattina il Santo mi ha raccontato di un episodio che lui ha trovato inquietante, anche se era perfettamente spiegabile, e lo ha razionalizzato con "Ci spiano!!!!".
 
 
Il tutto senza farlo sapere agli altri, di nascosto, quasi con vergogna.
 
 
Non sono la pecora nera della famiglia, sono il lato oscuro della luna. Non lo vedi, ma sai che c'è, e un po' ti affascina, un po' ti fa paura, ed alle volte ne hai bisogno ma non lo ammetteresti neanche con te stesso.
 
 
Devo lavorare su di me per essere accettata alla luce del sole, senza compromessi...