... non sarà il caso che cominci a togliermele di dosso, queste benedette maschere?...
Ho passato un'intera vita a nascondermi, ad osservare gli altri, ad immaginare che un refolo d'aria potesse sciogliermi e che la mia rabbia potesse farmi esplodere come una bomba, distruggendo il mondo.
Ho passato davvero troppo tempo a fingermi quello che non ero, a diventare "sopra le righe" perché non ero io e non avevo alcun canone, a non sapere cosa fossi, come e perché.
Priva di un mio territorio, di un'identità che fosse oltre. Priva di radici, sia in senso familiare che territoriale o energetico, disposta ad appoggiarmi a chiunque mi desse un palliativo, fosse stato anche velenoso.
Sono migliorata, rispetto ad allora... ma non so quantificare questo miglioramento. Ogni tanto, mi rendo conto che c'è ancora qualche maschera da strappare via.
Sarà il caso di crescere?
4 commenti:
Sorrido.
Credo che raggiunta una certa età le crisi esistenziali fiocchino automaticamente (io ce le ho ancora). Ed è un bene penso io, è sintomo di perfezionamento, di maturità, di profondità. Chi vive nella sicurezza dell'essere è una persona limitata.
γνῶθι σεαυτόν ;)
Efkaristò, Penta :)
(scusa, non ho la tastiera greca sul computer, quindi non posso fare la cosa fica...)
Non so se nel mio caso si possa parlare di crisi da una certa età o di raggiunta maturità e/o profondità, visto che questi problemi me li faccio da più di metà della mia vita... però continuo a pensare che mettermi in discussione di continuo sia meglio che pensarmi arrivata fino al prossimo muro.
E anche oggi, la pillola esistenzial-filosofica l'abbiamo dispensata ;)
io dico che c'è un po di te in ogni maschera...
toglierle è bene ma non buttarle via....
Gianluca... potrebbe essere vero, ma a parte il fatto che nel corso della vita si cambia, ed è un bene, è funzionale cambiare... che dire di quegli atteggiamenti sbagliati, e di quei comportamenti dannosi che uno assume nel corso della vita? Sono anche quelle maschere, false identità dietro cui uno si nasconde... è molto meglio eliminarle e cercare di andare vanti rispecchiando quanto più possibile se stessi, piuttosto che trascinarsele dietro con tutto il loro contorno di strascichi...
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