martedì 25 marzo 2014

Fighter!

Mentre mi faccio prendere dagli avvenimenti assurdi tipo cadute e colpi di testa/di fulmine/di cuore, proseguo il lavoro alla Valle.
 
 
Con risultati, ammettiamolo, scarsi.
 
 
Perché piantare con amore un albero di sorbo, interrandoci sotto un paio di pietre, e quando ritorno dopo alcuni (ok, ammettiamolo... diversi...) mesi scoprire che se lo sono portato via non è bello.
 
 
Oppure lavorare su di un albero, e poi scoprire che lo stanno sradicando, così, tanto per.
 
 
Insomma, frustrazioni, rabbia, sensazione di pura impotenza... alvo poi trovare, in un punto troppo nascosto tra il rusco, troppo in pendio, la quercetta nata dalla ghianda interrata senza darci un soldo di credito. Ed allora, la combattente che è in me rialza la testa.
 
 
Stamattina, tra i 13 vasi che attualmente riempiono il davanzale della finestra agli Inferi, ho visto due getti. Il termine tecnico, ho imparato - o meglio, sto imparando - è calappro. Dopo aver improvvisato una giga vera e propria ed aver scritto a mezzo mondo di quello coinvolto nel mio progetto Valle, sono andata avanti... ma col pensiero che sì, sto facendo davvero qualcosa di utile. E non saranno forze avverse formato gentaglia che ruba gli alberi o abbattitori a fermarmi.

mercoledì 19 marzo 2014

Land of confusion

E qui, le cose si complicano...
 
 
Quasi una settimana senza tutore, ed ancora il braccio molto rigido, ma vabbè.
 
 
Più che altro, il fronte sentimentale...
 
 
Ok. Niente Russo, stavolta, se non come comparsa. Perché lo scorso anno, in quel di Montelago, mi ha fatto conoscere alcuni suoi amici. Tra questi, Wolfen (cui mi è toccato mettere qualche pezza, ogni tanto, visto che sembra la versione maschile di "It's oh so quet" di Bjork, ed è quasi imbarazzante...), e Shadow. Con entrambi ho stretto amicizia anch'io, ed è stato buffo perché il Russo, all'epoca, mi aveva detto che avevo fatto colpo su di entrambi (meritandosi la mia migliore espressione da trota salmonata)...
 
 
Ultimamente, capita di sentirci tramite chat con Shadow, che ho soprannominato così perché mi ricorda, anche tanto, l'omonimo protagonista di American Gods (mi ricorda anche Falcon di City Hunter, ma Shadow rende meglio... e se non lo avete mai letto, LEGGETELO. L'autore è Neil Gaiman). E' un ragazzo colto e con una certa sensibilità, piuttosto frustrato dalla vita in un paese minuscolo del sud, dove viene discriminato per una serie di motivi. Parlare serve abbastanza ad entrambi, in effetti. Ed ha un modo bizzarro di quasi corteggiarmi.
 
 
Solo che, l'ultima volta, il suo corteggiamento si è fatto un po' più chiaro, del tipo "non posso più fare finta di niente". Ne abbiamo parlato, pro e contro, su e giù.
E' un amico, lo sento come tale. Ho la testa ancora altrove - in diversi "altrove", in effetti, non ultimo il braccio. Non so cosa pensare.
 
 
Vediamo cosa succederà...

martedì 11 marzo 2014

Momentary Freedom

Appurato il fatto che sono pazza, che tre anni di studio di una materia medica non hanno migliorato questa mia pazzia, e che un'intera famiglia votata alla scienza (o, possibilmente, alla Scienza) nulla ha potuto con la mia illogicità, mi permetto di condividere con voi i miei brevi ma graditissimi momenti di liberà.
 
 
Sono già due giorni che, la sera, levo il tutore. Faccio prendere aria al braccio, lo lavo (e levo gli infiniti strati di pelle morta...), cerco di muoverlo quanto più possibile, e dormo senza.
 
 
Al mattino, terminate le mie abluzioni post colazione e messi i calzini, lo rimetto, giusto per stare più tutelata in giro e sul lavoro.
 
 
Questo senza ancora sapere il risultato della risonanza magnetica né l'opinione del Dottorone Professorone Salgincattedra Sotuttoio, che mi aveva fatto una buona impressione in visita ma al telefono avrei voluto appendere al muro - lo so, sono miss Diplomazia.
 
 
Finora, il mio braccio ne ha solo beneficiato. Pure se sembra una specie di salame bianchiccio, puntinato di rosso ed estremamente rigido.
 
 
La libertà è meravigliosa... ^_^

giovedì 6 marzo 2014

Ricchete racchete ra!

Ho cominciato a sentire il Ruggito del Coniglio per curiosità; mia zia Heidi ne parlava sempre con molto divertimento, come pure Matemagica e Fisicata (Unclear di meno... ma lei è troppo astratta per sentire la radio...); e poi, sentivo i viejos sbellicarsi, la mattina.
 
 
E' diventata, a tutti gli effetti, una mini forma di dipendenza...
 
 
Quindi, quando stamattina ho sentito che il tema della giornata erano gli "abbracci più strani dati", ho pensato alla volta che sono andata a distribuire abbracci gratis in centro, ed ho chiamato ossessivamente finché non ho preso la linea; e mi hanno fatta passare come terza o quarta persona.
 
 
Piccolo particolare, subito prima di me c'era già un'altra Kura di Roma, quindi la gentilissima signorina mi ha detto "si può cambiare la città; da dove ti piacerebbe chiamare?". Ed io, tra la ridarella per l'assurdità della cosa, ho pensato a Fiordisogno ed al fatto che grazie ad Antonello Dose ho imparato la mia unica parola di friulano ("Mandi!", che vuol dire qualcosa tipo "dio sia con te"), ed ho detto Udine.
 
 
Salvo poi ricordarmi che in Friuli queste cose sono viste come davvero strane.
 
 
Quindi, quando dal centro di Udine ho fatto la mattata del cartello, i commenti sono stati "A Udine?!? In centro??? Non era meglio cominciare da una fraschetta?!?".
 
 
Non riuscivo a smettere di ridere... :P
 
 
Mandi, mandi, frute frute a tutti!!!!!