martedì 29 giugno 2010

Sssssshhhhhhh...

Che periodo del cavolo.


Intanto è l'estate. Io sono una degna figlia dell'inverno, perennemente ipotermica, con la pressione al limite basso (ed un cervello troppo in alto per il mio cuore, e decisamente distante dai piedi...), la mente resa lucida dal freddo... forse per questo mi piace la danza del ventre, è un modo per rimanere vestiti all'essenziale senza sembrare indecenti o provocatori...


Poi, il lavoro. Ieri ho cominciato un tirocinio in un centro accreditato (ovvero, a metà strada tra un convenzionato ed un privato). Beh, sapete a che ora mi sono dovuta alzare? Alle 5!!!!!!! Questo perché tre giorni a settimana devo essere lì dalle 7 alle 13.30, ed altri tre giorni dalle 13.30 alle 20. Indovinate un po'? Il tutto gratis. Ovvero, non ci guadagno niente, se non del tempo fuori casa (quindi lontana dalle grinfie - e dalle critiche - della Squala), e la nebulosa promessa di sostituzioni, ovviamente a partita IVA. Che la partita IVA o la apro e la chiudo come una finestra, oppure è una spesa enorme, che supererebbe le mie entrate se lavorassi in un centro simile (mi sono informata, lo stipendio sarebbe di 1 euro a paziente... ora, vorrei chiedfere a chi frequenta centri di fisioterapia, quanto paga per le prestazioni, così mi rendo conto di quanti soldi si insaccocciano i centri...). Comunque, effettivamente, al momento non dovrei pensarci, visto che, nominalmente, sto facendo un tirocinio affiancato (affiancato de che, che ho già imparato a mettere le macchinette e me lo facevano fare da sola???). Ho deciso che andrò fino a sabato, poi si vedrà.


Il terzo punto sono rogne con delle amicizie. Una persona che conosco dall'università mi ha costretta (in maniera piuttosto subdola, ma di base la vivo così) ad entrare in un giro di commercio di prodotti cosmetici e per la casa basato sul passaparola. Mi hanno fatto prendere un campionario di più di 100 profumi, aspettandosi che io li faccia sentire in giro e che convinca altre persone a comprarli, acquistandoli io ad un prezzo e facendo loro un prezzo più alto. Ora. Sono, decisamente per troppi punti, la persona sbagliata. Uno: sto smettendo di portare i profumi, come cambia il gusto a me è cambiato l'olfatto, e quelli che una volta mi piacevano ora mi sembrano orribili, né ne ho trovati degli altri. Due: non sono capace di vendere ad un prezzo maggiore una cosa, anche la più stupida. Alla meglio, allo stesso prezzo. Sono capace di abbassarlo, anche se cerco di non farmi scoprire. Così è la vita, sarei una pessima commerciante, e terminerei il bilancio gravemente in rosso. Tre: essendo diventata vegetariana, ho cercato di accostarmi ad un uso consapevole anche dei cosmetici, studiando quali sono i contenuti nocivi dei prodotti che utilizziamo. Tutti i prodotti commerciali hanno un INCI (ovvero, un elenco ingredienti) da far paura, e questi non sono da meno. Saranno anche ottimi prodotti commerciali, ma NON POSSO venderli. Mi farei schifo da sola. Quattro: mi sento molto forzata a fare il tutto, e se c'è una cosa che mi manda in bestia, e di brutto, sono le forzature... è evidente, la mia collega mi ha proposta avendo di me solo una visione molto parziale, falsamente completata da sue idee preconcette... ed il fatto che si sia ostinata così tanto a dirmi di farlo mi porta a toglierle l'appellativo di amica. Mi sta scrivendo tutti i giorni mandandomi link ed allegati, ma ancora non ho aperto niente. Sono troppo nervosa nei suoi confronti. Mi sento beffata, e defraudata di 50 euro che mi sarebbero riusciti comodissimi per andare da Desa, il che non mi aiuta a sentirmi meno cretina... Non che questa sia l'unica rogna a livello "amicizie", né la più importante...


Desa. Vorrei andare da Desa ad inizio Agosto. Purtroppo, il sito di Trenitalia mostra tariffe assurde, molto da "inizio Agosto". Non ci arrivo, decisamente. A meno di non farmi la notte in treno (e viaggiare con un aculeo di istrice a portata di mano, che fidarsi è bene ma alle volte diffidare è meglio...). Oppure sfruttare un passaggio dall'Aquilonomane, la cugina della Squala di cui ho già parlato (post della tesi...), che ad inizio Agosto dovrebbe salire al confine con la Svizzera... si potrebbe pure fare... ma loro saranno in tanti, la mia presenza non è propriamente piccola, in più dovrei ridimensionare di molto il bagaglio (di per sé ridotto, ma ingigantito dalla mia vocazione di babba natala...). Insomma, è da studiare. Forse il viaggio notturno di 12 ore è la soluzione migliore...


Non mancano aspetti positivi, beninteso. Piccoli sprazzi di luce, come farsi slinguazzare da un gatto con la lingua così ruvida che mi veniva da sobbalzare (non sono abituata alla toeletta da parte dei gatti... in genere sono i cani a lavarmi le mani...), o il vedere, unica dal bus, una lucertola di quelle nere picchiettate di giallo, grossa quanto una piccola iguana... o il godersi un giorno al mare, senza realmente scendere in spiaggia ma apprezzando la compagnia dei cugini (nonostante il cattivo umore...)... o l'mmirare un ragno che farebbe effetto ad una tarantola, incastrato sotto la zanzariera e senza la minima intenzione di andare via da lì (per quanto sono sicura che da quel punto gli arrivi poco e niente, di nutrimento...)... o tante piccole cose... forse mi dovrei concentrare su queste, più che sul resto...


Magari è solo colpa del caldo. Mi trasferisco in frigo, e poi vi faccio sapere.


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=9s2ntvhVcRA&hl=it_IT&fs=1&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]

venerdì 25 giugno 2010

Cloudbursting

Mi sta ossessionando... quindi ve la beccate tutta, così com'è.


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=IRHA9W-zExQ&hl=it_IT&fs=1&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


I still dream of Orgonon.
I wake up crying.
You're making rain
And you're just in reach
When you and sleep escape me



You're like my yo-yo
That glowed in the dark
What made it special
Made it dangerous
So I bury it and forget.



Everytime it rains
You're here in my head
Like the sun coming out -
Ooh. I just know that something good is going to happen
And I don't know when
But just saying it could even make it happen.



On top of the world
Looking over the edge
You could see them coming
You looked too small
In their big black car
To be a threat to the men in power.



I hid my yo-yo in the garden
I can't hide you from the government
Oh God, daddy - I won't forget


You son's coming out


Cercare di cairne il significato non è stato banale... però ho capito un messaggio che passa. Se si crede nei sogni, è meglio perpetrarli. Il solo crederci, può renderli possibili...

Cloudbursting

Mi sta ossessionando... quindi ve la beccate tutta, così com'è.


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=IRHA9W-zExQ&hl=it_IT&fs=1&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1]


I still dream of Orgonon.
I wake up crying.
You're making rain
And you're just in reach
When you and sleep escape me



You're like my yo-yo
That glowed in the dark
What made it special
Made it dangerous
So I bury it and forget.



Everytime it rains
You're here in my head
Like the sun coming out -
Ooh. I just know that something good is going to happen
And I don't know when
But just saying it could even make it happen.



On top of the world
Looking over the edge
You could see them coming
You looked too small
In their big black car
To be a threat to the men in power.



I hid my yo-yo in the garden
I can't hide you from the government
Oh God, daddy - I won't forget


You son's coming out


Cercare di cairne il significato non è stato banale... però ho capito un messaggio che passa. Se si crede nei sogni, è meglio perpetrarli. Il solo crederci, può renderli possibili...

domenica 20 giugno 2010

Nafoura Magazine

Mentre scrivevo la tesi, mi era capitato di imbattermi in lavori di danzatrici che si occupavano anche di altro, articoli scientifici con documentazioni convalidate non dalla mera osservazione ma da prove inconfutabili, calcoli, statistiche... mi ero arrabattata per trovarle, ed alla fine loro erano state generosissime, dandomi tutte le dritte di cui necessitavo, aiuti, suggerendomi articoli...


Le contattavo dall'indirizzo mail di Barbapapà, senza timore di venire disturbata: è alquanto difficile che lui controlli la posta... inoltre, ancora non avevo un indirizzo professionale mio. Dopo aver letto e risposto, spostavo la mail nella mia cartella di posta (su Outlook era così facile...). L'unica cosa che mi straniva un po' è che alle volte si sbagliavano, chiamandomi col nome di Barbapapà...


In seguito, Outlook ha cominciato ad avere dei problemi. Una bella scocciatura, visto che non ci permetteva più di scaricare la posta. Ricominciai ad aprire la mia da hotmail, e persi quindi contatto con quelle danzatrici fantastiche. La cosa un po' mi dispiaceva... per fortuna, però, avevo discusso la tesi e tutto, quindi non aveva più tanta importanza...


...se non che...


...se non che una delle danzatrici, Michelle Maniaci (credo sia il cognome da sposata, avendo lei un marito italiano), aveva continuato a scrivermi. E, con un ritardo mostruoso, a settembre dello scorso anno, accedendo per caso all'altra posta per motivi diversi, avevo scoperto le sue mail.


Una più delle altre mi affascinava. Diceva di aver pubblicato un articolo su una rivista, Nafoura Magazine. Visto che il suo lavoro era davvero interessante (è una fisioterapista specializzata nel trattamento del pavimento pelvico, ed ha unito terapia, yoga e Danza del Ventre in una pratica chiamata Yogadance, che propone alle donne incinta - e non solo - che vengono da lei), mi sono affrettata ad andarci.


Ed ho scoperto un mondo.


Una rivista online, gratuita e che tratta esclusivamente di Danza del Ventre????? Come è possibile che qui in Italia non si conosca????? (a parte il motivo ovvio, ovvero che è scritta in inglese...).


Io credevo che il mio "abbonamento gratuito" sarebbe durato fino a marzo... invece, continuano ad arrivare le mail che mi annunciano l'uscita del nuovo numero. Ammetto le mie colpe, non lo leggo mai... però mi piace sapere che esiste. E mi piace pensare chedal sito si può accedere gratis a tutti i numeri vecchi. E, diciamocelo, e STU-PEN-DA. Completa. C'è davvero TUTTO, sulla danza.


Michelle, senza saperlo, mi ha fatto un bel regalo.


Ed io, ora, voglio farlo a chi passa di qui.


http://www.nafouramagazine.com/NAFOURA_Magazine/Home.html


Buona visione!!!!!!!!!

Nafoura Magazine

Mentre scrivevo la tesi, mi era capitato di imbattermi in lavori di danzatrici che si occupavano anche di altro, articoli scientifici con documentazioni convalidate non dalla mera osservazione ma da prove inconfutabili, calcoli, statistiche... mi ero arrabattata per trovarle, ed alla fine loro erano state generosissime, dandomi tutte le dritte di cui necessitavo, aiuti, suggerendomi articoli...


Le contattavo dall'indirizzo mail di Barbapapà, senza timore di venire disturbata: è alquanto difficile che lui controlli la posta... inoltre, ancora non avevo un indirizzo professionale mio. Dopo aver letto e risposto, spostavo la mail nella mia cartella di posta (su Outlook era così facile...). L'unica cosa che mi straniva un po' è che alle volte si sbagliavano, chiamandomi col nome di Barbapapà...


In seguito, Outlook ha cominciato ad avere dei problemi. Una bella scocciatura, visto che non ci permetteva più di scaricare la posta. Ricominciai ad aprire la mia da hotmail, e persi quindi contatto con quelle danzatrici fantastiche. La cosa un po' mi dispiaceva... per fortuna, però, avevo discusso la tesi e tutto, quindi non aveva più tanta importanza...


...se non che...


...se non che una delle danzatrici, Michelle Maniaci (credo sia il cognome da sposata, avendo lei un marito italiano), aveva continuato a scrivermi. E, con un ritardo mostruoso, a settembre dello scorso anno, accedendo per caso all'altra posta per motivi diversi, avevo scoperto le sue mail.


Una più delle altre mi affascinava. Diceva di aver pubblicato un articolo su una rivista, Nafoura Magazine. Visto che il suo lavoro era davvero interessante (è una fisioterapista specializzata nel trattamento del pavimento pelvico, ed ha unito terapia, yoga e Danza del Ventre in una pratica chiamata Yogadance, che propone alle donne incinta - e non solo - che vengono da lei), mi sono affrettata ad andarci.


Ed ho scoperto un mondo.


Una rivista online, gratuita e che tratta esclusivamente di Danza del Ventre????? Come è possibile che qui in Italia non si conosca????? (a parte il motivo ovvio, ovvero che è scritta in inglese...).


Io credevo che il mio "abbonamento gratuito" sarebbe durato fino a marzo... invece, continuano ad arrivare le mail che mi annunciano l'uscita del nuovo numero. Ammetto le mie colpe, non lo leggo mai... però mi piace sapere che esiste. E mi piace pensare chedal sito si può accedere gratis a tutti i numeri vecchi. E, diciamocelo, e STU-PEN-DA. Completa. C'è davvero TUTTO, sulla danza.


Michelle, senza saperlo, mi ha fatto un bel regalo.


Ed io, ora, voglio farlo a chi passa di qui.


http://www.nafouramagazine.com/NAFOURA_Magazine/Home.html


Buona visione!!!!!!!!!

martedì 15 giugno 2010

Grazie, Andrew! :)

La attribuiscono a Jim Morrison, ma da quello che ho potuto vedere non è sua... beh, diciamoci la verità, poco male. Non conosco l'autore, ma è bella!


Sii come il mare che rifrangendosi sugli scogli
torna a ricomporsi e a riprovarci ancora
ad abbattere quella infrangibile barriera
mai stanco di cimentarsi

Sii come il vento che soffia imperterrito
mai pago della sua furia
finché non riesce a montare
e ad abbattere case e palazzi

Sii come la goccia che scava
e a forza di ricadere sempre nello stesso punto
riesce nel suo impossibile intento
quello di penetrare l’indistruttibile

Sii come il fiore che, fragile
sbuca in mezzo al deserto
dove non c’è acqua ma solo un rovente sole
e nonostante ciò, egli vive

Sii come la neve che ammanta tutte le cose
e copre, pudica, tutto il male del mondo
di un manto bianco e pulito
che nasconde le miserie dell’uomo

Sii come la carne che, lussuriosa
cerca sempre il suo appagamento
anche quando sa che l’oggetto del suo desiderio
ormai è partito per sempre

Sii come il cuore che
non smette mai di battere
anche quando il suo unico scopo
il suo unico fine, è ormai perduto per sempre

Sii come il mare che rifrangendosi sugli scogli,
dovesse impiegare mille anni,
riuscirà alla fine a piegare quell’ostacolo
a consumarlo pian piano e ad averne ragione

Perché noi in questa vita
siamo solo un tentativo
ed è questo che ci fa grandi
perché se non tentassimo ancora
saremmo già con i piedi avanti

Grazie, Andrew! :)

La attribuiscono a Jim Morrison, ma da quello che ho potuto vedere non è sua... beh, diciamoci la verità, poco male. Non conosco l'autore, ma è bella!


Sii come il mare che rifrangendosi sugli scogli
torna a ricomporsi e a riprovarci ancora
ad abbattere quella infrangibile barriera
mai stanco di cimentarsi

Sii come il vento che soffia imperterrito
mai pago della sua furia
finché non riesce a montare
e ad abbattere case e palazzi

Sii come la goccia che scava
e a forza di ricadere sempre nello stesso punto
riesce nel suo impossibile intento
quello di penetrare l’indistruttibile

Sii come il fiore che, fragile
sbuca in mezzo al deserto
dove non c’è acqua ma solo un rovente sole
e nonostante ciò, egli vive

Sii come la neve che ammanta tutte le cose
e copre, pudica, tutto il male del mondo
di un manto bianco e pulito
che nasconde le miserie dell’uomo

Sii come la carne che, lussuriosa
cerca sempre il suo appagamento
anche quando sa che l’oggetto del suo desiderio
ormai è partito per sempre

Sii come il cuore che
non smette mai di battere
anche quando il suo unico scopo
il suo unico fine, è ormai perduto per sempre

Sii come il mare che rifrangendosi sugli scogli,
dovesse impiegare mille anni,
riuscirà alla fine a piegare quell’ostacolo
a consumarlo pian piano e ad averne ragione

Perché noi in questa vita
siamo solo un tentativo
ed è questo che ci fa grandi
perché se non tentassimo ancora
saremmo già con i piedi avanti

lunedì 14 giugno 2010

Busy

Week-end da mazzate...


Per carità. Io ci ho provato pure in uno di quei mercatini della domenica (esperienza formativa. Osservando la mia "capa", ho imparato tutto quello che NON si deve fare). Vendere mi diverte. Ma due giorni sono un'ammazzata.


Il circolo culturale dietro casa, ogni due-tre mesi (salvo una lunga pausa quando è morta questa nostra carissima amica, che del suddetto circolo era l'anima...), organizza un mercatino dell'usato con suppellettili, oggetti, vestiti, libri e compagnia che uno non vuole più. Per tutta la settimana prima si raccolgono le cose, il venerdì si comincia a disporle, e sabato e domenica c'è la vendita vera e propria. Ed io mi ci diverto. Forse fra i miei antenati ho qualche commerciante. Pure se la gente trova spiazzante il concetto di "offerta libera" (i soldi vanno in beneficienza, ogni volta per scopi diversi... tipo, stavolta erano destinati alla costruzione di pozzi in Africa... però sono in pochini a mettersi la mano sulla coscienza...).


Insomma, questo sabato e questa domenica, io ero lì. Fissa. Hanno suppergiù deciso che sono la responsabile, a quanto sembra. Quindi, pure le persone del circolo, che sapevano benissimo dov'era la cassa, se prendevano qualcosa davano i soldi a me. E questo mi metteva a disagio. Oppure la ente, che mi guardava spersa chiedendomi di dargli un prezzo, una cifra cui aggrapparsi. Anche questo mi metteva a disagio.


Io lo faccio per divertimento, non datemi responsabilità!!!


Insomma... due giorni così, anche piuttosto tranquilli perché col caldo che fa non c'era molta gente (suppongo fossero tutti al mare...). Nonoastante tutto, tornavo a casa a tocchetti. E dalli a cucinare, perché noi, che non abbiamo praticamente mai ospiti a casa, sia sabato che domenica abbiamo avuto ospiti a cena!!!! Che domenica mi sono svegliata a forza, con gli stecchini agli occhi come i banditi nelle foto d'epoca!


E in tutto questo: ho preso una marea di cosine che non so bene come distribuire, mi sono inimicata la Squala perché mi sono sbarazzata di vari vestiti, tra cui anche dei suoi regali (non si rende conto che non può darmi cose che si accorciano al primo lavaggio e poi dire che vado in giro con la pancia scoperta...), non ho visto nessuno di quelli a cui avevo detto di questo mercatino (non è una tirata di orecchi... nessuno di quelli che leggono il blog sapevano dell'iniziativa...), e visto che ero la "responsabile" oggi sono dovuta tornare per aiutare a mettere via le cose e mettere da parte dei vestiti che avevano chiesto...


Tanto divertente, già... chissà se c'è un modo di tirarmene fuori...

Busy

Week-end da mazzate...


Per carità. Io ci ho provato pure in uno di quei mercatini della domenica (esperienza formativa. Osservando la mia "capa", ho imparato tutto quello che NON si deve fare). Vendere mi diverte. Ma due giorni sono un'ammazzata.


Il circolo culturale dietro casa, ogni due-tre mesi (salvo una lunga pausa quando è morta questa nostra carissima amica, che del suddetto circolo era l'anima...), organizza un mercatino dell'usato con suppellettili, oggetti, vestiti, libri e compagnia che uno non vuole più. Per tutta la settimana prima si raccolgono le cose, il venerdì si comincia a disporle, e sabato e domenica c'è la vendita vera e propria. Ed io mi ci diverto. Forse fra i miei antenati ho qualche commerciante. Pure se la gente trova spiazzante il concetto di "offerta libera" (i soldi vanno in beneficienza, ogni volta per scopi diversi... tipo, stavolta erano destinati alla costruzione di pozzi in Africa... però sono in pochini a mettersi la mano sulla coscienza...).


Insomma, questo sabato e questa domenica, io ero lì. Fissa. Hanno suppergiù deciso che sono la responsabile, a quanto sembra. Quindi, pure le persone del circolo, che sapevano benissimo dov'era la cassa, se prendevano qualcosa davano i soldi a me. E questo mi metteva a disagio. Oppure la ente, che mi guardava spersa chiedendomi di dargli un prezzo, una cifra cui aggrapparsi. Anche questo mi metteva a disagio.


Io lo faccio per divertimento, non datemi responsabilità!!!


Insomma... due giorni così, anche piuttosto tranquilli perché col caldo che fa non c'era molta gente (suppongo fossero tutti al mare...). Nonoastante tutto, tornavo a casa a tocchetti. E dalli a cucinare, perché noi, che non abbiamo praticamente mai ospiti a casa, sia sabato che domenica abbiamo avuto ospiti a cena!!!! Che domenica mi sono svegliata a forza, con gli stecchini agli occhi come i banditi nelle foto d'epoca!


E in tutto questo: ho preso una marea di cosine che non so bene come distribuire, mi sono inimicata la Squala perché mi sono sbarazzata di vari vestiti, tra cui anche dei suoi regali (non si rende conto che non può darmi cose che si accorciano al primo lavaggio e poi dire che vado in giro con la pancia scoperta...), non ho visto nessuno di quelli a cui avevo detto di questo mercatino (non è una tirata di orecchi... nessuno di quelli che leggono il blog sapevano dell'iniziativa...), e visto che ero la "responsabile" oggi sono dovuta tornare per aiutare a mettere via le cose e mettere da parte dei vestiti che avevano chiesto...


Tanto divertente, già... chissà se c'è un modo di tirarmene fuori...

lunedì 7 giugno 2010

...

Arrivano certi giorni in cui mi sento sbagliata.


Sbagliata, perché continuo a fare di testa mia, perché non do retta ai consigli di chi mi vuole bene e si preoccupa per me.


Sbagliata perché non agisco, perché rimango in attesa.


Mi viene ribadito da mesi che non posso "continuare ad aspettare che un lavoro piova dal cielo", che devo fare concorsi, portare più curricola, essere più, fare più, agire più...


La squala, AiLund... beh, diciamocelo, un po' tutti.


In questi giorni mi sembra di stare ferma in una pozza stagnante... solo che sembra solo, stagnante. Da qualche parte ci sono vortici, e correnti, e mulinelli. Ma non li vedo.


Poi, ci sono giorni in cui mi rendo conto che la squala, e AiLund, e chi mi critica, non ascolta veramente le mie parole e le mie motivazioni.


In cui parlo con altri terapisti che mi dicono che è normale che, dopo un anno e spicci dalla laurea, non abbia ancora trovato lavoro (e che pretendo???).


In cui ricevo mail che mi richiamano situazioni passate, balzi evolutivi in cui ero io a muovermi talmente tanto veloce che i mulinelli erano immobili, rispetto a me.


Forse è tutta una questione di prospettiva. Forse anche adesso mi sto muovendo, e non me ne rendo conto.


Certo, vorrei così tanto che gli altri la piantassero, e mi lasciassero in pace... ma questo è l'ego, vero? Oppure è la famiglia, sarò sempre al di sotto delle loro aspettative verbali, perché credono che questo, per me, sia uno sprone...


Illusi...


Io credo nell'Universo.


Io credo nell'Energia.


Io credo nell'Universo.


Io credo nell'Energia.


Io credo nell'Universo.


Io credo nell'Energia.


Io credo nell'Universo.


Io credo nell'Energia.


Io credo nell'Universo.


Io credo nell'Energia.


Io credo nell'Universo.


Io credo nell'Energia.


Io credo nell'Universo.


Io credo nell'Energia.


Io credo in me stessa.


E scusate se è poco.


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