lunedì 29 agosto 2011

Zaar


Torno, nonostante la stanchezza, perché in questi tempi mi sono incantata con lo Zaar, e questo è il posto migliore dove parlarne...


Lo Zaar è lo stile di Danza più vicino in assoluto al sacro: è al confine tra le danze Sufi ed i rituali per scacciare i demoni tipici di varie zone dell'Africa, come l'Eritrea. In questa danza i movimenti di base sono codificati, ma non esiste un'autentica coreografia, perché tra la musica (l'Ayoub è un ritmo a due quarti, scrivibile come DUM-ta DUM-tac, e nello Zaar tende a velocizzarsi verso la fine), e lo stesso tipo di movimenti, chi pratica la danza cade in una sorta di trance. Entrare nel rituale fino in fondo, come fanno nei paesi dove viene praticato, vuol dire avere un assistente pronto a prenderti al volo non appena ti afflosci a terra, per esempio... e questo può succedere dopo parecchi minuti, se non ore, di danza...


Io non sono a quei livelli, ovviamente. Dopo un paio di minuti che giro, specie quando fa caldo, mi comincia a venire la nausea. Però ho il vantaggio di non richiedere troppi movimenti per autoindurmi una sorta di trance cosciente: devo avere una buona permeabilità per questo ritmo... inoltre mi rendo conto che mi trascina anche quando l'intenzione è solo di ascoltarlo... tipo, oggi, mi è capitato mentre stiravo, con un pezzo che tecnicamente non è Zaar, ma potenzialmente...


Voglio mettervi qualche esempio di questa sorta di danza in trance. Spero non sia un problema (certe cose possono oggettivamente sembrare inquietanti, a dei profani... a volte lo sono per me... )



 



 

 



Yame ormai chi legge da tempo il mio blog la conosce!!!! ^^ Sì, sembra Samara... ma non è questo lo scopo!!!!


 







Questo  non è uno Zaar tradizionale, ma devo dire che è molto, molto potente...


 







Lei è Tanssiya, una danzatrice secondo me molto capace... il terzo pezzo che pratica nel video è uno Zaar (peraltro sulla musica che ho citato prima...). Comunque, già dal secondo pezzo si comincia a vedere che sta "uscendo da sé"... nel commento al video confessa di aver "rimosso" gli ultimi cinque minuti di danza...


 







Questo ultimo pezzo (meglio non stufarvi troppo...) è un pezzo rituale Sufi. Un po' diverso dallo Zaar, come vedete... ma è sempre un lavoro su figure circolari e spiroidi, con una precisa gestualità delle braccia.


Spero di sbloccarmi, prima o poi. Quando riuscirò a superare il mio senso di inadeguatezza, cercherò di fare un video e postarlo. Al momento, mi consola pensare che, con un pezzo del genere, salvo incidenti tipo cadere, non mi renderei conto di nulla, dopo un po'... insomma, sondaggio generale: quanti di voi vorrebbero vedere la sottoscritta svitarsi la capoccia a colpi di head tossing?

4 commenti:

kammi ha detto...

Non ne avevo mai sentito parlare. E'... affascianante. Davvero, te lo dice una che non ci va matta per la danza. Però non è un pò... pericoloso? Nel senso, a quanto ho capito è facile andare in trance, può quindi farlo chiunque o c'è un training apposito? Scusa per la profonda ignoranza in materia. Oh, però se lo fai io sono curiosa e voglio vedere, eh! ^_^

Kurandera ha detto...

L'idea di fare il video c'è, mi manca l'attrezzatura apposita ^^ (se vedi il post sopra questo, noterai anche quali sono le altre difficoltà, hehe ).

Non è immediato andare in trance, tant'è vero che parecchie danzatrici lo usano solo come effetto coreografico, col risultato però che a lungo andare o lo spettatore si sente male per lei, oppure l'insieme riesce volgarotto. Io stessa posso dirti di aver raggiunto una sorta di stato di trance momentanea, a volte, oppure di aver danzato ai limiti della coscienza...
Da quello che so, bisogna imparare più che altro ad essere arrendevoli: siamo abituati a voler controllare ogni aspetto della nostra vita, quindi cadere in trance non è banale (in genere noi occidentali, nei rave, ricorriamo a sostanze psicotrope, per farlo...). Una volta abituati al fatto che se la coscienza recede dal corpo non muore nessuno, basta digiunare, o mangiare molto leggero, e danzare in un punto dove stai sicura che, anche se cadi, non ti farai male... tipo, vicino a quelle bellissime colonnine decorative di marmo dagli spigoli aguzzi, è decisamente OUT, come idea!!!!

Bello comunque sapere che almeno UNA persona che legge il blog vorrebbe vedermi danzare...

kammi ha detto...

ahahahah però vuoi mettere? Per chi guarda potrebbe essere un pò più divertente, con le colonnine aguzze! XD
Capisco il problema del lasciarsi andare che descrivevi, lo conosco abbastanza bene in quanto io sono la tensione fatta persona, anche per questo ho difficoltà a nuotare (non so nuotare, in realtà)... perchè non so lasciarmi andare. Ma credo sia una "paura" che non possa essere superata subito, soprattutto immagino ci voglia molta fiducia in te stessa e in chi ti aiuterà a realizzare il ballo. Ma mi pare di capire che dopotutto non sei rigidissima!
Comuqnue mai fare da sola, non si sa mai...

Kurandera ha detto...

In parecchie danze, quando l'intento è proprio quello di andare in trance, c'è una sorta di "secondo" (l'immagine più simile che mi venga in mente è quella del seppuku, dove per evitare che il suicida si disonori c'è una persona dietro pronta a tagliarti la testa...), che nel momento in cui ti afflosci a terra ti raccoglie e ti fa adagiare più con calma. A me è capitato di fare da "secondo" durante una spiegazione della danza Zaar (sarà che sono più robusta della media delle persone, e che da terapista ho già un po' di pratica di afferraggio, e che quindi ispiro fiducia), e posso garantirti che non è semplice...
Eh, il fascino della colonnina non si discute!!! Quando poi ti ci vai a schiantare addosso, lo si potrebe definire addirittura "stellare", perché ti fa vedere tutta la via Lattea in un colpo solo!!!
Io mi sono sciolta a colpi di danza, ma ancora sono ben lontana dall'ideale che vorrei raggiungere...