lunedì 27 febbraio 2012

Is that planet yours?

C'è poco da dire, io sono una pessima abitante del pianeta Terra in generale, e della città di Roma in particolare. Non mi ci ritrovo. Non è da me.


D'altro canto, Barbapapà me l'ha sempre detto che io sono un elfo... e, in fin dei conti, se prendete l'iconografia degli elfi e la affiancate a quella degli alieni, stiamo lì. Le differenze sono poche. Forse giusto le orecchie ed il numero delle dita.


Però, c'è una cosa che mi fa diventare Terraiola (o si diceva in un altro modo?) fino all'inverosimile, ed è l'incuria che hanno gli abitanti ufficiali di questo Pianeta per il Pianeta stesso. Credo di averne già parlato, ma non so se su questo blog o se su qualcuno dei precedenti...


Per dirne una, oggi tornavo beata e tranuilla dopo aver comprato il latte alla spina (latte crudo... sbav!!!!), ero seguita a ruota dall'autobus, ed ho visto una distinta signora che, alla vista del mezzo, ha lanciato la sua busta della spazzatura grossolanamente in direzione del selciato vicino al bidone, mettendosi poi a correre con un'andatura che sarebbe stata superabile anche da una tartaruga...


Ora. Io che sono rompicoglioni di natura, mi fermo e penso. Ma non sarebbe stato meglio buttare la spazzatura sul serio, o lanciarla nel bidone vicino che è sempre perennemente lasciato aperto, e quindi mettersi a correre sul serio, magari gesticolando per evidenziare la propria presenza all'autista? O, alla peggio, non sarebbe stato meglio riprendere l'autobus alla fermata sulla parallela, oppure attenderne un altro? Io mi ritrovo a slalomare mucchi di spazzatura che sono solo un prequel di quello che è successo a Napoli, e questo perché quattro sgarrupati che non hanno nulla di meglio da fare nella vita si sono dati allo sport del "rovescia il bidone", ma non è che chi butta carte e sacchetti per terra sia taaanto meglio...


Che dite, mi conviene cambiare pianeta?


Per finire in gloria, vi lascio con una meravigliosa citazione da uno dei romanzi più divertenti degli ultimi anni, "Buona Apocalisse a tutti!", scritto a quattro mani da quei geniacci assoluti di Terry Pratchett e Neil Gaiman. Il romanzo al momento è fuori catalogo, ma secondo me, se si facesse un po' di pressione sulla Mondadori, lo potrebbero ripubblicare... come direbbe la Xiuh, enjoy!


"(...)Prima di tutto, però, Newt dovette occuparsi del disco volante.
Gli atterrò proprio di fronte, sulla strada, mentre tentava di individuare la deviazione per Lower Tadfield, con la mappa aperta sul cruscotto. Fu costretto ad inchiodare.
Sembrava identico ai dischi volanti che Newt aveva visto nei fumetti.
Mentre lo osservava, oltre il bordo della mappa, sul lato del disco si spalancò, con notevole frastuono, uno sportello da cui uscì una scala, protesa verso la strada. Brillava di un'accecante luce blu, nella quale si stagliarono le sagome di tre alieni. Discesero lungo la scalinata. Due di loro camminavano, mentre il terzo - quello che sembrava un contenitore per il pepe - scivolava, e una volta giunto in fondo, cadde per terra.
Gli altri due, ignorando i suoi frenetici "bip", si avvicinarono con lentezza all'automobile, come ogni poliziotto dell'universo che in cuor suo sta già compilando il verbale. Quello più alto, un rospo giallo vestito di fogli di alluminio da cucina, bussò al finestrino di Newt. Lui lo abbassò. L'essere indossava degli occhiali a specchio che a Newt ricordavano Nick mano fredda.
'Buongiorno, signore, signora o neutro' disse la cosa. 'Questo è il suo pianeta, vero?'
L'altro alieno, tozzo e verde, si era avventurato lungo la carreggiata, verso il bosco. Con la coda dell'occhio, Newt lo vide mentre scuoteva un albero a calci, e infilava una foglia in un complicato apparecchio che portava in cintura. Non parve molto soddisfatto.
'Be', sì. Credo di sì' rispose Newt.
Il rospo guardò il cielo, pensieroso.
'E' tanto che è suo, eh?' chiese.
'Ehm. Non mio personale. Voglio dire, come specie, saranno mezzo milione di anni, più o meno.'
L'alieno scambiò uno sguardo d'intesa con il suo collega. 'Abbiamo lasciato un po' correre sulle piogge acide, eh, signore?' chiese. 'Abbiamo alzato un po' il gomito con gli idrocarburi, eh?'
'Mi dispiace.'
'E' in grado di dirmi qual è l'albedo del suo pianeta, signore?' domandò il rospo, sempre intento a fissare l'orizzonte, con aria seriosa, come se vi stesse accadendo qualcosa di significativo.
'Ehm. No.'
'Be', mi dispiace, signore, ma sono costretto a farle notare che le sue calotte polari sono al disotto della soglia regolamentare, per un pianeta di queste dimensioni.'
'Oh, mamma' disse Newt. Si chiese a chi avrebbe potuto raccontare una cosa del genere, e si rese conto immediatamente che nessuno gli avrebbe creduto.
(...) L'alieno tozzo passò accanto all'auto.
'Il livello di anidride carbonica è sopra lo 0,5 per cento' gracchiò, con uno sguardo eloquente. 'Lo sa che potremmo farvi una multa in quanto specie dominante sotto l'influenza di istinto consumista, vero?' (...)"

sabato 25 febbraio 2012

Di passeggiate da giardiniere e di rincoglionimenti vari...

Ieri mattina, dopo molte vicissitudini, sono riuscita ad andare a trattare mia zia Martire, che come dice il nome dovrebbe imparare a prendersi più cura di se stessa. Insomma, stavo sul bus, all'ora di pranzo, e per non pensare allo stomaco che bestemmiava in turco guardavo gli alberi, o quello che ne rimane dopo la neve delle scorse settimane...


Ho sempre amato molto il verde. Quello degli alberi in salute, quello dell'ortica (assurdo, ma vero), quello delle prime gemme primaverili. Per dire, sto ancora cercando il ramo per fare questo, pensavo ad un ramo di salice, ma stanno già mettendo le prime fogliette e mi sento in colpa... Quindi, ho pensato "perché non andare nel parco dietro casa, nel pomeriggio, e cercare qualcosa di utile stando immersa nel verde?".


La prossima volta, ricordatemi di pensare meno.


Non so se il parco dietro casa ricambi il mio amore o se invece mi odi con tutte le sue forze. Dopo l'episodio di "soldato Jane", il dubbio credo che sia lecito... in ogni caso, è un posto che adoro. Così, dopo aver pranzato (alle 15 e spicci, e cibi precotti perché la Squala era strasicura che avessi mangiato da zia Martire...), mi sono equipaggiata con pedule, cesoie, un coltello di quelli da cucina riadattato a coltello da giardinaggio, una busta e dello scottex, e sono partita alla volta del sentiero del Picchio.


Il sentiero del Picchio è fantastico. Nella buona stagione li puoi proprio sentire, i picchi. E in ogni stagione, ad un certo punto, puoi incontrare una radura nel bosco con delle graziose e scomodissime panchine, in un angolo con un'energia tutta sua. La mia meta era la suddetta radura, quindi, tra infidi rampicanti spinosi che pendevano dai rami e fanga argillosa che risucchiava le scarpe, mi sono diretta allegramente al posto, seguendo sì e no le indicazioni.


Distratta dall'incredibile quantitativo di galle a terra, non mi rendo conto subito però di un piccolo problema: l'accesso alla radura, garantito da una scaletta che deve essere stata costruita da qualche scout molto fanatico, è bloccato dal crollo di una quercia sul percorso.


Ma è mai stata una semplice quercia d'ostacolo ad una Kurandera armata di cesoie e coltello?


Mi sono prontamente messa all'opera, prima chiedendo scusa all'albero per ogni taglio inferto, poi, quando i rami hanno cominciato a tirarmi i capelli, facendo come fa Gyza quando si improvvisa parrucchiera "questo mi sta sul c@##o, questo mi sta sul c@##o...". Ok, cose molto edificanti. Nel giro di una trentina di minuti, la quercia è diventata un bell'archetto, pure con una certa estetica, sotto cui può passare tranquillamente una persona della mia taglia (non garantisco per genti più alte...). Ma non posso esultare.


L'albero che è franato ad abbattere la quercia è subito dietro. Ed il groviglio di rami che lo corona parla chiaro come Gandalf:


YOU     SHALL NOT     PASS!!!!!!!!!


Ammetto di aver fatto dei tentativi, ma con poca convinzione, anche perché una cosa sono dei rametti sottili, o dei rami al massimo di 1,5/2 cm di diametro, un'altra cosa rami di 4/5 cm... ho pure provato a spostare i rami, ed a chiamare Bodhisattva per chiederle se SuperMario era disponibile a fare un po' di moto extra (Bodhisattva si è pure presa un accidente all'inizio perché pensava che io fossi sotto l'albero...). Quanto allo scavalcare la ringhiera della scalinata e raggiungere la radura - perfettamente visibile, a quel punto, anche da dove stavo... -, manco a parlarne. Soldato Jane una volta, io, mica due!!!!


E così, mi sono rincamminata verso casa, non prima di essere passata da Bodhisattva e SuperMario per tranquillizzarli, e da Erbalista tanto per fare quattro chiacchiere random.


E no, i rami di quercia non vanno bene per fare gli acchiappasogni. Troppo duri. Quindi, sono tornata pure a mani vuote.





Invece oggi, non contenta della figura barbina di ieri, mi sono svegliata all'alba, preparata in fretta e in furia (o quanto più in fretta mi consentisse il sonno...), ho fatto colazione, salutato i viejos, afferrato l'armamentario per il corso, mi sono precipitata in stazione... e mentre aspettavo il treno mi è venuto un dubbio. Un dubbio barbino, insinuante, dispettoso.


Ho tirato fuori dallo zaino il quadreno.


Ho guardato l'orario delle lezioni.


Ho cercato la giornata di oggi...


...ma porc...!!!!


Oggi era dal pomeriggio.


Sono ufficialmente e categoricamente imparentata con la scimmietta Rimba. Chiamatemi Rinco, please!

mercoledì 22 febbraio 2012

La prossima settimana...

Che non mi si dica che non sono una persona paziente, eh!!!!


Alle volte sono talmente tanto paziente che mi prenderei a testate da sola...


Direi di aver mandato giù rospi per tempo sufficiente della mia vita, ora voglio una risposta diretta, semplice, concisa: mi vuoi incontrare, sì o no?


Perché se mi dici di sì, poi mi dici "ci aggiorniamo", poi mi dici "ci sentiamo domani", poi mi dici "mi faccio vivo io", poi mi dici "la prossima settimana", a me viene spontaneo dirti "mi sento presa per i fondelli".


Non ci sarà mai una settimana più prossima di quella che non verrà, ecco cosa credo.

lunedì 20 febbraio 2012

!!!

Sabato sera c'è stata la già prevista cena coi cugini.


Tutto ok, tutto tranquillo, un sacco di casino, molte risate, ottima cucina (la pinsa è buona, non c'è che dire, pure se trovarne una senza carne o pesce mi è costata un po' di fatica...), insomma, tutti i presupposti per una serata perfetta, con circa 9 tavoli di parentame...


E la serata è stata perfetta, salvo un piccolo particolare...


Gyza, la mitica Gyza, quella che per me rimarrà sempre la mia prima insegnante (non convenzionale)e la mia principale fonte di ispirazione, è stanca della danza.


Si sente priva di idee.


Si sente monotona.


Si vede grassa (e qui avrei voluto prenderla a craniate perché è da una vita che sta a dieta ed ha una linea invidiabile).


Io credo che la colpa sia del suo insegnante. Lo ha messo talmente tanto su di un piedistallo che adesso si sta affossando lei.


...se qualcuno sapesse come convincerla a riprendere, me lo faccia sapere... sono disposta anche a raccogliere firme, pur di incoraggiarla di nuovo!!!



lunedì 13 febbraio 2012

Venerdì 17

Quest'anno ho preso una decisione.


Invece di parlare della festa nazionale del Gatto, o di Giordano Bruno, questo venerdì, me ne andrò al Verano.


Può sembrare assurdo, ma voglio andare a trovare mia nonna.


Sarà il mio primo compleanno senza di lei, ed in questo modo spero di sentirla un po' più vicina... è una persona a cui ho sempre tenuto molto, e la cosa è stata assolutamente reciproca fino all'ultimo, quindi per me è un atto naturale, praticamente dovuto.


Non sono mai riuscita ad andare a Campo de' Fiori ad accendere una candela sotto al filosofo, od a nutrire l'abbondante comunità felina della città. Almeno andare a salutare mia nonna voglio riuscire a farlo...

martedì 7 febbraio 2012

Tricky Pixie - Creature of the Woods

Questo pezzo è piaciuto pure a Barbapapà, che normalmente è un po' scettico nei confronti della musica che ascolto per conto mio (come dice lui, "not my piece of cake"...). Provare per credere.




I Am A Creature Of The Wood,
Forsaken In My Solitude
My Song Is Pleasure And Is Pain,
My Song Can Drive A Man Insane
So Come With Me, My Pipes I'll Play,
And We Will Dance 'Till Break Of Day
I Shall Be Thy Lover

I've Been Alive Since Time Began,
Not Beast, Not God, And Yet Not Man
I Am The Music And The Dance,
I Am The Piper Who Enchants
So Loose All Ties To Mortal Kind,
My Pipes Shall Play Within Thy Mind
I Shall Be Thy Lover

Come Unto Me My Beauteous Maid,
I'll Lead Thee To The Hidden Glade
Thou Shalt Be Happy And Be Free,
When I Play, Thou Wilt Dance For Me
We'll Feast On Fruit Fresh From The Vine,
And I Will Sample The Fruit Of Thine
I Shall Be Thy Lover

Sweet Love I'll Make For Thee Alone,
And Show Thee Sights Before Unknown
I'll Be Thy Master And Thy Friend,
For I'm The Gold At Rainbow's End
I Am The Beast Within All Men,
I Am The Rhyme Past Mortal Ken
I Shall Be Thy Lover

I've Played My Pipes Before Man's Dawn,
Seen Maidens Ripe, Turn Pale And Wan
Taught Man The Art Of Song And Dance,
Yet Had To Part From Mortal Clans
I Must Return To Silent Dells,
No Fire Burns, And Nature Dwells
So Take Thy Rest Within The Shade,
And As The Evening Hours Fade
I'll Take Thee Deeper In The Glade,
My Cloven Hooves Through Heather Wade
I'll Teach Thee Things Man Has Forbade,
Our Souls Entwined And Unafraid
I Shall Be Thy Lover

I Am A Creature Of The Wood,
Forsaken In My Solitude
My Song Is Pleasure And Is Pain,
My Song Can Drive A Man Insane
So Come With Me, My Pipes I'll Play,
And We Will Dance 'Till Break Of Day
I Shall Be Thy Lover

mercoledì 1 febbraio 2012

...

Questa non l'ho capita...


Volevo modificare il mio profilo qui, e mi ero messa a spulciare sull'elenco delle professionalità di Blogger...


Bene. "Ambito sociosanitario" non c'era. E neanche "Medicina" o "riabilitazione".


...devo pensare di dovermi catalogare sotto "Risorse umane"??? :/