Oggi, per uno di quegli inevitabili casi della vita, mi sono ritrovata a passare per l'Asylum.
Eggià. Dopo tanti anni.
Ero stupita di come, se lasciavo andare il mio corpo senza starci a ragionare sopra, ritrovavo le strade. Ho rivisto Darth Relator (sempre più "casco integrale integrato", ma di nuovo c'è che decanta la mia tesi come fosse oro colato, e giura di averci creduto da sempre... falso come una moneta a tre facce...) e Sgt Pepper (con cui ho intavolato una simpatica conversazione in inglese, tagliando fuori tutti gli altri medici che assistevano); ho incrociato un altro paio di terapisti, e mi sono sorpresa nel vedere che mi riconoscevano ancora, anche se c'è da dire che sono cambiata ben poco da allora (ho i capelli più rossi e notevolmente più lunghi, ma se li raccolgo non lo vede nessuno...).
Pure l'Asylum era grossomodo lo stesso... salvo dettagli, tipo le palme dove ho visto i pappagalli le prime volte (pensando di avere le allucinazioni, estate maledetta...), che erano state abbattute, le porte di uno degli ingressi chiuse, la Morgue spostata, la villa romana abbandonata a se stessa e piena di erbacce...
E' stato strano, estraniante, un po' come pensare che fosse di nuovo come allora ed al tempo tesso essere consapevole del fatto che ormai sono fuori da quel giro.
Darth Relator mi raccontava che Atropo è finalmente andata in pensione, ed ora è Lachesi al suo posto... e che, al posto del vecchio presidente (che si disinteressava abbastanza della facoltà), ora ci sono due miei vecchi professori molto in gamba a coprire il ruolo di presidente e vice, quindi sta funzionando meglio...
Io mi sono dovuta fare le ossa, mentreadesso sembra strutturata in maniera più ragionevole... ma è stato piacevole, e buffo, vedere quanto il tempo non cambi niente e cambi davvero tutto :)
2 commenti:
anche io ho spesso riflettuto su questa cosa del tempo che cambia le cose... sono arrivato a pensare a quell'uomo maturo oltre i 40 ch passava mentre io vivevo un altrà età,,, e vedeva anche lui che non era cambiato nulla o era cambiato tutto... io rappresentando il nuovo neanche lo vedevo... lui rappresentando le radici di quel posto.., neanche mi calcolava se non con buffa curiosità di osservare il nuovo....
conclusione... non cambia nulla in realtà... cambiamo noi.
e ci sembrerà strano.. ma accade anche in fretta :-)
un cambiamento interiore di come vediamo le cose intorno a noi.....
mi viene da pensare quando da ragazzino arrivavo molto lontano da casa da spaventarmi quasi (crescevo e scoprivo il nuovo) ... poi in seguito sorridevo a vedere dove ero arrivato da ragazzino....
le stesse strade vissute in modo diverso... come diverso era lo sguardo che le viveva :-)
ti lascio un saluto...
passavo per vedere se avevi aggiornato :-)
Posta un commento