giovedì 29 settembre 2011

^^


Per la contentezza di Kammi, che non vede l'ora, e di Gyza, che non frequenta il blog ma è impaziente anche lei, ho imbracciato forbici, ago e filo.


Ho coinvolto la Squala. Lei ha fatto un corso di taglio e cucito, io no, mai. Mi è bastato il rimprovero di Sartina la scorsa settimana, perché avevo tagliato direttamente l'angolo della vita della gonna a mezza ruota...


A dire il vero, abbiamo cominciato tagliando la stoffa per una casacca-camicia ungherese (una di quelle camicie di cotone morbido, con l'elastico o un laccetto intorno al collo, elastico ai polsi e in vita, ed ogni tanto ricami floreali colorati). Se tutto va bene, potrei sfoggiarla la prossima primavera, anche con un po' d'orgoglio.


Il vestito dello Zaar è un po' più indietro, abbiamo messo mano al cartamodello, che essendo stato disegnato in fretta e senza troppa concentrazione ha dei punti oscuri. Tipo, non capisco quale dei due pannelli dei fianchi vada usato per la metà davanti, e quale per quella dietro. Ma non ha troppa importanza. Lo capirò, senza dover chiamare di nuovo Sartina (che mi troverà anche simpatica, ma suppongo mi debba prendere in dosi omeopatiche, per evitare arrabbiature...).


Ho messo il cartamodello tagliato in "versione base" nella busta con la stoffa (4 metri di maglina bianca alta 170 cm, 6 metri di chiffon, sempre bianco, alti 150 cm). Al momento di disporlo sulla stoffa, principalmente sulla maglina, effettuerò degli altri tagli in modo da allargare ulteriormente la ruota della gonna, e lo allungherò con l'aiuto di una riga, in modo che mi arrivi ai piedi. Poi ci saranno i leggins, sempre bianchi... ma quelli, almeno, li ho comprati.


Questo sabato, mi aspetta una giornata impegnativa. Avrò il primo stage di danza dell'anno scolastico (prima ancora di riprendere con le lezioni, penzunpò!), e la cena multietnica. Spero che lo stage sarà di mattina, pure se è dietro casa... non ho voglia di cucinare tutta la mattina e poi fare le corse per mollare le cose di danza e correre al circolo, magari anche fisicamente distrutta dalla ripresa dell'attività fisica.
Se ci riesco, quest'anno voglio seguire il corso in due posti. Uno è piuttosto distante, ma potrebbe valerne la pena comunque. In più, potrebbero esserci due lezioni extra mensili sempre in questo posto dietro casa dove farò lo stage, e gli stage, appunto. Un po' mi blocca la questione economica, un po' la mia resistenza fisica. Ma danzare due-tre volte a settimana, quattro con lo stage, è una cosa che mi andrebbe troppo.



 



http://www.youtube.com/watch?v=PG1HPLkJjcI

2 commenti:

kammi ha detto...

Oh, questa notiziona mi piace assai! Fai con calma, impara tutto per bene e poi viiiiia! Purtroppo sto un pochettino distante sennò guarda che mi sarei offerta volentieri come cameraman (per rispondere anche all'altro commento)! 
Ma i vestiti li devi fare per forza di cose tu? O è un tuo desiderio? No perchè magari ti verrebbe più semplice (e forse ti costerebbe anche meno) trovarne uno già pronto in giro.

Kurandera ha detto...

^^ immaginavo che saresti stata contenta di saperlo! ^^
Gyza mi proponeva di chiedere a qualche cugino per riprese e montaggio, ma temo che mi sentirei a disagio... piuttosto, devo trovare qualcuno a cui vada, e che sia pronto anche a vedere cose strane rimanendo impassibile (hai visto i filmati, la danza Zaar esce un po' dai normali schemi di danza...).
Per il vestito... non tieni conto del fatto che sono "fuori taglia"... e poi... vuoi mettere la soddisfazione?