Ieri sera mi sono finalmente decisa a scrivere a Nura Luce, alias Fabiana Magrelli, per avere informazioni sul suo corso. Sul sito non riportava niente, ed il sito della scuola Santinelli, dove lei insegna, risulta "under construction", e sembra che anche solo inserire la banale informazione "dove siamo" sia di troppo.
Comunque, sono contenta di essermi attivata in tale senso; mi spiace solo che l'altra associazione cui io abbia scritto, la "Victor Jara" (il mio quartiere è pieno dei volantini... e tutte le volte che ne vedo uno la mia testa comincia a cantare "El pueblo unido jamas sera vencido", ovviamente con tutti gli accenti al loro posto e le parole scritte bene...), non abbia ricevuto la mail perché l'indirizzo risulta inesistente... va beh, sono cose che capitano...
Comunque, questo muovermi in concreto di nuovo nei meandri di Tersicore e delle sue schiere mi ha dato una fonte interessante di ragionamento, oggi in strada. Ragionamento su cosa sia la Danza del Ventre.
Tanto per cominciare, non è tecnica, checché ne dicano i vari insegnanti che cercano di canonizzarla. La tecnica ha la sua importanza, senz'altro, ma solo per evitare danni al corpo. La tecnica serve a rispettare i limiti del nostro corpo, ed al massimo spingerli un pochino oltre, sempre di più, ma in maniera armonica.. Il resto sconfina nell'estetica, ed, inevitabilmente, questa è il regno della soggettività, vista la differenza di stili, di movenze e di approcci che possiamo trovare in giro.
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Questa è un'idea di tecnica... aveste visto la preparazione che occorre, sapreste cosa intendo...
Comunque sia, la tecnica e l'estetica dettata dall'insegnante, da sole, non bastano. Tecnica ed estetica esistono in ogni stile di danza. Quindi, cos'è che rende questa Danza, nello specifico, così profonda?
Di primo acchitto, ho pensato alla padronanza del gesto. Una danzatrice, quando acquisisce la D maiuscola (cosa che io sono ben lungi dal fare, purtroppo...), assume un atteggiamento di ponderatezza in ogni suo movimento. Non esistono gesti casuali, né dentro né al di fuori dalla Danza. Perfino la camminata comincia a mostrare segni di maggiore fluidità, e le braccia attraversano e carezzano l'aria, più che muovervisi dentro. Però, anche questo non è sufficiente. Chi ha visto chi si è ammazzato alla sbarra per 3 ore al giorno per 8 anni ha potuto notare, oltre alle inevitabili deformazioni che la danza classica porta (mi riferisco al dolorosissimo alluce valgo, ed asi problemi di anca), anche un atteggiamento, una postura, un movimento fluttuante che non si ritrova altrove. Certo, una ballerina classica non avrà mai l'andatura piena della Danzatrice (c'è poco da fare, e niente o nessuno riuscirà a convincermi: come la Danza del Ventre è il punto massimo, il balletto è la negazione della femminilità; la Danzatrice è terrena e presente, la ballerina eterea...), però cacchio, anche il balletto trasborda nella vita.
Alla fine ho unito tutti i punti che avevo, ho lasciato perdere i vari stili di danza e ballo, ed ho pensato alle arti marziali. E forse sono arrivata ad una conclusione.
Non ha importanza con quali insegnanti abbia studiato, quale sia stato il suo percorso, quanta la sua assiduità. Se la sua mente era lì, la danzatrice diventa Danzatrice, quindi a sua volta davvero insegnante, nel raggiungere l'Eccellenza di Sé. Il punto in cui ogni muscolo, tendine, nervo, ogni minima cellula del suo corpo risplende nelle eseguire il movimento, ogni movimento. Il punto in cui chi la guarda dice "Cavolo... è una DEA!!!". E capita, signori, altroché!
E questo ha, appunto, ben poco a che vedere con la tecnica... perché capitava prima che vi fossero le scuole, quando la Danza era una faccenda di famiglia, capita a discapito di insegnanti mediocri incontrati sul proprio percorso, capita a prescindere dal fatto che uno pieghi o stenda le ginocchia, o che tenga le braccia stese o si abbracci nel giro. Sono dettagli, ininfluenti.
A differenza di ogni altro stile di danza o ballo, la Danza del Ventre, svincolata da tutto, permette di raggiungere questo punto, l'Eccellenza di Sé, e quindi di superare persino le proprie aspettative.
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E beccatevi pure questo!!!!!!!!!!!!!!! ^^
7 commenti:
Mi ero sempre ripromessa di andare a fare un corso ma vorrei trovare qualcuno che la insegni veramente. Intorno a me ci sono scuole ridicole che l'hanno inserita nei corsi solo perchè ha iniziato ad essere un po' più di moda. Poi le vedi "ballare" e ti metti le mani nei capelli. Ciao tesoro
Eh, questa è una bella battaglia...Io so di insegnanti valide qui a Roma, e di una che mi ispira molta fiducia a Torino, ma a Milano non saprei... comunque, se vuoi, posso chiedere in giro :) potrebbe essere una buona occasione di fare qualcosa che ti piaccia e ti permetta di staccare la mente......se no, se hai mooooooolta pazienza, imparo bene e poi vengo io su ad insegnare ^^(magari!!!!!!!!!)Ciauuuu!! :)
Ma perchè no, non disdegnerei info. Però preferirei te come insegnante, sarei la cocca della prof per la prima volta in vita mia :)
Chissà... se lavori, forse ^^Comunque, prima di diventare insegnante devo accedere alla mia Eccellenza. E questo mi richiederà ancora un bel po' di lavoro...Peccato però che non vivi a Roma... saremmo potute andare insieme da Nura Luce, oppure avrei potuto indirizzarti da Gyza...
E' una danza senz'altro evocativa e affascinante. E adesso, per forza di cose, mi viene da cantare "Nights of Arabia" dei Kamelot!
Confesso di non conoscerla... mi farò una ricerchina ^^
Uhmm... diciamo che di arabo ha pochino... provato con "Rapture of the Deep" dei Deep Purple?
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