CAVEAT: post a tema scatologico. Evitare se siete sensibili.
Domenica pomeriggio. Tipica domenica a Villa Caos, con i viejos che si danno alla ventura, e la vostra Kura che ritorna, sfatta ma soddisfatta (nonostante Caronte), da quel di Porta Portese.
Sono le 16.30, ed un avanzo della cena del giorno prima funge ottimamente da pranzo, quindi la vostra eroina, colei che si è fatta da sola, decide che può sfruttare le energie culinarie per prepararsi il suo mefitico intruglio di fango per capelli, e magari pure provare la ricetta per la maschera indiana delle spose (su cui prometto che scriverò un post, prima o poi), approfittando del fatto di avere casa tutta per se.
Visto che il karkadè prende meglio se è ben carico, la nostra mette su il bollitore e versa 3 cucchiai di infuso ai frutti rossi e 2 di karkadè semplice nel filtro prima di cominciare a consumare il fero pasto. Sa che agli Inferi la aspettano i 2 etti di hennè, la polvere di rosa damascena ed il miele liquido (mi ero stufata di raschiare un cucchiaio scarso di miele quasi grezzo dal barattolo di Barbapapà, per poi sentirmi pure in colpa...), quindi svolge il tutto con calma, si gode l'insalata di farro ed un po' di programmi frivoli, prima di scendere alla volta degli Inferi, non prima di essersi armata di aceto di mele, succo di limone spremuto ed un succo di frutta alla pesca (in mancanza di un altro agrume da spremere), schierati sul tavolo della cucina pronti alla bisogna.
Sulla soglia degli Inferi c'è un odore strano, ma la nostra eroina non ci presta attenzione, abituata com'è all'eau de toilette che serpeggia a livello cantina. Entra in casa, e le scivola un po' il piede, ma questo è tipico, lei scivola ovunque... o no? Fatto sta che fa per prendere la polvere verde, abbassa lo sguardo e... un'impronta! Un'impronta marrone!!!!
Indietreggia con lo sguardo fino all'ingresso, dove nota un piccolo montarozzo scuro, dall'aspetto piuttosto spalmato... e qui bisogna darle adito di forza, perché invece di farsi prendere dai conati come sarebbe tentata, controlla le pantofole (entrambe colpite), le leva, e accendendo quante più luci possibili zompetta in "cucina" a prendere giornale, carta scottex ed una busta.
Levare il primo strato si rivela arduo. La nostra eroina prende ed elimina nella busta, tra un conato ed un pensiero di "ma come caspita ha fatto a finire qui?!? C'è un animale in casa???" (ed un bel po' di nervi perché i viejos, specie la Squala, sono tassativi nel dire che NON si devono avere animali in casa, se non pesci rossi, e trovarsi a pulire la deiezione di qualche creatura senza neanche avercela...). C'è un momento in cui sfioro la paranoia, pensando che la Squala possa aver fatto entrare un animale in casa per farmi capire quanto sarebbe difficile occuparmene, ma è un'idea che scarto. Non è così antipaticamente stupida.
Dopo aver tolto il grosso, anche da sotto le pantofole, passo prima il detergente per i pavimenti, sempre con lo scottex, e quindi dell'alcool denaturato, trovato fortuitamente nello sportello sotto al lavello. L'odore va meglio, in ogni caso, dopo essermi lavata le mani peggio della più ossessiva delle Lady Macbeth, decido di accendere un incenso, sia mai...
Col morale decisamente peggiorato, quindi, vuoto la bustina dell'hennè nella ciotola, aggiungo la polvere di rose e ben due cucchiai colmi di miele, e ritorno a Villa Caos.
Per le scale incrocio gli operai sudamericani che si stanno occupando, per conto dell'amministratore, di disboscare il giardino ormai inselvatichito della vicina di casa. Questi operai hanno al seguito un paio di minuscoli cagnetti, in apparenza molto affettuosi. Prendo come un buon segno di funzionamento dell'alcool sotto le scare il fatto che nessuno dei due si fili i miei piedi, e termino la preparazione della fangazza da testa.
In un certo momento telefona la Squala, per dirmi che stanno per partire dal paesino sperduto dove si trovavano, ed io le racconto della misteriosa deiezione e delle mie osservazioni. La fece si trovava all'interno della casa, ma non avevo sentito rumori di animali, e l'unica finestra rimasta aperta mostrava la zanzariera ben chiusa. In ogni caso lei lascia che la sua natura ansiosa emerga, e decide che, al loro ritorno, scenderò con Barbapapà per controllare il tutto.
Diverse ore, una cena ed uno stralcio di partita dopo, l'impavido terzetto scende, a mani nude, ad affrontare il mistero misterioso della m... in casa. Nella sua praticità, Barbapapà accende la luce delle cantine, cosa che io (nella mia natura di creatura della penombra) non faccio mai, notando così lo zerbino di casa sporco. A quel punto la mia mente incomincia furiosamente a fare 2+2, e mentre la Squala fruga in posti improbabili (ovvero si fa gli affari miei) alla ricerca di animali in casa, io penso ai due cagnetti dei sudamericani, che ovviamente non potevano essere lasciati liberi di defecare nella casa o nel giardino della vicina di casa...
Tanto per riassumere, credo che preparerò un bel cartello, su cui scrivere "SI PREGA I PROPRIETARI DEI CANI DI CONTROLLARE ESATTAMENTE DOVE DEFECANO LE LORO BESTE, ED EVENTUALMENTE DI PULIRE, IN MODO DA NON ARRECARE FASTIDIO ALLE ALTRE PERSONE". Ma chissà che non ci sarebbe un altro caso di analfabetismo da ritorno, come sempre avviene davanti ai cartelli...
In ogni caso, anche lo zerbino è stato trattato con alcool.
8 commenti:
Ho avuto lo stesso fiato sospeso di quando vidi Alien la prima volta e gli astronauti della nave mercantile Nostromo trovarono tracce di bava nei corridoi della stazione su Acheron (o si chiamava all'epoca LV426?).....in effetti mi sarei aspettato l'Alien fuoriuscire dalla penombra e.... :D
E già sono due post impegnativi, quindi ^^
Sai che non ho mai visto Alien? Solo la citazione/parodia su Balle Spaziali (cosa che mi ha convinta che, se vedessi il film vero, scoppierei a ridere nel momento meno opportuno... il bello delle parodie!!!!!!!! ^^). A questo punto, quindi, il mistero si infittisce...
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...ma gli Alien defecano? :/
No, sbavano come labrador accaldati (e nei vari film della serie le tracce di bava segnalavano sempre la loro presenza)...oltre ad uccidere e/o utilizzare le creature viventi come luoghi dove nascere (tipo bozzolo di farfalla, solo che escono dallo stomaco con violento impatto).
"Allora uccidiamoli!" dirai...sì ma a distanza perchè hanno il sangue acido (oltre ad essere belli grossi)...e poi come in ogni film, per quanto puoi neutralizzarli ne rimane sempre uno nascosto dentro l'astronave ;)
Si potrebbero uccidere con un grosso quantitativo di qualche sostanza basica... tipo soda o potassa... in questo modo, si riduce anche l'impatto del sangue sull'essere umano... credo...
E poi, voglio dire, se li elimini tutti, come fa il regista a fare un sacco di soldi senza sequel? :P
Vuoi scongiurare l'analfabetismo di fronte al tuo cartello? Aggiungici sotto che gli eventuali
...ehm...'sottoprodotti' ritrovati in casa verranno lanciati nel giardino/finestra del distratto proprietario del cane, a mo' di monito. Perché la prossima volta se la becca tutta in testa :P
Il problema è che questi sono praticamente degli operai, gente quindi che sta solo di passaggio per casa. Non ho idea di dove abitino... se no, credo che glie l'avrei mandata con moooooooolto piacere...
E allora passa direttamente al lancio in testa ;P
Potrebbe essere una buona idea ^^
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