martedì 28 giugno 2011

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Ultimamente, a girare per il mio quartiere e negli altri che conosco, provo un po' più di inquietudine...


Essendo la vostra Kurandera onnidistratta, cerco di guardare per terra, quando cammino, perché troppe volte ho fatto la Talete della situazione, finendo in un buco, inciampando, mancando il marciapiede, ed altre amenità simili.


Quindi, non mi possono sfuggire certi dettagli...


E' nuovamente aumentato il numero di siringhe per strada, come quando ero bambina (me lo ricordo bene perché, quando ero realmente piccola, ne ho vista una che mi sembrava piccolina, una siringa giocattolo... l'ho presa in mano per mostrarla alla Squala, la quale, ovviamente, si è presa un mezzo infarto...).


Quasi sempre sono siringhe vuote, senza ago. Spesso sono state anche calpestate da qualcuno, o da una macchina. Ogni tanto vedo solo il copriago.


Ieri sera, però, semplicemente per andare a buttare la spazzatura, ne ho vista una con il copriago, con l'ago, e piena.


Non so di cosa, visto che sono cresciuta abbastanza da non avere l'istinto di chinarmi a raccoglierla... so solo che non era sangue (era piuttosto incolore, come liquido). Sembrava che da un momento all'altro dovesse comparire un infermiere a vedere dove cavolo l'aveva persa, stupida siringa...


...un infermiere, oppure un tossicodipendente...


...e non so se provare pena, o schifo.



 



8 commenti:

kammi ha detto...

Porco giuda, che schifo. Un bambino potrebbe calpestarla e siamo in estate, con i sandali non è difficile infilzarsi. Ma 'ndo cazzo viviamo? Scusa il francesismo...

Kurandera ha detto...

Ne ho parlato giusto oggi con una persona straordinaria che ho vuto la fortuna di avere come paziente...
Quando la società ti spinge, in mille subdoli modi, ad essere il vuoto spinto, a perdere la tua umanità... tutto quello che si riesce a fare è rompere gli schemi, vivere sull'orlo di un abisso in equilibrio precario ai margini del socialmente accettabile... oppure "seguire una pista", spararsi qualcosa in vena, tirare giù una pillolina, un'effimera sensazione di pienezza chimica che levi domande, vuoto, umano e meno...

kammi ha detto...

Capisco, la mia critica più che altro infatti va a chi dovrebbe ripulire le strade e, a quanto pare, non lo fa o lo fa male. In questo caso non pensano alla sicurezza di tutti noi.
Io non so cosa possa spingere qualcuno a drogarsi pesantemente, di sicuro la risposta non è una, cambia da individuo ad individuo e ci sono sicuramente anche fattori genetici. Non condivido, ma posso immaginare. Così come non condivido, ma posso immaginare che se ti droghi non stai certo a pensare dove buttare la siringa... più che altro dopo alla siringa non ci pensi proprio.

Kurandera ha detto...

In questo caso, posso dirti che:
1) ero andata a buttare la spazzatura di sera, prima che passassero spazzini e simili, quindi il fatto che quella siringa fosse lì aveva una sua logica... quello che a me ha fatto impressione era che ci fosse;
e 2) credo che neanche il tossico più fuori di testa del mondo butterebbe via una siringa piena...

A parte questo... vivere in periferia porta spesso a vedere cose che si preferirebbe evitare... è vero, chi pulisce potrebbe farlo meglio, ma forse ci si impegna molto di più per il centro storico, come in ogni ipocricittà italica.
Qui ho avuto un primo "impatto" con un drogato che, per la mia testa, è valso molto più delle mille prediche e dei discorsi scientifici sui danni provocati a livello del cervello dalle sostanze stupefacenti. Perché se sei una bambina sana in età prescolare, vedere un adulto (comunque giovane) lamentarsi, incapace di alzarsi da un gradino su cui stava seduto, e sentirti dire "è drogato" ti riempie di orrore... ed è un orrore che nessun "fascino" per il proibito potrà mai togliere...

kammi ha detto...

Ah già, era piena... ma non sapremo mai se di droga (speriamo di no...). Hai ragione, credo che vedere da bambini certe situazioni ti porti ad una maggiore consapevolezza, ti costringe a vedere quello che c'è dietro lo "sballo". Ma purtroppo non tutti hanno la stessa forza e lo stesso coraggio... e pensano sempre di poterne uscire quando vogliono. Un pò come per le sigarette, ma molto, molto più in grande! Ma del resto, tu lo saprai molto meglio di me! ;)

Kurandera ha detto...

Beh, non so nemmeno se si possa parlare di "forza" e di "coraggio"... che la droga, il fumo, l'abuso in generale faccia male, ormai lo sanno anche i sassi... lo sa pure chi fa uso di tutta questa roba. Perché continuano a farlo? C'è chi dice "perché posso smettere quando voglio, non ne sono schiavo" (bugia). C'è chi dice "perché mi piace, non riesco a farne a meno" (bugia, che svela i meccanismi della dipendenza). I più sinceri dicono "perché dovrei smettere?". E dietro questa domanda c'è un abisso tale, che non bastano i discorsetti sullo stato di salute, sulle reazioni endocrine, sul cervelletto, sulle sinapsi, sui neurotrasmettitori... quei discorsi non riempiono il vuoto...
Comunque... cosa saprei meglio di te? ^^

watchfetish ha detto...

Una volta un mio collega poco fuori dal cantiere ne ha pestata una, l'ago ha perforato addirittura la scarpa anti infortunio pungendogli l'alluce.
Per fortuna nella mia citta' di siringhe ne vedo sempre meno, se ne vedo una e' gia' troppo...

Kurandera ha detto...

Cavolo... le scarpe antinfortunio non sono quelle con i rinforzi in metallo??? O_O Che cavolo di siringa era??? Una per la kriptonite???
Spero che il tuo collega stia bene... e spero che nella tua città continuino ad esserci poche siringhe per strada...