Io non faccio politica, è la politica che mi si fa!

Non sono mai stata un'attivista politica nel senso vero e proprio del termine. Ricordo con sconcerto i miei anni del liceo, quando, dopo neanche un mese dall'inizio della didattica, si cominciava con le assemblee, poi l'autogestione (cui regolarmente votavo contro ma mi ritrovavo a fare il corso di disegno) o l'occupazione. Non ho mai occupato scuola. Mi stavo mangiando vivo il prof di religione una volta che lui voleva tornare a casa perché qualche simpaticone aveva chiuso le porte col silicone (come applicare praticamente la pubblicità della Saratoga...). Insomma, in generale si potea stare sicuri che su di me non si sarebbe potuto contare. D'altro canto, vi ricordo che la Squala era una prof universitaria, e mi ha insegnato a guardare con disincanto queste proteste, per la verità troppo spesso solo strategiche per rallentare la didattica.

Al tempo stesso, quando stavo preparando la tesi ed uscì il primo DdL Gelmini, ne parlai col mio prof relatore (vi ricordate Darth Relator?)e, ottenuto il suo completo benestare, sono scesa a manifestare. Mi sentivo l'unica universitaria in un mare di scolaresche, ma andava bene così, più o meno. L'unica cosa, mi sembrava fosse inutile. In effetti, lo è stato.

Ora, comunque, il mio cuore batte a mille quando vedo i servizi e sento di universitari che occupano facoltà e tetti degli edifici storici. Mi sembra una sorta di ritorno al '68, una protesta trasversale contro una legge comunque ingiusta, che colpisce comunque tutte le fasce di istruzione. Ovvio, ci sarà sempre il riccone che tira fuori il figlio da un'università tenuta assieme con lo sputo e lo iscriverà in qualche università privata del cavolo, abbondantemente finanziata dallo stato, dove potrà perdere il tempo che vuole, tanto una marchetta in più gli permetterà di ottenere la laurea ed un posto in qualche ufficio. Però credo che anche i ragazzi siano stufi marci di questo.

Stamattina il mio volto si è aperto in un sorriso enorme, verrebbe da dire stregattesco, nel vedere l'istituto tecnico vicino casa mia con un bel drappello di studenti davanti, un paio arrampicati sul muretto con tanto di megafono che arringavano quelli sotto, gli striscioni, la vibrazione... ovvio, chi mi illude?, anche tra quelli ci sarà stato chi ha pensato "Fico, si perde tempo!!!!". Ma quanti sono quelli che hanno una visione un pelino più ampia, e che già hanno sentito il tocco dei cetrioli volanti?

Non siamo stupidi, cari signori al governo. Non siamo ancora completamente remissivi ed impecorettati. Ancora abbiamo una testa con cui ragionare. Non potrete umiliarci e zittirci per sempre, non è fra i vostri poteri. Arriverà il momento in cui la piramide si rovescerà, e questo accadrà, ora e sempre, dalla base.

 

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